Adriana Asti, 90 anni da attrice: "Una vita sul palco per la mia voglia di fuga" - la Repubblica

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Adriana Asti, 90 anni da attrice: "Una vita sul palco per la mia voglia di fuga"

Adriana Asti  
Ha recitato con i più grandi registi italiani. L'esordio a 18 anni con Visconti, poi Pasolini, Ronconi, Strehler, Missiroli, Patroni Griffi, Bertolucci, De Sica e Tinto Brass. Festa di compleanno a Venezia dove andrà a vivere
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Adriana Asti: oggi 90 anni, "ma non ditemi cento di questi giorni perché ci sarebbe da impazzire...", di cui oltre 70 - l'esordio ad appena 18 anni - vissuti sulle tavole del palcoscenico o davanti alla macchina da presa; una vita sul palco e sotto i riflettori che prosegue ancora, visto che in autunno è in calendario una sua performance al teatro Goldoni di Venezia, la città dove ora andrà a vivere, anche per stare vicina al suo partner Giorgio Ferrara, direttore artistico dello Stabile del Veneto. Ma cosa ha spinto una giovane ragazza milanese degli anni Trenta a tentare l'avventura del teatro?

"La voglia di fuga, di andar via da casa - risponde la Asti - e dal teatro non sono mai più andata via, mai! Una volta che si sale sul palcoscenico, non si scende più... A teatro si vive - sottolinea l'attrice - si vive una vita 'non vera' ma molto bella, una cosa straordinaria che ti fa sentire un essere di un altro mondo. Il palcoscenico è sicuramente il posto dove sto meglio, anche se con questa pandemia per il Covid ho scoperto anche il piacere di vivere in casa, di godermi un pochino di più anche qualche momento di solitudine".

Da Visconti a Pasolini, da Ronconi a Strehler, da Missiroli a Patroni Griffi, da Bertolucci a De Sica, fino a Tinto Brass, si è accompagnata artisticamente a tutti i più grandi registi italiani: chi ha lasciato di più il segno? "Visconti è stato il primo, con lui ho esordito: un uomo molto attraente e davvero straordinario. Ma tutti bravissimi, anche Tinto assolutamente adorabile. Luchino mi mise nuda in scena e Brass ha poi colto l'occasione", dice ricordando due ruoli che suscitarono molto scandalo: il primo, a teatro, in Vecchi tempi di Harold Pinter nel 1973, con l’autore inglese che venne da Londra a vedere la rappresentazione e fece sospendere le repliche dello spettacolo definendolo pornografico. E il secondo, quando interpretò Ennia, l'amante dell'imperatore, in Caligola, "uno dei film più vietati della storia del cinema", lo definì la stessa Asti in una intervista di qualche anno fa, ricordando che il film "fu ritirato il giorno stesso in cui sarebbe dovuto uscire. Il regista processato per oscenità".

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Quanto agli autori, tra Pirandello, Bernard Shaw, Pinter, Goldoni, Beckett, Adriana Asti preferisce citare Natalia Ginzburg, che "con la commedia 'Ti ho sposato per allegria' scritta proprio per me è stata forse quella che più ho sentito vicina alla mia vita reale. Ma tutti i ruoli in cui si recita diventano una parte di te stessa".

La cornice della festa per i 90 anni è Venezia, dove rimarrà a vivere, contro il luogo comune per il quale 'Venezia è bellissima, ma non ci vivrei': "In contrasto, io invece ci andrò ad abitare e sono sicura che sarà bellissimo!", confida prima di spegnere le candeline.