Dopo la seconda guerra mondiale Hendrik Casimir, grazie a un esperimento, capì che nel vuoto esiste una vibrazione infinitesimale. Un'energia infinita e misteriosa che un giorno potremmo usare per propulsori, nanostrutture, veicoli volanti e perché no, viaggi a velocità impensabili.
La Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha donato ai ricercatori 10 milioni di dollari nel 2009 per perseguire una migliore comprensione della forza Casimir. Sebbene i progressi nell’uso effettivo dell’energia del vuoto continuino ad essere incrementali, questa linea di ricerca energetica potrebbe dare origine a innovazioni in moltissimi campi.
L'energia del vuoto
Presso l’Università del Colorado a Boulder, il gruppo di ricerca di Garret Moddel ha sviluppato dispositivi che producono energia “che sembra derivare da fluttuazioni quantistiche di energia di punto zero”. Il loro dispositivo ricrea essenzialmente l’esperimento di Casimir, generando una corrente elettrica tra i due strati metallici che i ricercatori hanno potuto misurare, nonostante non applicassero tensione elettrica.
Il mondo quantistico è strano, e la sua stranezza fondamentale ci è normalmente invisibile, poiché opera su scale ben al di sotto della nostra normale percezione o sperimentazione umana. Casimir iniziò a chiedersi come avremmo potuto testare quelle idee.
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