Papa Francesco, davvero paragonare armi e contraccettivi ci aiuterà a fare più figli?
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Giovedì, 16 Maggio 2024

Chiara Tadini

Responsabile redazione

Papa Francesco, davvero paragonare armi e contraccettivi ci aiuterà a fare più figli?

Già da anni diversi Paesi Europei hanno deciso di rendere gratuiti i contraccettivi per le donne. Proprio qualche settimana fa il Canada - che sta portando avanti una grossa riforma sanitaria - si è mosso nella stessa direzione. "Le donne dovrebbero essere libere di scegliere i contraccettivi di cui hanno bisogno senza che i costi siano d'intralcio", ha detto il premier Justin Trudeau annunciando la misura con cui il Governo si farà carico di pillola, spirale e impianto ormonale per milioni di donne.

E l'Italia? Sul tema della contraccezione gratuita il nostro Paese è ancora molto indietro. Innanzitutto i contraccettivi sono disponibili gratuitamente solo in alcune regioni e solo per determinate categorie (donne fino ai 26 anni, disoccupate, entro 12 mesi dal parto etc). Vero che a fine 2023 l'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) ha dato il via libera alla misura che prevederebbe la gratuità della pillola contraccettiva in tutta Italia, sempre e solo per le donne fino ai 26 anni e solo con la distribuzione nei consultori, che come sappiamo sono sempre meno (soprattutto al sud) - e le cui porte di recente, con un emendamento del Governo, sono state aperte alle associazioni antiabortiste. Al momento comunque sul fronte tutto tace: dopo l'ok dell'Aifa, infatti, il Governo aveva messo le mani avanti, con il ministro della Salute Orazio Schillaci che ha messo in dubbio la tenuta finanziaria della misura e l'impatto sulla spesa a carico del Fondo sanitario nazionale.

Le parole del Papa

E proprio oggi un altro invito, seppur indiretto, a effettuare un "passo indietro" è arrivato da Papa Francesco che, nel suo intervento agli Stati Generali della Natalità a Roma - sullo stesso palco su cui ieri la ministra della famiglia Eugenia Roccella ha ricevuto le contestazioni di un gruppo di studenti e studentesse -, ha spiegato che "uno studioso di demografia" gli avrebbe riferito che "in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e i contraccettivi: uno distrugge la vita, l'altro la impedisce". Sentire la massima autorità religiosa riconosciuta nella Chiesa cattolica paragonare pistole e fucili a pillole e preservativi è una cosa che, personalmente, mi fa accapponare la pelle. Davvero il pontefice pensa che se in Italia si fanno sempre meno figli la colpa sia della "troppa contraccezione"?

Papa Francesco poi ha rincarato la dose, affermando come le nostre case oggi "si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Non mancano i cagnolini e i gatti, mancano i figli". Ecco, un altro paragone azzardatissimo: come se si dovesse (o potesse) scegliere se mettere al mondo un bambino o adottare un gatto o un cane mettendoli sullo stesso piano, ignorando innanzitutto come una cosa non escluda di certo l'altra, ma soprattutto fingendo di non sapere quali siano le differenze - anche, ma non solo economiche - tra le due.

Il problema non è l'egoismo, ma i servizi che mancano

"Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici", ha detto ancora il Santo Padre. Riformulando la frase senza modificarne il senso, non facciamo figli perché siamo egoisti. Non perché abbiamo stipendi sempre più bassi e contratti sempre più precari rispetto a un'inflazione sempre più alta, al caro vita, al caro benzina e al caro/emergenza affitti. Non perché gli asili e i servizi all'infanzia scarseggiano. Non per le scarse politiche volte a distribuire il carico di cura dei figli, con le donne sempre più spesso messe di fronte al bivio 'carriera o famiglia'. Non perché sempre più spesso abbiamo nonni che non riescono a occuparsi dei nipotini perché sono lontani, non possono permettersi di rinunciare al lavoro, non hanno ancora raggiunto l'età della pensione o al contrario - visto che siamo costretti a fare figli sempre più avanti con l'età - sono ormai troppo anziani e debilitati per riuscire a occuparsi di un neonato. 

Eppure il Papa ci arriva, e lo dimostra nello stesso discorso, auspicando "politiche efficaci" e "scelte coraggiose" che possano, ad esempio, "porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli, oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa". Ecco, Francesco, fermati a questo. Concentrati sugli aspetti pratici del mettere al mondo un figlio. Non azzardare paragoni che non stanno in piedi. Finché queste "politiche efficaci" che ti auguri, e che tutti ci auguriamo, non riusciranno a sopperire all'impossibilità di fare un figlio, cerchiamo almeno di rendere possibile a tutti e tutte l'accesso gratuito alla contraccezione - e sì, anche a chi un figlio magari potrebbe pure permetterselo, ma non lo vuole. E quando parli di "sazietà" e "infelicità", prova a mettere da parte almeno per una volta le condanne morali e pensa a questo. Perché fare un figlio quando non ce lo si può permettere rende tutti - figlio compreso - letteralmente affamati, e quindi infelici.

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