La Storia dell’Irlanda
La storia dell’Irlanda è importante per comprendere con un riassunto in breve il passato e il presente della storia irlandese e di una terra affascinante, oltre che di una civiltà ricca di leggende. Dalla gaelica Irlanda pre-cristiana, che ha lasciato una traccia indelebile sul paese, arrivando alle varie invasioni, fino alla conversione cristiana e alla divisione nelle due Irlande nel 1921. Oggi, l’isola di Smeraldo è una terra ricca di magia, fascino, storia e incredibili paesaggi da cartolina. Andiamo quindi a scoprire insieme la sua storia in breve nel nostro riassunto, comprendendo al meglio il Paese durante il vostro Viaggio in Irlanda!
- La Storia dell'Irlanda
- Irlanda pre-cristiana
- L'arrivo dei Celti
- L'Hibernia
- Il periodo medievale
- I Vichinghi
- La Signoria d'Irlanda e la rinascita Gaelica
- L'influenza Britannica
- L'indipendenza Irlandese
- La fine della guerra e la tregua
- La guerra civile irlandese
- La Repubblica d'Irlanda
- Storia in breve dell'Irlanda del Nord
- La Repubblica d'Irlanda oggi
- Viaggi Consigliati lungo la Storia dell'Irlanda
La Storia dell’Irlanda
Per comprendere il presente è importante conoscere il passato, grazie a un riassunto della storia dell’Irlanda in breve. Le radici della storia irlandese affondano nel suo periodo pre-cristiano, nelle ere preistoriche, fino ai Celti. A differenza di altre civiltà nell’Europa continentale, la preistoria è più lunga e non è presente un’epoca classica, a causa delle invasioni romane, macedoni o europee. Abitata già 10.000 anni fa, l’arrivo dei Celti avvenne tra il 600 e il 500 a.C., tracciando per sempre la cultura gaelica. Nel 432 d.C., unendo storia e leggenda, avviene la conversione a opera di San Patrizio. Tra il VIII e il XII secolo inizia l’invasione di Vichinghi e Normanni, fino alla conquista di Enrico II d’Inghilterra, nel 1171.
Da questo momento, per la storia irlandese fu un periodo di oppressione politica e discriminazione religiosa, portando alla nascita nel XIX secolo del movimento Nazionalista Irlandese. Il punto cruciale delle rivolte per l’indipendenza fu la Pasqua del 1916, arrivando alla guerra d’indipendenza, terminata nel 1921 con la separazione dell’Irlanda del Nord, appartenente al Regno Unito. Nel 1949, lo Stato Libero d’Irlanda diventa la Repubblica, un periodo caratterizzato da duri conflitti con il Nord, tra lealisti e repubblicani, e la questione irlandese e l’IRA. Solo negli anni ’90, iniziò il Processo di Pace, arrivando alla tregua e al governo di condivisione nel 1998.
Andiamo quindi a vedere in riassunto della storia di questo paese, per comprenderla in breve.
Le fasi della Storia Irlanda
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
Età pre-cristiana | 8000 a.C. – 400 d.C. |
Periodo Medievale | 400 – 1536 d.C. |
Età moderna | 1536 – 1801 d.C. |
Dominio del Regno Unito | 1801-1922 d.C. |
Nascita della Repubblica d’Irlanda | 1922 – … |
Nascita dell’Irlanda del Nord | 1921 – … |
Irlanda pre-cristiana
La storia di quest’isola è divisibili in varie fasi e solo alla fine si può dividere la sua storia tra Nord e Repubblica, in quanto è sempre stata molto omogenea. Le sue fasi sono molto lunghe, caratterizzate da un’evoluzione lenta, soprattutto le ere preistoriche, che sono quelle europee più lunghe. Solo l’arrivo delle popolazioni celtiche, permise l’uscita da questo periodo, conducendo a quello medievale.
