Bona Sforza, una regina europea
BARI

Bona Sforza, una regina europea

Nell'archivio di Stato di Bari i documenti che testimoniano l'attività politica della regina, la cui immagine è stata offuscata dai nemici

Colta e fin troppo intelligente. Così la regina Bona Sforza è descritta dai cronisti del suo tempo. L'italiana di Milano, cresciuta alla corte di Napoli, sposata con il re polacco Sigismondo Jagellone, che morì nel castello di Bari probabilmente per avvelenamento. La sua tomba monumentale, sull'altare della Basilica di San Nicola, fu costruita nel 1580, quasi 30 anni dopo il decesso. Documenti originali custoditi nell'Archivio di Stato di Bari testimoniano l'intensa attività politica e diplomatica della regina dallo spirito rinascimentale. Delibere per l'approvazione di lavori pubblici, missive agli ambasciatori, accordi politici e committenze artistiche. Fonti storiche che contribuiscono a riscattare l'immagine della sovrana oscurata dopo la sua morte dai nemici politici. Un prezioso archivio, mostrato a Papa Giovanni Paolo II in occasione di una sua visita in Puglia nel 1984. Pochi passi, dalla Basilica di San Nicola alla Cattedrale di San Sabino. Qui c'è la cisterna che Bona Sforza fece costruire per distribuire gratuitamente acqua alla popolazione. Storie raccontante nel libro "Bona Sforza tra storia e novella", Adda editore. La sceneggiatura di un nuovo film, secondo gli autori.