Casper compie 25 anni: la gentile rivoluzione dell'animazione digitale è in streaming su Prime Video
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Casper compie 25 anni: la gentile rivoluzione dell'animazione digitale è in streaming su Prime Video

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Prodotto da Steven Spielberg, Casper con Christina Ricci e Bill Pullman fu un importante passo avanti per l'animazione in CGI.

Casper compie 25 anni: la gentile rivoluzione dell'animazione digitale è in streaming su Prime Video

In streaming su Amazon Prime Video è da qualche giorno disponibile Casper, che compie il 26 maggio ben 25 anni: il film di Brad Silberling con Christina Ricci e Bill Pullman era una rivisitazione di un mitico personaggio che Steven Spielberg, qui produttore ed effettivo autore del film, aveva amato moltissimo da piccino. Nella storia un medium "terapista dell'aldilà" (Pullman) e sua figlia Kat (Ricci) si trasferiscono in una casa isolata, per rimuoverne gli abitanti ectoplasmatici, che sono poi l'innocuo gentilissimo fantasmino Casper e i suoi goliardici zii, Molla, Ciccia e Puzza. Kat, che ha perso la mamma poco prima, si sente vicina all'aldilà che Casper incarna con un sorriso. Quali sono le radici di questo lungometraggio e che importanza ha avuto nella storia degli effetti visivi e dell'animazione?

Casper: non 25 anni, ma oltre 75

Il fantasmino Casper non è nato con questo lungometraggio. Specialmente negli Stati Uniti, è una presenza legata alla fase avanzata della cosiddetta Golden Age dell'animazione statunitense, che va grossomodo dalla metà degli anni Trenta alla metà degli anni Quaranta. Tra le realtà attive in quel periodo, gregari rispetto alle corazzate Disney e Warner, c'erano i Famous Studios, fondati nel 1942 sulle ceneri degli storici Fleischer Studios, i genitori di Betty Boop e del Braccio di Ferro animato, tra i pionieri del cartoon. Il personaggio era nato in realtà nel 1939 per un progetto di libro per bambini, scritto da Seymour Reit e illustrato da Joe Oriolo, che però vendette i diritti alla Paramount (proprietaria dei Famous) ancora prima di pubblicarlo, senza peraltro nemmeno consultarsi con Reit, lontano al fronte.
I Famous Studios produssero alcuni cortometraggi sfusi di Casper per il cinema, tra il 1945 e il 1950, anno in cui partì una serie regolare sempre per le sale, terminata nel 1959: nello stesso lasso di tempo, iniziò la pubblicazione regolare di fumetti, tanto da fare del fantasma, anticonformista perché amichevole, una grande fonte di guadagni anche nel merchandising. Nato nel 1946, Spielberg è rimasto legato proprio a questo periodo del personaggio.
In tv comunque Casper è stato sempre presente dopo il 1959, a intervalli di decenni, durante i quali si è aggiornato via via in cinque incarnazioni animate in serie tv, una delle quali nella seconda metà degli anni Novanta, realizzata appunto sulla scia del successo di questo film. Attualmente i diritti del personaggio appartengono, dopo svariati passaggi di proprietà in quasi ottant'anni, alla stessa Universal.

Casper, il film e la rivoluzione dell'animazione digitale

Se riguardate oggi Casper, potrebbe non stupirvi in nulla: attori in carne e ossa interagiscono con personaggi animati in CGI. Nel 2020, è una tale prassi che nemmeno ci fate più caso, a meno che il design dei suddetti personaggi non accenda la vostra fantasia. Se confrontiamo tuttavia la data d'uscita americana del film, maggio 1995, con l'esordio di Toy Story della Pixar, novembre 1995, forse farete un salto sulla sedia. Casper ci mostra infatti i primi personaggi animati in CGI in stile cartoon in un lungometraggio, in grafica stilizzata e non fotorealistica. Per la storia del cinema d'animazione e hollywoodiano Casper rappresenta una vera pietra miliare alla quale non si riconosce il primato, forse perché molto particolare... o forse perché pochi se ne resero conto! Nessuno vuole togliere alla Pixar questo primato assoluto per i cortometraggi precedenti, che però in quell'epoca erano di fatto noti solo agli addetti ai lavori. Nell'ambito del lungo, fu l'Industrial Light & Magic con Casper a vincere il fotofinish, simbolicamente: la Pixar infatti dopotutto era a sua volta una costola della Lucasfilm, venduta da George Lucas a Steve Jobs, quando già Lasseter aveva realizzato nel 1984 il brevissimo "The Adventures of André & Wally B".
Dopo l'esperienza maturata con Jurassic Park di due anni prima e con le deformazioni di Jim Carrey in The Mask, l'IL&M sapeva come gestire i fotomontaggi tra live action e computer grafica, ma per garantire un'espressività spiritosa alle animazioni di Casper, Molla, Ciccia e Puzza, scelse come registi delle animazioni Eric Armstrong e Phil Nibbelink: un esperto della "nuova" CGI insieme a un veterano dell'animazione 2D, attivo su Chi ha incastrato Roger Rabbit, peraltro prodotto proprio da Spielberg. Non a caso infatti Casper ha lo stesso direttore della fotografia, Dean Cundey, e vanta il montaggio del Michael Kahn abituale collaboratore di Steven.
L'illusione di Casper, aiutata dalla trasparenza e dalla scarsità di dettaglio dei fantasmi, impreziosita da alcuni divertenti camei celebri (come quelli di Dan Aykroyd / Raymond Stantz, Clint Eastwood e Mel Gibson), incassò nel mondo 288 milioni di dollari per 55 di costo, dando origine anche a mediocri sequel per l'home video. Scopri Amazon Prime Video

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