Preistoria
Grazie agli scritti di epoca romana, alle leggende e alle poesie irlandesi, oltre che agli scavi avvenuti sull’isola, è stato possibile ricostruire la preistoria del paese. Durante l’era glaciale, il paesaggio era caratterizzato da ghiacciai di oltre 300 m. L’isola era un deserto artico, probabilmente disabitato fino al mesolitico, da dove si hanno le prime tracce di vita umana. I principali insediamenti sono nei pressi di Coleraine, Sligo e nell’Offaly, ma anche in alcuni siti nel Munster. Provenivano probabilmente dalla Scozia, colonizzando prima il nord-est, stanziandosi lungo le coste.
Un popolo di cacciatori e marinai, fino al Neolitico, quando è introdotto l’allevamento e la lavorazione della pietra. Arrivarono nuove invasioni e coloni in questo momento della storia irlandese. Ci fu una lenta evoluzione, anche grazie ai commerci con la Gran Bretagna e l’Europa. La caratteristica principale del neolitico durante la Storia di questo paese, è però l’estesa comparsa di monumenti megalitici, dallo scopo cerimoniale e religioso, nella quale vennero trovati anche molti resti umani. Oggi, nel territorio sono presenti oltre 1.200 esempi, divisi in vari gruppi. Tra i più popolari, troviamo a Sligo Newgrange, sito funerario Unesco.
Età del Bronzo
Durante il riassunto della storia dell’Irlanda, tra il 2.500 a.C. e il 700 a.C. inizia l’età del Bronzo, grazie a reperti con stagno e rame rinvenuti a Ballybeg. Il materiale, usato soprattutto per creare armi e altri oggetti, anche strumenti musicali. A Cork si trovavano molte miniera di bronzo, ma l’Irlanda era anche ricca di oro, molto lavorato dagli artigiani da sempre. In questo periodo storico della storia si svilupparono le tombe a incastro, più piccole rispetto a quelle neolitiche; ritrovate soprattutto nell’Ulster. In questo periodo, avvenne anche un peggioramento del clima sull’isola, creando una forte deforestazione.
L’arrivo dei Celti
Con l’inizio dell’età del ferro durante la storia Irlanda in breve nel nostro riassunto, questa coincide anche con l’arrivo dei Celti. Un popolo caratterizzato proprio dall’uso di questo materiale, con una cultura comune a popoli celtici già presenti in Europa. Non è ancora chiaro se la loro invasione sull’isola fu prima massiva, o inizialmente progressiva e culturale. Questi, portarono in Irlanda la lingua celtica, scambi culturali e nuovi materiali. Molte testimonianze di questo periodo della storia irlandese sono arrivate a noi anche grazie alla mitologia dell’isola e studi della lingua. La lingua celtica presente in Irlanda, però, è differente da quella che arrivò in Gran Bretagna, distinguendo così due gruppi culturali. Questo porta anche a pensare che avvennero varie invasioni celtiche, la prima verso il 350 a.C. dei Milesiani, una cultura pre-celtica.
La cultura gaelica
Alcuni scritti sull’Irlanda Storia arrivati a noi risalgono al 430 d.C. circa, riguardanti il gaelico re Niall Noígiallach, nella zona di Tara. Una delle prime figure storiche della storia che troveremo in questo riassunto. Il padre, re del regno di Meath e di Tara, lascio il trono al figlio nel 400 circa, che regnò per 27 anni. A causa dei conflitti tra il regno di Tara e i Gaelici, il suo obiettivo era conquistare l’Ulster, generando il ciclo mitologico dell’Ulster Cycle, tra le epiche più famose della letteratura irlandese. I tre dei figli di Niall presero l’Ulster, ricevendo sotto-regni nell’ovest. Anche per la storia scozzese questo evento ebbe un forte impatto, in quanto alcuni popoli dell’Ulster erano scozzesi, come i i Dál Riata, portati poi a vassalli de Niall.
Molti dei Dál Riata dopo l’invasione dei loro territori colonizzarono Argyll, successivamente potenza del nord della Gran Bretagna. Per rendere fedeli i regni sottomessi, questi erano obbligati a inviare ostaggi a Tara, principalmente membri importanti delle famiglie. I due regni principali in questo periodo della storia furono quelli dei Donegal e dei Tyrone. La conquista dell’Ulster terminò nel 425, con la presa di Ailech, che divenne la capitale del Nord degli Uí Néill. Con la morte di Niall, il re di Tara divenne Lóegaire mac Néill. Sotto il suo dominio, avvenne un avvenimento importantissimo per la storia di questo paese: l’introduzione della religione cristiana.
