Torna la Ruota della fortuna, quintessenza della vecchia tv commerciale - la Repubblica

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Torna la Ruota della fortuna, quintessenza della vecchia tv commerciale

Gerry Scotti conduce la nuova edizione de La Ruota della fortuna su Canale 5
Gerry Scotti conduce la nuova edizione de La Ruota della fortuna su Canale 5 

Multischermo / La nuova edizione dello storico programma condotto da Mike Bongiorno ripropone schemi di successo consolidati

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Il senso è tutto nella prima immagine dallo studio: c’è il conduttore e di fianco a lui c’è uno smagliante suv, che sarebbe il primo premio. Non si vedeva niente di simile da decenni, ma l’effetto è voluto. Se si voleva riproporre la quintessenza della tv commerciale di un tempo, al massimo grado, l’operazione è brillantemente riuscita dopo cinque secondi. E il resto era tutta discesa. Ovvero il ritorno nel pre-serale di Canale 5 della gloriosa Ruota della Fortuna. Quella: che già decenni fa, in contemporanea, Frassica sbertucciava esibendo la Ruotona della Fortunona. Satira invecchiata male, o per meglio dire inefficace contro il meccanismo esatto che girava nelle tv di mezzo mondo. E che, riproposto ora, non sposta di un millimetro lo stato ipnotico provocato nello spettatore dalla ruota che gira e che un artigiano perfetto – altro che divani – ha calibrato per creare massima suspence. Oppure lo schema di caselle bianche che si vanno via via riempiendo di lettere: e lì trovare un solo spettatore che, se passa davanti alla tv, non si ferma a cercare di indovinare la frase è un’impresa. In realtà si andrà avanti soltanto per un mese (ma poi chissà) e tutto viene fatto perché a giorni si celebra il centenario di Mike, che sulla Ruota ha costruito un mondo nella sua seconda vita televisiva. Qui c’è Gerry Scotti, scelta naturalissima, totalmente a suo agio, efficace alla perfezione: e che ricordando la celebre partecipazione del Matteo Renzi giovane dice al concorrente: “Magari tra quindici anni sarai Presidente del Consiglio”.

E c’è una splendida ragazza, Samira Lui, molto brava, dai tratti somatici non italiani, direbbe Vannacci, bensì migliori, che gira le caselle. Su Canale 5 la prima volta era il 1989, si iniziava a comprare vocali, quando ognuno poteva permetterselo: oggi uno giovane penserebbe a whatsapp.

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Sui social hanno subito notato che la vibrante protesta di Lilli Gruber che ha parlato di incontinenza è arrivata subito dopo lo spot di un farmaco apposito. E questo la tv commerciale di un tempo, ancora un po’ ingenua, se lo sognava davvero.

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