La città di Leeds, nel nord dell’Inghilterra, è considerata la “food capital” di questa parte di Gran Bretagna e ha ben ragione di credere che sia così. Qui si tengono, per esempio, alcuni food & beer festival che, da un po’ di tempo, attraggono davvero gente da mezzo mondo. La birra di alto livello è di casa a Leeds e un posto che può raccontare quanto la Real Ale la faccia da padrona è The Whitelock’s Ale House, in pieno centro. Si tratta del pub più antico di Leeds e la sua apertura ci porta indietro al 1715. Vale la pena di entrarci anche se non avete intenzione di assaggiare la birra: è bello, accogliente e si trova in un luogo che potrebbe assomigliare a Diagon Alley. Della birra, però.
Dove si trova The Whitelock’s Ale House e come raggiungere il pub
Ho sorriso molto quel giorno a Leeds. Stavo camminando sotto la pioggia di gennaio da un bel po’, in cerca della via dove si trova il Whitelock’s. Ero convinta di trovarlo affacciato alla strada quando ho notato una lavagna che indicava di infilarsi nel vicolo accanto. Sono entrata e, facendo una story per Instagram, mi è uscito dalla bocca il paragone tra questo vicolo e Diangon Alley. Della birra, però. Anzi, della magia della birra… così ho tenuto a precisare. The Whitelock’s Ale House si trova nel Turk’s Head Yard, un luogo che potete raggiungere solo a piedi. La strada principale è a mezzo minuti da lì, nel caso vogliate arrivare in taxi fino al punto più vicino al pub. In ogni caso, entrare a piedi in questo vicoli è stato come scoprire un tesoro, per me, quel giorno. D’estate e col bel tempo dev’essere qualcosa di bellissimo!
Cosa aspettarsi da The Whitelock’s Ale House a Leeds
Dopo tanti viaggi in Gran Bretagna, mi sento di dire una cosa: non tutti i pub meritano una visita. Ma tantissimi valgono il viaggio in Inghilterra, Galles e Scozia. The Whitelock’s Ale House è uno di questi: così bello e storico da essere un “listed building“, ovvero una costruzione posta sotto tutela per il suo valore. Il pub è stato aperto nel 1715 con il nome di Turk’s Head, da cui poi prende il nome proprio il vicolo in cui si trova. Era un luogo ben frequentato da commercianti e mercanti perché, proprio fuori dal vicolo, si teneva un importante mercato. Nel 1867 John Lupton Whitelock divenne il publican e la sua famiglia acquistò il pub nel 1880. Cambiò il nome ma il luogo restò sempre qualcosa di splendido. Nei periodi successivi subì dei cambiamenti di allestimento e mobili e il bancone che possiamo vedere ora risale agli Anni ’30. Questo fu il primo locale pubblico di Leeds ad avere l’energia elettrica e fu anche il primo ad assumere dei camerieri per servire le signore. Alle donne non era concesso bere al bar. Da oltre quarant’anni, The Whitelock’s Ale House di Leeds è citato nella Good Beer Guide della CAMRA. Detto questo, aspettatevi davvero tanto. Io lì dentro ho trovato molta accoglienza, tante gente locale (io ero l’unica non di Leeds quel pomeriggio) e birra degna di nota. Quale? Ve la racconto ora.
La mia birra a The Whitelock’s Ale House a Leeds: Regulus Extra Bitter della Squawk Brewing Co.
Le birre proposte da Whitelock’s Ale House sono proprio tante e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Quando sono entrata, non sapevo cosa chiedere e così ho fatto due chicchiere con il publican, spiegandogli i miei gusti e chiedendogli un consiglio. Lui mi ha detto di provare la Regulus Extra Bitter della Squawk Brewing Company e ha fatto davvero centro. Almeno per quanto riguarda i miei gusti personali in fatto di birra. Al The Whitelock’s ale House di Leeds vengono proposte birre locali e, in genere, prodotte a non troppa distanza da Leeds. È il caso proprio di quella che ho scelto io che – guarda caso – è prodotta a Manchester. Leeds e la mia città del cuore distano circa 40 minuti di treno. La mia birra era molto aromatica ai primi sorsi ma capace di lasciare in bocca quello spettacolare gusto amaro che solo le Real Ale britanniche sanno regalare. Il colore era magnifico e – ve lo dico – con le luci basse del pub era ancora più bello. Servita a temperatura di cantina, questa birra è un qualcosa che si fa ricordare. Come si farà ricordare dalla sottoscritta quel pomeriggio molto piovoso di fine gennaio: ripararsi in un pub è quanto di più perfetto ci sia per un viaggio in Inghilterra. Dietro di me, erano seduti alcuni signori intenti a scambiarsi opinioni e a lamentarsi un po’ di come stessero andando le cose. Davanti a me c’erano i ragazzi del pub che, come mi capita spesso, si sono chiesti che cosa ci facesse un’italiana in giro per Leeds in pieno inverno. “Amo la Gran Bretagna“, ho risposto io. E loro hanno sorriso.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Lascia una risposta