Per shock si intende lo stato di alterazione del metabolismo cellulare accompagnato dall’abbassamento della pressione sanguigna. Ciò impedisce al cuore di pompare il sangue necessario e di conseguenza i tessuti non verranno irrorati adeguatamente. Lo shock può, in caso di mancato recupero dell’irrorazione sanguigna, essere addirittura irreversibile.
Le cause dello shock
Esistono diverse tipologie di shock a seconda del tipo di causa scatenante. In particolare si possono distinguere:
- Shock emorragico: causato da un’ingente perdita di sangue, soprattutto se avviene in tempo breve;
- Shock traumatico: causato da un grande trauma;
- Shock operatorio, shock post-operatorio, shock ostetrico: causati da lunghi o delicati interventi chirurgici;
- Shock da assideramento: causato dalla sottoposizione a basse temperature per un periodo prolungato di tempo;
- Shock da ustione: causato da ustioni estese;
- Shock da disidratazione: causato dalla carenza di liquidi nell’organismo;
- Shock da trasfusione: causato da trasfusioni di sangue incompatibile;
- Shock anafilattico: causato dal contatto con una sostanza fortemente non tollerata dal soggetto in questione.
Esistono poi altre cause specifiche di shock, in particolare il realizzarsi di alterazioni del sistema circolatorio e della corretta funzionalità del cuore, come l’infarto o l’embolia.
I sintomi dello shock
I sintomi dello shock seguono generalmente una precisa sequenza tra cui si possono distinguere più o meno nettamente tre fasi:
- Stato di pre-shock: il soggetto impallidisce, ha sudori freddi e il cuore batte in modo disordinato;
- Stato di shock moderato: il soggetto si sente irrequieto e assume un colorito cianotico;
- Stato di shock severo: il soggetto respira male, il cuore batte in modo sempre più scoordinato, è colto da una sensazione di sonnolenza e di confusione mentale.
In seguito eventualmente può verificarsi una fase di reazione, in cui lentamente l’organismo torna alla normalità.
Le cure per lo shock
Nel momento in cui un soggetto è sotto shock, è importante l’intervento di pronto soccorso. Quando non sopravviene una causa specifica, se il soggetto è cosciente, fatelo coricare sulla schiena e posizionate le gambe più in alto rispetto al resto del corpo per favorire l’afflusso di sangue; se invece ha perso i sensi disponetelo sempre coricato su di un lato. Assicuratevi sempre che il corpo sia a una temperatura adeguata, eventualmente provvedendo a coprirlo con una coperta, e che il soggetto non indossi abiti troppo stretti che potrebbero comprimere, ostacolando ulteriormente la normale circolazione sanguigna. Dopo questa fase di primo soccorso, è comunque necessario consultare un medico per ricerche più approfondite ed eventuali cure specifiche.
Quando invece è riscontrabile una causa scatenante (ad esempio un’emorragia), sarà necessario risolvere questa prima sottoponendosi a cure specifiche concordate con uno specialista.
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