Un incredibile viaggio on the road che dal Nevada porta alla scoperta di Arizona, Colorado e Utah. Fra parchi nazionali, falesie e villaggi rupestri, ecco gli imperdibili must-see dell’insolito Southwest americano.
Sfavillanti città della West Coast o ghost town dell’interno? Altopiani rocciosi o laghi e foreste? Scegliere le destinazioni di un itinerario nell’immenso e straordinario Sud-Ovest degli Stati Uniti d’America è tutt’altro che semplice: quel che è certo però è che in qualunque road trip ci si avventuri, l’esperienza sarà assolutamente indimenticabile.
D’altronde siamo nella patria della natura senza mezze misure e dove i superlativi sono la regola. Se parchi naturali e canyon di arenaria rossa sono perfetto sfondo per trekking e passeggiate, non mancherà neppure occasione, dopo chilometri e chilometri nella natura più autentica, di immergersi nelle luci sfavillanti di una città dalle architetture stravaganti: Las Vegas, perfetto punto di partenza per un tour fra le creazioni più bizzarre di madre natura che in questo angolo di territorio a stelle e strisce ha creato delle vere e proprie opere d’arte.
Nevada, welcome to Las Vegas
Gioco d’azzardo, shopping e divertimento. A Las Vegas, la più luminosa città del mondo (è visibile persino dallo spazio), ci si può intrattenere fra casinò, ristoranti e acquisti in boutique di lusso (o più spesso stravaganti) mentre i più romantici non si lasceranno certo sfuggire una delle esperienze più in voga da queste parti: il matrimonio last-minute.
Capitale mondiale dell’intrattenimento che non conosce noia, Las Vegas, un tempo piccola oasi del deserto a sud del Nevada, accompagna oggi alla scoperta di ben altre atmosfere: quelle dei maestosi parchi nazionali.
In Arizona i canyon si chiamano Grand e Antelope
Strati di roccia rossa con milioni di anni di storia: immensa gola naturale scavata dal fiume Colorado nel nord-ovest dell’Arizona, il Grand Canyon è una delle meraviglie naturali degli USA e del mondo.
Assolutamente imperdibile durante un viaggio nella West Coast, è fra i luoghi più iconici da visitare nel Paese. Ma non l’unico. Percorrendo infatti le US 64 e 89 si raggiunge Horseshoe Bend, meandro a forma di ferro di cavallo del fiume Colorado, nei pressi della città di Page.
Un miracolo della natura diventato uno spot fotografico immancabile per qualsiasi viaggio in questa parte d’America. L’altezza vertiginosa del punto panoramico farà venire un brivido lungo la schiena, bellezza del luogo a parte.
Un’altra meraviglia? Il lago Powell, bacino artificiale che si estende per quasi 300 chilometri, punto strategico per bellissime escursioni.
E non ultimo per importanza, l’Antelope Canyon, forse il più fotografato e famoso al mondo per i suoi colori pazzeschi: in questo stretto canyon di arenaria, il cui nome deriva dalle mandrie di antilopi che un tempo vagavano nella zona, le tonalità di rosso e arancione meravigliano ad ogni passo.
Utah: Monument Valley, Moab e Arches National Park
Le sue guglie rocciose sono celebri in tutto il mondo. Non a caso l’incredibile meraviglia naturale della Monument Valley, pianura di origine fluviale al confine fra Utah e Arizona ha fatto (e lo fa tutt’oggi) da cornice a famosi film western.
La prima pellicola girata qui? Ombre Rosse, nel 1939, con un favoloso John Wayne. Poi: C’era una volta il West, Easy Rider, Forrest Gump e tanti altri.
Situata all’interno della Navajo Nation (la più grande area degli States gestita dai nativi), la Monument Valley trasporta in una pellicola vintage. Come visitarla? Con cappello da cowboy e stivali ai piedi.
