Ryan O'Neal, morto l'attore di 'Love story' e ‘Barry Lindon’. Aveva 82 anni - la Repubblica

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Morto Ryan O'Neal, star di 'Love story' e ‘Barry Lindon’. Aveva 82 anni

Il grande successo con il commovente film che gli valse la candidatura all’Oscar. Una vita privata turbolenta e il grande amore con Farrah Fawcett

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Ryan O'Neal, protagonista del commovente Love story, il film di Arthur Hiller del 1970 nel quale interpretò Oliver Barrett, ricco studente di Harvard e giocatore di hockey accanto a Ali MacGraw, è morto all'età di 82 anni a Los Angeles. Il leggendario film vinse un Oscar per la colonna sonora composta da Francis Lai.

Lo ha riferito il figlio, Patrick, con un messaggio sui social: "Mio padre, Ryan O'Neal, è sempre stato il mio eroe", ha scritto, aggiungendo che "è una leggenda di Hollywood. Punto".

O'Neal è stato tra le più grandi star del cinema mondiale negli anni Settanta e ha lavorato con molti dei registi più celebri dell'epoca, tra cui Peter Bogdanovich in Paper moon, con la primogenita Tatum che per la sua interpretazione vinse ancora giovanissima ottenne l'Oscar, e Stanley Kubrick in Barry Lyndon.

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Ryan O'Neal, all'anagrafe Charles Patrick Ryan O'Neal, era nato a Los Angeles il 20 aprile 1941 da una famiglia del mondo del cinema: suo padre di origini irlandesi era Charles ‘Blackie’ O'Neal, romanziere e sceneggiatore, tra i cui copioni cinematografici figurano l'horror La settima vittima (1943) e il western di Randolph Scott Gli avvoltoi (1948); sua madre Patricia O'Callaghan è apparsa in alcuni film ma ha recitato soprattutto sui palcoscenici teatrali.

Dopo un inizio di carriera come stuntman in telefilm, O'Neal ottenne piccole parti come attore in serie tv come General electric theater, Gli intoccabili, Il virginiano, Io e i miei tre figli, fino a diventare co-protagonista del western Empire (1962-63) ambientato nel Nuovo Messico. O'Neal divenne poi un volto popolare del piccolo schermo recitando nella soap opera Peyton Place (1964-69) nella parte di Rodney Harrington, figlio privilegiato di un proprietario di un mulino, accanto a Mia Farrow.

Al cinema aveva esordito con una fugace apparizione in Il ranch della violenza (1962) ma il vero debutto sul grande schermo avvenne con Io sono perversa (1969) che vedeva protagonista anche l'allora moglie Leigh Taylor-Young; poi interpretò un maratoneta in I formidabili (1970) di Michael Winner. Di quest'ultimo film lo scrittore Erich Segal ne scrisse la sceneggiatura e questo portò alla scelta di O'Neal come interprete di Love story.

Love story ricevette sette candidature (tra cui quella al miglior film e miglior attore protagonista) e vinse un Oscar per la musica di Francis Lai. Durante le riprese del film Segal scrisse in contemporanea il best seller tratto dalla sua stessa sceneggiatura. Nel 1978 venne realizzato anche un sequel, Oliver's story, sempre interpretato da O'Neal nei panni del vedovo, che però fu un grande insuccesso.

Sposato con l'attrice Joanna Moore dal 1963 al 1967, dalla quale ebbe due figli, gli attori Griffin e Tatum, dopo il divorzio si risposò con l'attrice Leigh Taylor-Young, da cui ebbe il terzogenito Patrick. Divorziato due volte, ha avuto una lunga relazione sentimentale con l'attrice Farrah Fawcett, morta nel 2009.

Nel 2007 fu arrestato con l'accusa di aggressione e di aver usato un'arma da fuoco per negligenza dopo una lite con ll figlio Griffin e, l’anno successivo, venne nuovamente tratto in arresto, insieme al figlio Redmont, mentre si trovava nella sua abitazione di Malibù, in California dove fu trovato in possesso di stupefacenti.

Nonostante la turbolenta vita privata, ha continuato l'attività di attore: nel 2006 era entrato a far parte del cast della serie televisiva statunitense Bones, nel ruolo del padre della protagonista Temperance Brennan. Ha inoltre preso parte ad alcuni episodi del telefilm 90210 (2010).
Nel 2012 ha pubblicato un libro di memorie Both of us: my life with Farrah, storia della sua lunga relazione con Farrah Fawcett.

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