"Berlusconi? Vuole azzoppare Meloni", intervista a Paolo Guzzanti - la Repubblica
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Paolo Guzzanti: "Berlusconi? Vuole azzoppare Meloni perché si è sentito escluso"

Paolo Guzzanti
Paolo Guzzanti 
L'ex deputato del Pdl: "Il Cavaliere è offeso perché Giorgia ha respinto i suoi ministri. Ma la leader di FdI ha dimostrato che può fare a meno dei voti di FI"
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Paolo Guzzanti, ha capito quale è il disegno di Berlusconi?
"Azzoppare Giorgia Meloni direi".



Ma non devono fare il governo insieme?
"Non è detto".

Come non è detto?
"Meloni, con l'elezione di La Russa, ha dimostrato che può fare a meno dei voti di Forza Italia".

Pensa a un'altra maggioranza?
"Più in là potrebbe accadere. C'è una riserva indiana pronta a correre in soccorso".

E Berlusconi?
"Non è disposto ad inghiottire un simile rospo. Perdipiù lei gli ride in faccia".

Quanto possono durare?
"Non avranno vita lunga. Il governo nasce morto o gravemente malato. È già pieno di rancori".

Oggi sono tutti al Quirinale
"I ministri decisivi alla fine li suggerirà Mattarella".

Lei Berlusconi lo conosce bene.
"Non sono mai stato uno del suo cerchio magico, ma mi considero un suo amico. Ho fatto il parlamentare del Pdl e scritto un libro intervista Guzzanti vs Berlusconi.
L'anno prima dell'uscita di quel libro avevo però lasciato Forza Italia".

Perché?
"Nel 2008 Putin invase la Georgia. Il Cavaliere ci riunì nella sala del Mappamondo e disse che "Putin avrebbe attaccato per le palle il presidente georgiano"".

E lei?
"Gli spiegai che ero sconvolto. Da presidente della Mitrokhin ero stato attaccato dai russi. "Guarda che Vladimir è un uomo dolcissimo", mi disse lui". (Guzzanti imita la voce di Berlusconi)

Nell'audio dice che Putin gli ha scritto una lettera dolcissima.
"Ha usato lo stesso aggettivo di allora. Non dubito della sua sincerità emotiva".

Politicamente non è devastante?
"Mette una zeppa sul cammino della Meloni, per renderle difficile la vita".

Ma perché?
"Penso che lui si sia sentito offeso che lei non abbia accettato i suoi ministri".

Non è stupito dell'audio?
"Ma no, è un canone della sua comunicazione: lui sa bene che poi esce fuori. Escludo che sia stato un incidente".

Cosa glielo fa dire?
"La psicologia di Berlusconi mira all'approvazione anche da un punto di vista emotivo, così ottiene un grande ascolto e ruba la scen a tutti".

Bisogna fare ancora i conti con lui?
"Quante volte è stato scritto che il berlusconismo è morto? Ed eccolo ancora in prima pagina".

Però Forza Italia può stare al governo?
"Lui si fa forte del fatto che ha sempre votato i provvedimenti pro Ucraina".

Berlusconi soffre il decisionismo di Meloni?
"Si capisce. La volle nel suo governo quando lei era una ragazza. C'è anche l'elemento dell'ingratitudine".

Sono compatibili?
"Meloni discende dalla destra sociale, è una statalista, non ha nulla di liberale".

Berlusconi lo è?
"Si vanta di averli tolti dalla polvere. È geloso di un patrimonio ideologico ed elettorale svanito. Gli brucia ancora l'esclusione dal Parlamento nove anni fa".

È una ferita aperta?
"Sì, lo vedo dalle espressioni del viso".

Sull'Ucraina ha taciuto per mesi.
"Poi ha rotto il silenzio affermando che nel 2008 sconsigliò Putin di aggredire l'Ossezia. Era un modo per dire: se mi avessero coinvolto lo avrei dissuaso anche stavolta".

Berlusconi è in affari con Putin?
"Quando ruppi divenni molto popolare coi georgiani, loro erano convinti che fosse in affari con Putin sul gas. Provarono ad indagare ma non trovarono niente".

È ricattabile, insinua Meloni.
"I tempi del lettone e di Silvio col colbacco mi sembrano finiti".

Perché l'ha detto?
"Andrebbe chiesto a lei, che però si guarda bene dal dirlo. Perché non spiega a cosa allude?".

 

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