L’anima fanese è di casa in Giappone

L’anima fanese è di casa in Giappone

L’artista Luca Facchini vive stabilmente a Takayama ed è il nuovo talento artistico scoperto da Carlo Bruscia

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Dal 2007 vive in Giappone, attratto dal fascino di quel paese, ha imparato il giapponese e ha intrapreso diverse occupazioni senza mai abbandonare l’amore per l’arte (scultura, fotografia, pittura, grafica, disegno, installazioni, filmati, testi). Luca Facchini, 38 anni, fanese, sposato con una giapponese, che vive stabilmente nella città di Takayama, a 300 km da Tokyo, (prima ha fatto tappa a Osaka e Kioto), è il nuovo talento artistico che Carlo Bruscia, da sempre attento ai giovani impegnati nella sperimentazione, ha iniziato a seguire.

"E’ stato lui a contattarmi – spiega Bruscia che è direttore artistico di Palazzo Bracci Pagani, il palazzo delle esposizioni voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano – è venuto in sede a visitare le nostre mostre e con l’occasione mi ha fatto vedere i suoi lavori. Magari ce ne fossero di giovani che vogliono fare gli artisti".

"Bruscia – aggiunge Facchini – è stato subito disponibile nei miei confronti passando in esame tutti i lavori". Sono nati suggerimenti preziosi e indicazioni sui percorsi da approfondire. "Stiamo parlando di un artista intraprendente (si conclude il 15 giugno la sua mostra fanese alla sala da tè “Uccelin bel Verde“ ndr) – prosegue Bruscia – che ha già prodotto delle opere interessanti, con una esperienza internazionale che è sempre motivo di arricchimento. Ovviamente il percorso di ricerca personale è ancora lungo, ma nel frattempo l’artista deve farsi conoscere e inserirsi nel tessuto organizzativo. In questi anni il ruolo dei galleristi è cambiato profondamente se negli anni ‘80 - ’90 erano, insieme ai critici, i propulsori di nuove correnti artistiche o di specifiche tematiche (un esempio è la transavanguardia di Bonito Oliva che si determinata nella nota galleria Mazzoli di Modena), oggi non è più così e per i giovani l’inserimento nel mondo dell’arte è sempre più complicato. Prima c’erano le quadriennali, le triennali e le biennali che selezionavano i talenti artistici e li preparavano ad una ricerca definitiva, adesso queste realtà sono molto ridimensionate. C’è, però, internet che può essere uno strumento prezioso (nel 2018 Facchini ha creato la sua art gallery online lucafacchinistudio.com) per farsi conoscere".

"Per vivere in Giappone, in questi anni – racconta l’artista fanese – ho svolto diversi mestieri, per ultimo quello di guida turistica, ma non ho mai abbandonato il mio impegno per l’arte coltivato fin da bambino: mi considero un artista polivalente". "Quello della ricerca estetica – conclude Bruscia – non è mai un percorso semplice da affrontare, non si diventa artisti in poche ore e chi ha esperienza dovrebbe aiutare i giovani nella ricerca dell’inedito e del proprio percorso personale. Facchini è un artista che ha già creato opere molto originali".

Anna Marchetti