L’Hibernia
Già nel 100 d.C. i Romani conoscevano l’Irlanda, chiamandola Hibernia. Tolomeo fece la prima descrizione geografica del territorio durante la storia irlandese, analizzando anche le sue tribù. Secondo gli storici, fino a poco tempo fa, l’invasione romana non avvenne mai, ma alcuni ritrovamenti in vari siti testimoniano la presenza romana. A Drumanargh, da D(ruman)argh, sottolinea il riferimento in questa fortificazione nei pressi di Dublino. Inoltre, in molti scavi relativi al capo Tuathal Techtmar hanno rinvenuto manufatti romano-britannici; probabilmente per via di rapporti diplomatici e commerciali tra l’Irlanda e l’Impero romano.
Fino ai primi secolo d.C. l’impero e l’Hibernia ebbero relazioni continue, arrivando al ritiro delle legioni nel 410 dal territorio della Britanni romana. Quindi, anche se non ci sono costruzioni romane vere e proprio dell’Impero romano in Irlanda, alcuni ritrovamenti confermano dei rapporti attivi, anche solo che possano ricondurre alla presenza temporanea sull’isola.
Il periodo medievale
In questo riassunto storia dell’Irlanda, arriviamo al suo medioevo. Un periodo di forti cambiamenti e scontri avvenuti sull’isola, dalla conversione al cristianesimo, arrivando a fine ‘400 alla conquista Tudor, passando per le invasioni vichinghe. In questo periodo della storia irlandese, inoltre, l’isola si staccò dalla maggior parte dagli avvenimenti europei.
L’arrivo del Cristianesimo
La prima fase medievale va dal 400 al 800 d.C., in seguito alla morte di Niall dei Nove Ostaggi, iniziando così la dinastia Uí Néill e mettendo le basi di un nuovo assetto sull’isola. L’alleanza tribale è modificata nel VIII secolo con una dinastica. Molte tribù e regni sparirono, iniziarono le invasioni dei pirati irlandesi sulle coste britanniche e molti crearono nuovi regni, come in Cornovaglia. Alcuni pirati divennero schiavi, mentre altri tornarono come mercanti e mercenari, portando in Irlanda il cristianesimo. Prima di San Patrizio, che arrivò nel 432, la fede si radicò già profondamente nell’isola. Patrizio iniziò il suo operato nell’Irlanda pagana come missionario, convertendo Connacht e Ulster.
Il suo metodo di conversione permise alle tribù di mantenere alcune tradizioni, codificandole in leggi cristiane. In questo periodo, sull’isola fiorirono molti monasteri, come quello di Clonmacnoise, risalente al 500. In questo periodo, iniziarono a fiorire su tutto il territorio moltissime croci celtiche, portando alla scomparsa delle tradizioni dei druidi. Nel 535 iniziò anche un periodo di carestie e pestilenze, seguito da un periodo d’oro. Nei monasteri nascono le arti, si diffonde il latino, i manoscritti e venne portato sull’isola il Libro di Kells. Strutture tipiche di questo periodo furono i clochan: forti circolari a picco su colline. La chiesa, durante la storia irlandese, sviluppo riti uniti alla cultura celtica, subendo pressioni da Roma.
I Vichinghi
La prima invasione dei popoli Vichinghi documentata nel riassunto, durante la storia irlandese in breve, si vede nel 794. L’evento fu l’incursione sull’isola di Lambay, vicino Dublino. I luoghi saccheggiati furono molti e le azioni rapide, svolte da piccoli gruppi, crescendo sempre di più con gli anni. Molti monasteri finirono incendiati e distrutti, interrompendo l’età d’oro del cristianesimo. In questo momento vengono creati gli edifici circolari chiamati Round Towers, di cui non conosciamo il preciso uso. Nel 840 circa i Vichinghi crearono i primi insediamenti lungo la costa, costruendo anche città fortificate. Questi sono rinvenuti soprattutto a Dublino, Cork, Limerick, Waterford, Wexford e Cork.