Ma c’è anche un’altra chicca imperdibile in un tour alla scoperta dello Utah: il Goosenecks State Park, uno dei luoghi meno conosciuti di questo Stato americano che, in fatto di bellezza, non ha però nulla da invidiare ad altre location più note.
Chi ha presente i panorami dell’Horseshoe Bend in Arizona non deve far altro che moltiplicare per tre la vista che si ha da quel punto di osservazione per immaginare lo spettacolo offerto dal Goosenecks, con le sinuose anse del fiume San Juan.
C’è poi Moab, deliziosa cittadina che per via della sua fortunata posizione geografica è diventata porta d’accesso ad alcuni dei parchi più belli del Paese.
Come l’Arches National Park, un mix di rocce rosse e inconfondibili archi naturali di arenaria, e Canyonlands, uno dei Mighty Five.
Se i 5 parchi dello Utah sono stati ribattezzati così un motivo c’è: il territorio dei mormoni è imperdibile per chi voglia esplorare le bellezze naturali dell’Ovest americano.
Colorado, il Mesa Verde National Park
A rendere famoso in tutto il mondo questo parco del Colorado sono i cliff dwellings, antichi villaggi incastonati in nicchie di roccia e cavità naturali così ben conservati da essere fra i siti archeologici più importanti del Nord America.
Ammirare da vicino le antiche abitazioni rupestri di quest’area è un’esperienza unica così come passeggiare fra rovine che evocano un mondo misterioso e ancestrale.
Ma il Mesa Verde National Park – questo è il suo nome – è ben di più: zone desertiche, canyon e altipiani boscosi sono, con i villaggi, gli altri protagonisti del territorio.
Per andare alla scoperta del parco si può partire dalla città di Cortez, chiamata così in ricordo del conquistatore spagnolo Hernán Cortés. D’altronde inoltrarsi in questi sentieri fa sentire novelli conquistadores.
Gli imperdibili (secondo noi)
Cercate una foto singolare (forse in posa un po’ goffa) ma di quelle da ‘mission (quasi) impossible’? Andate allora al Four Corners Monument dove – contemporaneamente – potrete mettere piedi (e mani) in ben 4 Stati diversi.
Il ‘monumento dei 4 angoli’ è infatti l’unico punto (in realtà, spostato pare di 600 metri da quello reale) degli Stati Uniti in cui s’incontrano i confini di 4 paesi: Colorado, Utah, Arizona e Nuovo Messico.
Questa installazione si può però raggiungere solo dal New Mexico attraverso la Four Corners Monument Road, diramazione dell’interstate 160 che collega Arizona e Colorado.
Per chi cerca invece un scenari mozzafiato, il Bryce Canyon National Park, sud-ovest dello Utah, è il luogo ideale. Il parco copre una superficie di 14.500 ettari che comprendono una serie di anfiteatri naturali, il più famoso dei quali è il Bryce Amphitheater, caratterizzato dalla più alta concentrazione al mondo di hoodoos, pinnacoli di roccia scolpiti dall’erosione. Una sorta di giardino di pietra dai colori infuocati, creato dal ciclo millenario di gelo e scioglimento oltre che dal lavorio di erosione di un fiume.
Una strada panoramica permette di raggiungere comodamente i view point più spettacolari (Sunset e Sunrise Point, Inspiration Point, Bryce Point) ma, per godere appieno del fascino di questo luogo, bisogna lasciare l’auto e addentrarsi nel labirinto seguendo uno dei molti sentieri ben marcati che percorrono l’intero parco.
Se cercate invece qualcosa di meno avventuroso ma non per questo meno interessante, lo Utah offre anche un’altra esperienza dedicata a chi ha l’animo da… agricoltore.
A Fruita, antico insediamento mormone, ci sono immensi e profumati frutteti da cui chiunque può raccogliere pesche, albicocche o ciliegie. Pronti alla raccolta?
Testo Sonja Vietto Ramus |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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