Il film: Scream, 2022. Regia: Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett.Cast: Neve Campbell, Courtney Cox, David Arquette, Melissa Barrera, Jenna Ortega. Genere: Horror. Durata: 114 minuti.Dove l’abbiamo visto: Al cinema.
Trama: Nel 2022 a Woodsboro ricompare un Ghostface pronto a trucidare un nuovo gruppo di liceali. I fatti di cronaca faranno tornare nella cittadina anche Sidney Prescott.
L’annuncio di un nuovo Scream, a undici anni dal quarto capitolo e a sei dalla scomparsa di Wes Craven aveva fatto alzare più di qualche sopracciglio. Eppure la scelta di una coppia di registi come Matt Bettinelli – Olpin e Tyler Gillett – visti e apprezzati nell’ottimo Finché morte non ci separi – e il ritorno del cast originale dava più di qualche speranza. Soprattutto però c’era la curiosità di scoprire se anche questo nuovo capitolo di Scream fosse in grado di unire l’amore per il genere con uno sguardo fresco e brillante sull’attualità. Come sappiamo il botteghino ha ben ripagato questa operazione, tanto da dar vita immediatamente a un sequel (di cui potete leggere la nostra recensione) a sua volta di grande successo. Ma aldilà degli incassi quanto si può dire riuscito il film? Scopriamolo nella nostra recensione di Scream, in arrivo su Netflix il 21 luglio.
La trama: il ritorno a Woodsboro
Woodsboro. Venticinque anni dopo il primo massacro. Undici dall’ultima apparizione di un Ghostface. Squilla il telefono casalingo di Tara (Jenna Ortega). Dall’altra parte una voce sconosciuta inizia a giocare come il gatto col topo. C’è un quiz a tema horror, anzi a tema Stab. In palio c’è una vita. Tara sbaglia e fa la conoscenza del killer mascherato. Si tratta del più classico degli inizi di Scream. La ragazza però non rimane uccisa ma solo gravemente ferita. La sorella Sam lavora in un’altra città ma appena venuta a conoscenza dell’accaduto si precipita a Woodsboro, insieme a lei il fidanzato Richie.
Al capezzale di Tara ci sono anche gli amici e i compagni di scuola. Sono il gruppo che dovrà fare i conti con un nuovo Ghostface. Ma per poter affrontare la minaccia dovranno appoggiarsi all’esperienza di chi c’è già passato ben più di una volta. Sidney e Gale faranno quindi ritorno dove tutto ebbe inizio e ritroveranno anche Dewey che Woodsboro invece non l’ha mai lasciata. Tutti insieme, vecchia e nuova generazione, davanti a un assassino pronto a non farsi scrupoli, neanche se di fronte ha le stesse leggende da cui trae ispirazione.
Scream “requel”
C’è una scena in questo Scream dove praticamente tutti i personaggi si ritrovano in salotto per discutere di quanto sta avvenendo. È la parte più meta-cinematografica e oltre il limite del didascalico. La cinefila nerd, interpretata da Jasmin Savoy Brown, ci spiega esattamente quello che stiamo guardando e usa un termine: requel. Ovvero una cosa a metà tra il sequel ed il reboot. E in effetti questo Scream rispecchia alla perfezione questo intento, con il suo amore nei confronti di Craven e la voglia di fissare un punto nel tentativo di andare avanti. Fin dalla classica opening la coppia di registi prende questa via ibrida.
Una scena tutta incentrata su Jenna Ortega, già evidentemente pronta a diventare una giovane star come poi il tempo ha saputo dimostrare, in grado di ripercorrere lo stilema classico della serie aprendo però squarci stilistici propri e in cui a sorpresa la protagonista sopravvive. Allo stesso modo il trattamento riservato al cast originale, fonte di richiamo per i nostalgici ma utilizzato con intelligenza. Non viene sprecato in semplici cammeo ma non si eccede nel renderlo protagonista, lasciando il giusto spazio ai nuovi volti di questa storia. Un equilibrio in apparenza sottile ma che funziona.
E lo sguardo sull’attualità?
Matt Bettinelli – Olpin e Tyler Gillett sembravano due registi nati per aver in mano la saga di Scream. Finché morte non ci separi è un piccolo gioiellino che univa il grande gusto per la messa in scena, il gioco (metacinematografico e non) a una protagonista femminile fortissima. Questo requel di Scream (che poi perché chiamarlo Scream senza “5” se poi il capitolo successivo porta con sé il numero 6?) conferma tutte le sensazioni da un punto di vista stilistico e del ritmo. Inoltre lancia frecciatine molto gradite sul concetto senza senso di “elevated horror”, tanto simile all’altro odioso termine “graphic novel” usato in ambito fumettistico. Ma la saga di Craven non è mai stata come le altre.
Il primo capitolo sapeva intercettare il tempo e buttare uno sguardo spaventosamente lucido su quella generazione. Molto lo si deve al lavoro in sceneggiatura di Kevin Williamson che sul modo di descrivere quegli adolescenti ha poi costruito Dawson’s Creek. Questo Scream invece fatica a tratteggiare il gruppo di ragazzi che mette al centro del racconto. È molto bravo nel creare una fotografia in grado di ricreare una diversità etnica, culturale e di genere naturale e mai forzata. Altrettanto nel tratteggiare Sam e Tara, le due sorelle protagoniste, sia nel rapporto che nella psicologia individuale. Meno nella lucidità e nella brillantezza di parlare di una generazione che avrebbe davvero tante cose da dire. Ma nel complesso può andarci bene così.
La recensione in breve
Scream (2022) si pone l'obiettivo dichiarato di essere un requel ovvero un ibrido tra sequel e reboot. Il film di Matt Bettinelli - Olpin e Tyler Gillett c'entra il bersaglio e crea un ottimo slasher in grado di omaggiare Craven ma con la forza necessaria per proiettarsi verso il futuro della saga. Intelligente l'utilizzo del cast originale ma a spiccare sono Sam e Tara, le due sorelle protagoniste di questa nuova storia.
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Voto CinemaSerieTv