Si unirono progressivamente alle popolazioni locali, creando l’etnia dei Gall-Gaels. Tra i personaggi più famosi di questa dinastia, troviamo Ivar Beinlaus, fondatore di Dublino. I suoi discendenti dominarono l’isola fino alla battaglia di Clontarf; quando vennero sconfitti dal re del Meath, Maelsechlainn II, nel 1014. I Vichinghi furono assimilati dalla popolazione indigena e divenne difficile tenere il trono unificato a causa della segmentazione territoriale. Ciò favorì durante il riassunto della storia dell’Irlanda in breve l’invasione normanna nel 1169. Nei 150 anni di pace, nacquero conflitti tra monarchi e militari, con guerre interne e dinastiche.
L’invasione Normanna
Durante il riassunto della storia dell’Irlanda in breve, durante il XII secolo l’isola era divisa a livello politico e gerarchico in regni minori e il potere cadde in mano a poche dinastie, in conflitto tra di loro. A nord gli Uí Néill nell’attuale territorio dell’Ulster, e gli Uí Néill del Sud nel territorio di Meath. Tra i due regni sorse quello di Osraige, sotto la famiglia Mac Giolla Phádraig. Dopo la morte del Supremo re d’Irlanda, Muirchertach MacLochlainn, nel 1166, Dermot MacMurrough senza più la protezione del signore di Tyrone finì esiliato dalle forze irlandesi. Il nuovo re Supremo divenne Ruairí O’Connor.
MacMurrough si recò prima a Bristol e poi in Normandia, chiedendo a Enrico II di usare le sue armate per riprendere il regno. Nel 1167 ottenne l’appoggio di Maurice Fitz Gerald, di Robert Fitz-Stephen e del Conte di Pembroke, conosciuto anche come Strongbow. Lo stesso anno iniziò l’invasione normanna durante la storia irlandese, con l’arrivo di Richard fitz Godbert, arrivarono poi Normanni, gallesi e fiamminghi a Wexford. In pochissime ripresero Dublino, Waterford e il Leinster. Nel mentre Strongbow si sposò con la figlia di Diarmait, dichiarando l’erede suo successore. Ciò provocò in Enrico II il timore di un nuovo regno rivale Normanno, recandosi così in Leinster per riportare la sua autorevolezza.
L’arrivo di Enrico II
Prima del suo arrivo su suolo irlandese, Papa Adriano IV aveva emanato nel 1155 una Bolla Laudabiliter che conferiva a Enrico II l’autorità necessaria per invadere l’Irlanda per porre fine alla corruzione ecclesiastica. Questa bolla, inoltre, conferiva al re l’autorità per dominare anche tutte le altre isole al largo della costa europea, quindi tutta la Gran Bretagna. Nel 1171 Enrico II sbarcò con la sua flotta a Waterford. Fu il primo re Inglese ad arrivare sull’isola.
Dublino e Waterford divennero città reali e Giovanni, il figlio più giovane del re, divenne Dominus Hiberniae, il signore d’Irlanda. L’arrivo di Enrico fu per molti sovrani irlandesi una cosa positiva, fermando l’espanisione normanna e quella dei Leinster. Avvenne così nel 1175 la firma del Trattato di Windsor: modificando l’assetto politico dell’isola e controllando direttamente i vassalli. Ciò portò a continue mobilitazioni da parte delle famiglie normanne, per cercare di ricreare i regni.
La Signoria d’Irlanda e la rinascita Gaelica
Re Giovanni, dal 1185 al 1210, stabilizzò le zone normanne e molti re gaelici gli giurarono lealtà, concedendogli il trono. Con la perdita della Normandia nel 1204, Giovanni si dedicò di più all’Irlanda, a causa dell’aumentare delle rivolte normanne sul territorio durante la storia irlandese e i molti attacchi ai signori gaelici. Enrico III ed Edoardo I non diedero poi un vero indirizzo politico al paese, più concentrati sulla Gran Bretagna. In Irlanda mancò così il supporto della corona. Il territorio, eccessivamente frammentato dalle signorie normanne, permise ai colonizzatori di unirsi ai sovrani gaelici, iniziando una guerra contro i normanni.
