Proteste alla Tesla Giga Berlin fanno infuriare Elon Musk, arrestati 23 attivisti

Proteste alla Tesla Giga Berlin fanno infuriare Elon Musk, arrestati 23 attivisti

Proteste alla Tesla Giga Berlin fanno infuriare Elon Musk, arrestati 23 attivisti
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Sono anni ormai che gli ambientalisti hanno preso di mira la Giga Berlin di Tesla aperta in Germania, a pochi chilometri di distanza dalla capitale, nelle ultime ore però si sono registrati degli scontri particolarmente violenti.

La polizia dello Stato di Brandeburgo ha fermato, nella giornata di domenica 12 maggio 2024, 23 attivisti accusati di ben 76 reati nel corso di alcune violente proteste al di fuori (ma anche dentro il perimetro) della Tesla Giga Berlin. Gli scontri con la polizia sono in realtà stati l’ultimo atto di una protesta più ampia, durata la bellezza di cinque giorni. Gli attivisti si sono presentati di fronte al sito industriale lo scorso mercoledì 8 maggio, protestando contro presunti problemi di inquinamento legati alla fabbrica del colosso americano.

Il nodo della questione sarebbe la posizione del polo industriale, un polo che tra l’altro Elon Musk sta cercando di espandere per aumentare la produzione di auto. La zona della Giga Berlin avrebbe gravi problemi con l’acqua, che non si trova in abbondanza e inoltre rischia anche - secondo gli attivisti - di essere inquinata, anche se Tesla ha sempre assicurato di aver preso tutte le necessarie precauzioni per limitare l’impatto ambientale. Per fronteggiare i 1.000 attivisti giunti sul sito, la polizia ha schierato 1.500 agenti nella giornata di sabato.

Robert Habeck, Ministro Federale per gli Affari Economici e il Clima da fine 2021, ha detto: “La protesta finisce qui e inizia la responsabilità penale. Nessuno si interesserebbe alla Germania senza produzione automobilistica. Noi stiamo facendo in modo che le auto del futuro vengano prodotte sul nostro territorio, creando e salvaguardando migliaia di posti di lavoro. Anche Tesla produce quelle auto”.

Anche Elon Musk è arrivato a parlare delle proteste lo scorso venerdì, lamentandosi del fatto che nessuno degli attivisti fosse stato arrestato una volta oltrepassata la proprietà di Tesla - motivo per cui, probabilmente, da sabato c’è stata la grande mobilitazione della polizia locale. Tutto questo trambusto ha anche costretto l’azienda a fermare i lavori da giovedì a domenica - anche se soltanto giovedì era un giorno lavorativo pieno a causa di un ponte festivo in Germania.

Ricordiamo che Tesla sta cercando di espandere l’area di altre 170 ettari, arrivando così a produrre fino a 1 milione di auto l’anno. Il risultato che l’Italia vorrebbe raggiungere con Stellantis, che possiede diverse fabbriche sul territorio, Tesla potrebbe farlo da sola a Berlino con un singolo impianto. Attivisti permettendo, si intende...