Poco più di un mese fa, all’Allianz Stadium di Torino, Sara Björk Gunnarsdóttir alzava al cielo la sua personale seconda UEFA Women’s Champions League, dalla prossima stagione quel prato sarà casa sua. La centrocampista islandese arriva alla Juventus dal Lione, in cui milita dal 2020, dopo un passato nel Wolfsburg, altra regina della competizione che ha conosciuto lo Stadium.
Classe 1990, Gunnarsdóttir va ad arricchire di esperienza, forza e sostanza il centrocampo della Juventus che la presenta su Instagram scrivendo “Cosa è meglio di un 7? Due 7”; perché se un centrocampo con Cernoia è già buono, con Gunnarsdóttir è anche meglio; tanto meglio se una predilige il sinistro e l’altra il destro. Una carriera la sua iniziata in patria nel 2004 e passata a riscuotere trofei prima in Svezia con il Malmö (divenuto poi Rosengård) con cui ha vinto quattro campionati e due coppe, poi in Germania con il Wolfsburg in cui ha contributo alla vittoria di quattro campionati e quattro coppe nazionali e, infine, in Francia con il Lione, dove ha raccolto un campionato, una coppa nazionale e due Women’s Champions League.
Sotto la Mole arriverà dopo l’Europeo in Inghilterra a cui prenderà parte con l’Islanda di cui è una delle calciatrici più rappresentative: con 138 apparizioni, e la fascia al braccio, detiene il infatti il record di presenze all time della selezione. Per ben sette volte, Gunnarsdóttir è stata nominata giocatrice islandese dell’anno, e per due, unica a fare doppietta, ha ottenuto il riconoscimento ”Miglior sportivo dell’anno” nella sua nazione. Ma non è il solo record. La nuova calciatrice della Juventus è stata anche la prima islandese in assoluto a segnare in una finale di Champions League, nel 2020, contro il Wolfsburg, sua ex squadra.
Ora, a 31 anni da compiere, sposa il progetto della Juventus sperando di contribuire alla crescita totale delle bianconere, soprattutto in Europa dove nell’ultima stagione hanno fatto passi da gigante.