Nel XIV secolo l’Irlanda durante il suo riassunto storia venne colpita da eventi che la segnarono. Il primo fu l’invasione di Edward Bruce di Scozia nel 1315. Poi nel 1333 l’assassino del conte dell’Ulster, William Donn de Burgh e, infine, l’arrivo della Peste Nera nel 1348. Per le popolazioni, questo avvenimento venne percepito come l’estinzione dell’umanità. Nel 1450, dell’Irlanda rimanevano tanti piccoli regni, principalmente gaelici e normanni. Gli inglesi erano solo nella zona del The Pale. Ciò portò alla rinascita gaelica, gli Hiberno-Normanni si uniformarono agli usi e costumi irlandesi, prendendo il nome di Old English, schierandosi contro gli inglesi. Il Parlamento di Kilkenny promulgò nel 1367 gli Statuti di Kilkenny: una serie di leggi che promulgavano leggi per conservare l’identità gaelica, che rimase forte fino all’arrivo dei Tudor.
L’influenza Britannica
Durante il riassunto in breve della storia dell’Irlanda, l’isola passo sotto le forze inglesi dal XVI secolo. Nel XVII secolo le strutture gaeliche caddero in modo definitivo, segnando uno dei periodi più difficili della storia irlandese. Dal 1641 al 53 e dal 1689 al 91 ci furono due guerre civili, ribellioni popolari nel 1798, che portarono al Act of Union: lo scioglimento del parlamento irlandese e l’unione dell’isola al Regno Unito. I cattolici d’Irlanda si aspettavano che ciò portasse all’abolizione delle leggi discriminatorie per i cattolici e alla successiva emancipazione religiosa, ma Giorgio III doveva difendere la Chiesa Anglicana.
L’emancipazione venne concessa solo nel 1829, grazie all’operato dell’avvocato Daniel O’Connell. Durante il riassunto della storia dell’Irlanda in breve, nel 1845 il paese venne colpito dalla An Gorta Mór, la Grande Carestia. Gran parte della popolazione morì, si creò una delle più grandi migrazioni della storia in imbarcazioni non adatte, generando così un altissimo numero di morti. Nel 1911, si stimò che la popolazione irlandese venne dimezzata. La storia irlandese è profondamente influenzata da questo evento, peggiorando anche i rapporti con gli inglesi, che non supportarono gli irlandesi, richiedendo sempre di esportare cereali come pagamento di tasse.
Le ribellioni
I giovani Irlandesi, organizzazione repubblicana, nel 1848 iniziarono le ribellioni contro il dominio britannico. La popolazione era allo stremo e si concluse con l’evento chiamato La battaglia del campo di cavoli della vedova McCormack. Gli irlandesi emigrati in Usa, Scozia e Australia, crearono organizzazioni indipendentiste. Nel 1859 nasce la Irish Republican Brotherhood: un’organizzazione segreta che organizzava rivolte armate contro i britannici, appoggiandosi al clan na Gael di New York. Questa creò molti raid nelle province britanniche in Canada. Vennero create molti leggi anti-insurrezionali severe.
Nel XIX secolo la grande carestia influenzava ancora molto la vita nell’irlandese storia e sull’isola venne fondata la National school, in lingua inglese, cercando di eliminare il gaelico. Oggi, la Repubblica d’Irlanda ha nuovamente adottato l’insegnamento del gaelico, che è la lingua ufficiale anche se viene usato soprattutto l’inglese.
L’indipendenza Irlandese
Una delle fasi più importanti per la storia dell’Irlanda in breve che vedremo in questo riassunto, è quella che ha portato all’indipendenza. Nel 1916 a Dublino a Pasqua scoppia la prima insurrezione organizzata, arrivando a occupare alcuni edifici pubblici tra cui il General Post Office a O’Connell Street. La rivolta non aveva l’entusiasmo popolare, tant’è che alcuni dublinesi scesero in piazza con bandiera britannica. L’evento scatenante, infatti, fu l’esecuzione brutale degli insorti, tra cui James Connolly, nel carcere di Kilmainham. Fu questo a mutare l’opinione pubblica sulla Pasqua di Sangue, infiammando lo spirito nazionalista irlandese.
