Carlo Delle Piane, Lando Buzzanca e Caterina Murino presentano Chi salverà le rose?
Interviste Cinema

Carlo Delle Piane, Lando Buzzanca e Caterina Murino presentano Chi salverà le rose?

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Delle Piane torna al cinema riprendendo un suo vecchio ruolo, nella storia piena d'amore tra due uomini ormai anziani nell'opera prima di Cesare Furesi.

Carlo Delle Piane, Lando Buzzanca e Caterina Murino presentano Chi salverà le rose?

Dodici anni dopo il suo ultimo film, Nessun messaggio in segreteria, dell’allora premiata ditta Miniero e Genovese, Carlo Delle Piane torna al cinema, a 81 anni suonati e dopo seri problemi di salute che ha ricordato lui stesso, con un’opera prima dello scrittore di Alghero Cesare Furesi, Chi salverà le rose? Al suo fianco un coetaneo e altro volto notissimo del nostro spettacolo, Lando Buzzanca, e un’isolana doc come la bella Caterina Murino. La storia del film è quella di Giulio Santelia, ex giocatore di poker (sì, proprio quello di Regalo di Natale di Pupi Avati) che da anni si dedica al proprio compagno, Claudio, e per amor suo ha lasciato la passione per il gioco. Quando un brutto giorno lui si ammala, Giulio si rende conto che tutto il suo amore non basta. Per questo chiama la figlia Valeria, assente da anni, che si rende conto all’improvviso della disastrosa situazione economica del padre, e il nipote Massimo, a cui ha trasmesso col proprio DNA l’amore per il poker. È un film che parla di amore e rispetto, ma anche di malattia, in parte autobiografico per il regista che è disabile motorio e che apre il film con una poco ortodossa dedica al padre, che ha colpito tutti.

"Con lui - spiega - ho avuto un rapporto molto difficile, non sono mai riuscito a dimostrargli che qualcosa valevo, l’ho sempre visto come un uomo enorme, di tre metri d’altezza. L’ho combattuto fino allo stremo, siamo quasi arrivati alle mani, per nove anni ho interrotto ogni rapporto con lui. Poi un giorno, che avevo bisogno di una mano, mi presentai con una rosa e lui mi disse che le rose si regalano alle donne e non mi avrebbe comunque aiutato. In quella dedica, ora che non c’è più, sono certo che avrà visto e colto tutto l'amore che provavo per lui e che non sono riuscito a esprimergli".

Come nasce Cesare Furesi regista? "Ho alle spalle tanti anni di carriera come scrittore ma il cinema è sempre stata una mia passione fin da bambino, quando mi arrabattavo col super 8 e poi col super 16 di mio padre. Poi problemi di salute e altro mi hanno portato verso impegni più concreti e il cinema è rimasto in secondo piamo, ma poi ho ricominciato col video e la scrittura si è orientata al cinema naturalmente. Ho scritto dei corti molti premiati e una sceneggiatura tratta da un mio libro “Voglio un attico al piano terra”. Ho studiato cinema da grande, ho fatto corsi con la Holden, dei workshop, e c'è stato un momento in cui mi sono voluto confrontare con me stesso".  

Cosa è piaciuto nella storia a Lando Buzzanca? Il popolare attore risponde in modo semiserio: Quando mi hanno detto di fare il film ho chiesto quanto mi davano e quando l’ho saputo ho detto “ma che, sono matti?”. E allora non sapevo ancora quali erano gli attori. Mi sono comunque messo a leggere e ho visto una trama straordinaria, dolce, e allora ho detto “non me ne frega niente, lo faccio anche se mi pagano così poco” (interviene il produttore, alla sua prima esperienza “possiamo dire che il nostro è il primo film fatto con un love budget)”.

