Reichstadt1946
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La Gran Bretagna: aspetti fisici

I Britanni, gli antichi abitanti delle Isole Britanniche, condussero quasi sempre un’esistenza tranquilla per merito della difesa naturale costituita dal mare che circonda il paese. Pertanto, essi poterono sfruttare le ricchezze del sottosuolo, coltivare la terra, dedicarsi agli scambi commerciali senza doversi preoccupare troppo di difendere i confini da invasioni straniere. Le coste inglesi sono ricche di porti molto sicuri; i fiumi sboccano nel mare con profondi estuari che durante l’alta marea rendono possibile la navigazione alle grandi navi che così possono penetrare nell’entroterra per entrare in contatto con i grandi centri commerciali e produttivi.

Il clima è temperato a causa dell’influenza della calda corrente del Golfo. Da ovest soffiano venti tiepidi tutti gli anni che portano umidità sulle regioni occidentali che così sono ricche di pascoli e in cui, pertanto si pratica l’allevamento. Le regioni orientali sono più asciutte e quindi più adatte alla coltivazioni di cereali.
Nell’era primaria, le Isole Britanniche erano collegate con il continente europeo. A seguito di tutta una serie di sconvolgimenti tellurici, il territorio si abbassò e si formarono i mari attuali. Le Isole Britanniche sono costituite dalla Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles), dall’Irlanda e da tutta una serie di piccole isole raggruppate in tre arcipelaghi: Ebridi, Orcadi e Shetland. A queste si aggiungono le due isole di Jersey e Guernsey, nel Canale della Manica.
Le coste sono molto frastagliate, spesso alte e rocciose. fAnno eccezione quelle bagnate dal mare del Nord, piuttosto basse e con poche insenature. Le insenature più ampie sono quelle del Tamigi e dello Wash. Anche le coste della Scozia sono alte, rocciose e ricche di insenature, molto simili ai fiordi norvegesi. L’Irlanda è separata dalla Gran Bretagna dal Canale del Nord, dal Mar d’0Irlsanda e dal Canale di S.Giorgio.
Le montagne della Gran Bretagna non sono molto elevate e spesso formano dei massicci isolati invece di catene. Nella parte centrale, si innalzano i Pennini, con grandi giacimenti di carbone che hanno favorito su entrambi i versanti la nascita di centri industriali famosi come Liverpool, Manchester o Middlesbrough. Sul versante orientale dei Pennini le colline sono ricche di pascoli, vi abbonda l’allevamento degli ovini e quindi stabilimenti che lavorano la lana. La Scozia è conosciuta per le Highlands, ricoperte d’estate di erica che si alterna a felci. Muschi o fitte abetaie. Qui pascoli sono molto abbondanti. La cima più alta è il Ben Nevis che è anche la montagna più elevata della Gran Bretagna, con i suoi 1.343 metri.
Le pianure sono piuttosto scarse. L’unica zona pianeggiante è costituita dalle Miidlands che si estendono fra il Galles e la costa orientale. Qui sorgono Londra Bristol e Liverpool. Al centro, Il suolo è coperto in gran parte da brughiere e da foreste di querce. A nord sono frequenti i pascoli, mentre a sud si pratica la cultura dei cereali Per certi aspetti, quest’ultima zona ha tratti in comune con le regioni pianeggianti dell’Europa continentale. Nella parte centrale troviamo la zona industriale, chiamata “paese nero”.
Data la forma lunga e stretta dell’isola, i fiumi non hanno corsi lunghi anche perché le montagne da cui nascono sono vicine alla costa. Le loro foci sono tutte ad estuario sia per la presenza dell’alta marea che per il fatto che essi scorrono ed arrivano al mare, aprendosi la strada lungo valli strette. I fiumi principali della regione meridionale sono il Severn ed il Tamigi che entrambi hanno una lunghezza di circa 330 chilometri. Nella Scozia i fiumi sono ricchi di acqua, ma molto rapidi e si gettano quasi tutti nel Mare del Nord; il più importante è il Clyde che attraversa Glasgow. Sulla costa occidentale sfocia il Mersey, sul cui estuario si trova Liverpool.
Nel Cumberland vi sono diversi laghi, come il lago Windermere che è il più grande. Tuttavia, la maggior parte dilaghi è in Scozia; molto vicini uno all’altro, spesso sono collegati da canali artificiali in modo da formare un unico corso c d’acqua navigabile.