La Guerra d’Indipendenza e l’IRA
La Irish War of Independence o Cogadh na Saoirse, durò oltre due anni. Il conflitto fu tra le forze irlandesi indipendentiste e il regno Unito d’Irlanda e Gran Bretagna, iniziando al termine della Prima Guerra Mondiale. Il conflitto terminò lo stesso anno, con il trattato anglo-irlandese, vedendo la nascita dello Stato Libero d’Irlanda. Le province dell’Ulster, per lo più protestante, rimase sotto il Regno Unito, come Irlanda del Nord. Per i puristi repubblicani, questi eventi hanno inizio con la rivolta della Pasqua di Sangue, ma la guerra iniziò in seguito alle elezioni nel 1918, quando il governo guidato da Éamon de Valera dichiarò l’indipendenza.
L’esercito della Repubblica Irlandese, l’IRA, disse di aver ricevuto dai membri del governo il mandato di iniziare con i disordini, guidato da Dan Breen uccidendo due uomini per non consegnare dell’esplosivo, dando inizio alla guerra d’indipendenza. L’IRA attaccò strutture governative, creò incursioni armate, uccise membri dell’amministrazione, iniziando da un giudice. Molte delle loro tattiche ricordavano quelle dei Boeri in Sudafrica. L’azione dell’IRA venne disapprovata, fino alla condotta estrema e brutale delle truppe britanniche. Iniziarono così anche scioperi della fame contro la Corona. Uno dei principali personaggi di questo momento dell’irlandese storia fu Michael Collins, ministro delle finanze repubblicano, che riforniva l’IRA, diventando un patriota.
La prima domenica di sangue
A sostegno delle forze britanniche RIC, vennero organizzati i Black and Tans, soldati britannici tornati dalla guerra. Un’organizzazione paramilitare famosa per il terrore e i brutali omicidi. Arrivarono poi gli Ausiliari, molto più efficaci contro l’IRA. Una domenica del 1920, la storia del paese è segnata dalla prima domenica di sangue. Quando Collins, grazie alla sua intelligence, uccise gli agenti britannici conosciuti come la Cairo Gang a causa dei loro incarichi in Medio Oriente. In risposta, durante una partita di calcio gaelico, gli Ausiliari spararono sulla folla a Croke Park per vendetta, dove oggi possiamo trovare una tribuna dedicata al tragico evento.
Uno dei centri dei combattimenti fu Cork, oltre Dublino, dove molte proprietà private vennero distrutte dalla Corona, molti politici nazionalisti vennero assassinati e il centro cittadino venne incendiato dai britannici nel 1919, non permettendo l’ingresso dei pompieri. Lo stesso sindaco di Cork, aderente all’IRA venne assassinato di fronte ala sua famiglia e il suo successore morì durante uno sciopero della fame in carcere. Per contrastare i britannici a Cork, nacquero unità per combatterli. Il periodo più violento avvenne però nel 1921.
Il terribile 1921
Quest’anno della storia irlandese fu il più terribile della guerra. Morirono oltre 1.000 persone e 4.500 membri o sospetti dell’IRA vennero internati. L’area di Dublino tra il 15 e il 17 gennaio venne sigillata dai britannici, effettuando rastrellamenti nelle case per cercare membri dell’IRA e Repubblicani. A Cork avvennero fucilazioni ed esecuzioni ufficiali. L’IRA in molte parti dell’isola spargeva cadaveri di probabili spie, iniziava rappresaglie e attentati. Nel 1921 l’IRA a Dublino bruciò la Custom House, fallendo però la missione e oltre 80 membri vennero catturati, in quanto stavano terminando armi, persone, forza e munizioni. L’IRA decise di spostare la guerra su suolo inglese, come a Liverpool, ma la tregua fece decadere i piani.
