William Turner: vita, stile e opere del pittore romantico inglese | Studenti.it

William Turner: vita, stile e opere del pittore romantico inglese

Caratteristiche dello stile, tecniche di pittura e analisi delle opere più importanti di William Turner, protagonista della pittura romantica europea
William Turner: vita, stile e opere del pittore romantico inglese
getty-images

1Chi è William Turner?

Joseph Mallord William Turner (1775-1851), celebre ai più semplicemente come William Turner e spesso chiamato con l’appellativo di pittore della luce, fu uno degli esponenti principali della pittura romantica europea tra il Settecento e l’Ottocento.

L’artista inglese è considerato come uno dei paesaggisti più importanti di tutta la storia dell’arte. I suoi dipinti a olio e acquarelli sono, in ambito pittorico, le interpretazioni più notevoli del Sublime. Egli ispirò gli impressionisti e anticipò gli astrattisti del Novecento.

2Biografia

2.1Inizi

William Turner nacque nel 1775 a Londra. Cresciuto in una famiglia umile, sin da bambino mostrò il suo talento per il disegno. Le sue capacità artistiche furono così evidenti che nel 1789, a soli quattordici anni, entrò alla Royal Academy of Arts (RA) di Londra.

William Turner, pittore del Romanticismo inglese
Fonte: getty-images

Turner ebbe una formazione accademica. Dal 1792 fece numerosi viaggi formativi per il Regno Unito producendo molti acquerelli e mostrando la sua predilezione per i paesaggi. Il suo primo dipinto ad olio fu Pescatori in mare (1796) mentre il suo primo di soggetto storico fu La quinta piaga d’Egitto (1800).  

Turner fu eletto accademico della RA nel 1802 e nello stesso anno compì il suo primo viaggio in continente: passando per la Svizzera, arrivò a Parigi dove studiò le opere dei grandi maestri presenti al Louvre.

2.2Affermazione

A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, Turner divenne l’astro nascente della pittura romantica inglese, ammirato sia dalla critica che dai suoi colleghi, ma soprattutto dai collezionisti d’arte. 

Ci furono comunque dei biasimatori di Turner che ne disapprovavano lo stile pittorico. Decise quindi di svincolarsi dall’accademia e aprire un proprio atelier; nel 1807 iniziò il Liber Studiorum, una collezione di stampe dei suoi lavori fino al 1819.   

Nel 1807 Turner divenne professore di prospettiva della RA. Negli Anni Dieci i dipinti dell’artista divennero sempre più luminosi e atmosferici; capolavori quali Bufera di neve (1812) e Didone costruisce Cartagine (1815) appartengono a questo periodo.  

2.3Maturità

Ulisse schernisce Polifemo di William Turner (1829)
Fonte: getty-images

Nel 1818 all’artista venne commissionata da James Hakewill (1778–1843) l’illustrazione The Picturesque Tour of Italy. L’anno successivo Turner partì alla volta dell’Italia. Il soggiorno del pittore in questo paese fu particolarmente fecondo sia sul piano artistico che su quello delle relazioni

Turner trascorse gli Anni Venti a viaggiare: oltre ad alcune visite in Scozia, l’artista si recò in Belgio e nei Paesi Bassi nel 1825 e viaggiò nuovamente in Francia e in Italia tra il 1828 e il 1829. Ulisse schernisce Polifemo (1829) è il dipinto che compendiò le esperienze acquisite in questi viaggi.

2.4Ultimi anni

L'incendio delle Camere dei Lord e dei Comuni di William Turner (1835)
Fonte: getty-images

La produzione pittorica di Turner fu incessante e seppe rinnovarsi mantenendo comunque la sua cifra stilistica. L'incendio delle Camere dei Lord e dei Comuni (1835), La valorosa Téméraire (1838) e Pioggia, vapore e velocità (1844) sono esempi di come fosse interessato anche alla contemporaneità.