Carlo Delle Piane è visibilmente emozionato e contento di parlare del film: "Mancavo dal cinema già da alcuni anni, prima la sceneggiatura l'ha letta mia moglie che si è entusiasmata, l’ho letta anch’io ho avuto la conferma che era una bellissima storia, particolare e coraggiosa e con un personaggio che non avevo mai interpretato. Io credo nell'amore assoluto, anche tra due maschi. Questo Giulio era il vecchio Santelia di Regalo di Natale, in quel film era molto inquietante, pensava solo al gioco del poker, era un vero professionista, mentre qua è invecchiato, con una figlia e mi ha catturato il fatto che per tutta la vita si dedica con amore assoluto, puro, pulito a quest'uomo. Devo molto al regista e al produttore perché io ho vissuto quei 21 giorni sul set come un periodo magico, perché Giulio mi ha dato la possibilità di inventare, di creare. La notte mi venivano in mente delle idee e la mattina quando mi svegliavo ancora prima di darle il buon giorno le raccontavo a mia moglie e poi sul set le raccontavo a Cesare. Ho compiuto 81 anni - anche se ne dimostro 80 - e 69 anni di carriera, iniziata nel 1948, non poteva che essere questo straordinario personaggio a riempirmi di gioia dopo un'assenza di tanti anni. Credo che sia la mia interpretazione più fantasiosa, più emozionante, più matura, di tutta la mia carriera. Ringrazio tutti ma al di sopra di tutti mia moglie (la cantante Anna Crispino, ndr): due anni fa ho avuto un'emorragia cerebrale e se non avessi avuto lei al mio fianco credo che non ce l'avrei fatta e avrei perso una grande occasione".

Caterina Murino, nata in Sardegna, è visibilmente emozionata: "Ho avuto la fortuna di leggere “Voglio un attico al piano terra”, che forse è ancora più ironico di questo anche se affronta temi duri e difficili, purtroppo non si è ancora fatto il film e quindi Cesare è tornato alla carica con questo progetto, io sono un po' lenta a leggere i copioni ma questo l’ho letto tutto d’un fiato. Per me è una poesia in punta di piedi". Buzzanca torna sul ruolo, che può sorprendere molti che ancora lo identificano con la sua vecchia immagine di latin lover: "Sono stato sempre appresso ai personaggi e il gay mi mancava. I personaggi sono dolci, la presentazione era dolce e io mi sento dolce e l'ho voluto fare. L’ho fatto anche perché dovevo stare tutto il tempo a letto, malato, per cui non facevo fatica, parlavo e poi mi riposavo". 

Visto che il personaggio dell’avvocato Santelia è stato creato da Pupi Avati, Delle Piane ne ha parlato col regista? "Lui lo ha visto due volte e l'ha molto amato. Ti conosco da anni mi ha detto, non sapevo che fossi gay. No, davvero, l'ha molto apprezzato. Comunque ci tengo a dire che abbiamo un nuovo produttore, che ha fatto un lavoro straordinario e senza conoscere il mondo del cinema, ha racimolato i soldi per girare. Il film poteva cadere nel patetico, ma è poetico e coraggioso e il mio personaggio è straordinario e si inventa anche dei momenti di triste divertimento, fa tutto per quest'uomo, sacrifica la propria vita e il finale è bellissimo. C'è un'amarezza giusta per tutta la storia". Che ruoli vengono proposti ad attori ottuagenari? Lando Buzzanca: "Vogliono che faccia sempre il nonno". Delle Piane: Come ha detto Lando, e spero che ancora non arrivino proposte da moribondo. Desidero fare una nuova esperienza con loro, è da anni che cerco una commedia divertente, strana, stralunata, follemente surreale e dunque vi chiedo: quando la facciamo? Per me alla mia età sarebbe una grande soddisfazione fare un personaggio molto divertente, stravagante. Comunque, e con questo chiudo, dicono che la bellezza salverà il mondo: dunque non contate su di me!".

Chi salverà le rose? uscirà giovedì 16 marzo, all’inizio in Sardegna e dalla settimana successiva in tutto il resto d’Italia, distribuito dagli stessi produttori della Corallo Film. E visto che Delle Piane l’ha espressamente richiesto alla stampa, ci fa piacere raccogliere il suo invito e dirgli: Bentornato, Carlo!

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