La fine della guerra e la tregua
I colloqui iniziati nel 1920 e terminati nel 1921 portarono alla tregua, ponendo fine alla guerra. Il conflitto, inoltre, era a un punto morto e la guerriglia sarebbe potuta continuare così all’infinito, logorando tutti. La Gran Bretagna non poteva più perdere uomini e denaro, inoltre Michael Collins e l’IRA pensavano che l’esercito repubblicano non avrebbe potuto proseguire per molto. Le trattative durarono molti mesi: i britannici chiedevano all’IRA di deporre le armi, lasciandola poi decadere. Le truppe britanniche rimasero in caserma, interrompendo le operazioni. L’IRA, invece, rimase attiva, continuando ad arruolare e addestrare.
Nel 1921 avvennero i colloqui per la pace del Trattato Anglo-Irlandese. L’Irlanda del Nord rimaneva quindi alla Gran Bretagna, dividendosi dallo Stato libero d’Irlanda. Nello Stato libero si formarono due governi e gran parte della popolazione accettò il trattato, solo quella indipendentista sotto Liam Lynch lo rifiutò, portando alla guerra civile. Questa causò più morti che quella per l’indipendenza, segnando la storia del paese e la sua politica per decenni, come vedremo nel riassunto.
La guerra civile irlandese
La storia dell’Irlanda nel nostro riassunto, è caratterizzata da numerosi sconti, ma il più sanguinoso fu quello tra l’IRA e il governo provvisorio in seguito alla firma del trattato anglo-irlandese. Lo stato libero, infatti, sosteneva il trattato, mentre l’IRA lo vedeva come un tradimento alla Repubblica proclamata nella Pasqua del 1916. Lo Stato Libero, che approvava il trattato, vinse la guerra civile anche grazie alle armi fornite dalla Gran Bretagna e, secondo gli storici, questo scontro causò più vittime della guerra stessa per l’Indipendenza. Per molte generazioni e ancora oggi questo è un motivo di profondo dolore per la società irlandese. Questi due parti opposte, inoltre, hanno dato origine ai due principali partiti presenti oggi in Irlanda, il Fine Gael ed il Fianna Fái.
Quando durante gli anni ’30 il il Fianna Fail prese il potere, sembrò che la guerra civile fosse sul punto di incominciare nuovamente tra i Blueshirts, movimento di stampo fascista, e l’IRA. Fortunatamente, anche se con molte tensioni, la guerra non ricominciò ma l’IRA continuò ad agire fino agli anni ’80, rivendicando il governo della Repubblica durante la storia d’Irlanda in breve nel riassunto.
La Repubblica d’Irlanda
Nella storia dell’Irlanda riassunto, dal 1922 inizia il periodo della Repubblica, dopo la creazione dello Stato Libero, in parallelo alla storia dell’Irlanda del Nord. Il trattato anglo-irlandese, inoltre, prevedeva che l’Irlanda del Nord avrebbe potuto aderire in qualsiasi momento allo Stato libero, ristabilendo i confini. Nel 1931, con lo statuto di Westminster, venne approvata l’indipendenza legislativa dal parlamento britannico di 6 dominions tra cui lo Stato libero d’Irlanda. Éamon de Valera, leader del Fianna Fáil vinse le elezioni nel del 1932, diventando presidente del consiglio esecutivo.
Iniziò una guerra commerciale con il Regno Unito e iniziò una profonda revisione costituzionale. Il 29 dicembre 1937 la nuova costituzione entrò in vigore, chiamando lo Stato libero d’irlanda solo Irlanda o Éire. Durante la II Guerra Mondiale l’Irlanda rimase neutrale. Lo Stato, ancora profondamente scosso dalla guerra di civile e quella d’indipendenza, non era pronto infatti a un nuovo conflitto, collaborando però con gli Alleati. Nel 1948 venne approvato il Republic of Ireland Act, con questo terminò anche la partecipazione dell’Irlanda al Commonwealth. Venne così riconosciuta nel 1949 la Repubblica d’Irlanda.
La storia recente dell’Irlanda
Nel 1955 del riassunto in breve della storia dell’Irlanda entrò nelle Nazioni Unite, in seguito al veto dell’Unione sovietica per via della sua neutralità durante la II Guerra mondiale. Nel 1973 entro nell’allora CEE. Negli anni ’70 attraversò un nuovo periodo di crisi a causa della recessione globale. Le difficoltà economiche e politiche erano alte e i governi si alternavano frequentemente. In questo periodo, il governo puntò sulla riunificazione pacifica delle due irlande, collaborando con quello britannico per contrastare l’IRA. Per questa ragione, il Sinn Féin, suo partito di riferimento, non partecipò alla Repubblica fino agli anni ’80.