Turner non smise di viaggiare e di lavorare finché le sue condizioni di salute non glielo impedirono. L’anziano maestro affogò i suoi dispiaceri nell’alcol e, vicino al tracollo fisico, si ammalò di colera. Questa malattia lo spense il 19 dicembre 1951. Furono allestiti funerali solenni e fu tumulato nella cattedrale di San Paolo a Londra.

3Stile

3.1Modelli e influenze

All’inizio, le principali influenze di Turner furono le opere di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), Richard Wilson (1714-1782) e John Robert Cozens (1752-1797).

Dopodiché guardò ai maestri seicenteschi classicisti come Nicolas Poussin (1594-1665) e Claude Lorrain (1600-1682), e a quelli della scuola olandese, in particolare Rembrandt (1606-1669) e Willem van de Velde il Giovane (1633-1707). 

3.2Caratteristiche formali

Dopo aver superato la fase iniziale di rappresentazione della realtà, nel corso della carriera Turner indagò e sperimentò le proprietà della luce e del colore, le uniche che sulla tela potevano esprimere le sue esperienze emotive e sensoriali.

Il punto di vista ribassato e il campo largo conferiscono alle opere di Turner drammaticità e monumentalità. In questa maniera il cielo si apre, e questo è lo spazio in cui l’impasto cromatico steso dal pittore si amalgama con il paesaggio, con le figure e con gli agenti atmosferici.

Per questo i dipinti di Turner si fecero via via più sfumati, ai limiti dell’astrattismo: su un fondo colorato a grandi tratti, a seconda del bisogno, senza disegno, le pennellate spiraliformi mosse e vorticose oppure evanescenti e tenui venivano stese direttamente sulla tela.

3.3Temi

Indipendentemente dal fatto che un dipinto potesse avere un tema storico, biblico o mitologico, per Turner era comunque un pretesto per mostrare i suoi interessi principali: il paesaggio, gli eventi naturali e i fenomeni atmosferici, che diventano veri e propri soggetti viventi.

Se da una parte Turner coglieva la Natura nella sua magniloquente e terribile fenomenologia, dall’altra i suoi quadri furono anche la manifestazione in pittura di una sua esigenza interiore, di un suo fare i conti con l’insondabile.

Turner fu in linea con gli ideali romantici del tempo, in particolare modo con l’estetica del Sublime teorizzato da Edmund Burke (1729-1797), motivo per cui «a sort of delightful horror» può essere vissuto nei suoi dipinti. In altri quadri invece, Turner rientra nella categoria del pittoresco, più vicino a quello di John Constable (1776-1837).

4Opere

4.1Bufera di neve

Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi è olio su tela (146 × 237,5 cm) eseguito nel 1812. È una delle opere più note di Turner, nonché un esempio particolare di dipinto con un tema di storia antica affrontato da un pittore romantico. Attualmente è esposto presso la Tate Gallery di Londra.

Il quadro ritrae Annibale e le sue truppe in balia di una minacciosa e potente bufera di neve mentre tentano di attraversare le Alpi. Sebbene questa vicenda storica del 218 a.C. sia un rimando alle guerre napoleoniche a lui coeve, Turner sottolinea la terribilità e l’ammirazione per le forze naturali.

4.2Pioggia, vapore, velocità

Pioggia, vapore, velocità di William Turner (1844)
Fonte: getty-images

Pioggia, vapore, velocità è un olio su tela (91×121,8 cm) realizzato nel 1844, uno dei capolavori di Turner nonché uno dei primi dipinti a celebrare i progressi tecnologici. Ad oggi è conservato presso la National Gallery di Londra.

Il dipinto ritrae un treno in velocità su un ponte avvolto dalla pioggia e dal vapore: l’intera scena si smaterializza affinché possano erompere prepotentemente la luce e i colori. È praticamente l’allegoria della bellezza della natura e della tecnologia, dove un semplice passaggio di un treno assume valori mitici.