Solo nel 2020 arrivò a ottenere alcuni seggi. Gli anni ’80 e ’90 della storia in Breve dell’Irlanda nel riassunto fu caratterizzata da scandali riguardo la chiesa Irlandese, portato a numerose dimissioni. Ciò portò a una crescita della società irlandese, iniziando nuove riforme sociali meno conservatrici e la femminista Mary Robinson divenne presidente della Repubblica. Grazie alla sua ripresa e crescita economica, dagli anni ’90 l’Irlanda è chiamata la Tigre celtica.
Storia in breve dell’Irlanda del Nord
Nata nel 1921, conoscere un riassunto della storia dell’Irlanda del Nord è importante per comprendere complessivamente il territorio. Prima della sua formazione, il suo passato coincide con quello dell’Irlanda. Oggi, è composta da 6 contee e 9 che formano l’Ulster. Ancora oggi legata alla Corona Britannica, anche in seguito all’indipendenza della Repubblica. Con la firma del trattato del Venerdì Santo del 1998, anche quest’area dell’isola ha un autogoverno rispetto al Regno Unito, cooperando solo in alcuni ambiti con la Repubblica d’Irlanda. A differenza della Repubblica, qui la popolazione è per la maggior parte lealista e unionista al Regno Unito, come in passato, oltre che essere di religione protestante.
La popolazione, qui, si definisce inoltre nordirlandese. La sua storia degli anni ’60 è caratterizzata da violenze e conflitti, conosciuti come the troubles o questione nordirlandese, che causarono molte vittime. Grazie all’accordo del venerdì Santo venne portato avanti il processo di pace, anche se la segregazione religiosa è ancora un problema sociale sentito. Storicamente, questa è la zona maggiormente industrializzata e dalla forte crescita in seguito agli anni ’90. I rapporti tra Irlanda del Nord e la Repubblica, come con il Regno Unito, ancora oggi sono complessi a causa del mix culturale qui presente.
La Repubblica d’Irlanda oggi
Oggi, la Repubblica d’Irlanda è conosciuta anche come Éire, fa parte dell’Unione Europea ed è una Repubblica parlamentare. Occupa l’85% circa dell’isola ed è la seconda per estensione delle isole britanniche. La capitale, oltre che sede governativa, è Dublino, dove troviamo moltissimi luoghi di interesse e attrazioni turistiche. Tra le altre città principali troviamo Cork, Sligo, Galway e Limerick. Dopo un lungo periodo di crisi e difficoltà, oggi la Tigre celtica è tornata in rapida crescita economica ed è uno dei paesi al primo posto per libertà economica e di stampa. Inoltre, nelle Nazioni Unite, l’Irlanda è un membro fondamentale per lo sviluppo, il commercio e la cooperazione. Grazie al suo inestimabile patrimonio storico e paesaggistico, sono moltissimi i viaggiatori che ogni anno sognano di raggiungere l’Isola di Smeraldo.
Inoltre, gli irlandesi sono contraddistinti dal craic, una parola che racchiude vari significati, tra cui divertenti, scherzosi, simpatici ed è un termine che ha moltissimi utilizzi, che racchiudono tutti lo spirito del suo popolo. Inoltre, sono moltissime le attività da svolgere in Irlanda, dalle sue coste, alle altissime scogliere è il paradiso degli escursionisti, ma anche per chi sogna viaggi on the road lungo i suoi numerosi itinerari. Oppure fermatevi semplicemente a Temple Bar, appoggiati al bancone di un pub sorseggiando una Guinness ascoltando la musica dal vivo tradizionale, lasciandovi avvolgere dalla magia dell’Irlanda. Un popolo di cantastorie, viaggiatori, poeti e sognatori vi aspetta!
Viaggi Consigliati lungo la Storia dell’Irlanda
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