Morte di Denise Galatà nel Fiume Lao: in due rinviati a giudizio per omicidio colposo

Trattasi del dirigente della società di rafting e della guida con insufficienti qualifiche: si continua ad indagare sulla morte della studentessa di Polistena

StrettoWeb

Svolta nelle indagini sulla tragica morte di Denise Galatà, la 18enne che ha perso la vita durante un’escursione in rafting precipitando nelle acque del Fiume Lao, nel Pollino. La studentessa, in gita con la classe del Liceo Linguistico “Giuseppe Rechichi” di Polistena, ha perso la vita lo scorso 31 maggio: sulla sua morte sta indagano la Procura di Castrovillari la quale, all’esito della complessa attività di valutazione degli elementi raccolti, ha richiesto il rinvio a giudizio del presidente del consiglio direttivo della società di rafting e dell’istruttore che conduceva il gommone il giorno della tragedia.

Cosa è accaduto a Denise?

Le accuse mosse dalla Procura nei confronti dell’agenzia di rafting, sono gravi: entrambi gli imputati, infatti, sono indagati per omicidio colposo. Il presidente della società è indagato poiché non ottemperava al divieto di introdursi nel fiume Lao previsto dall’apposita ordinanza comunale emessa in attivazione dello stato di allerta meteo, consentendo pertanto la discesa.

La guida, invece – come emerso da successive indagini -, non era in possesso delle necessarie qualifiche richieste per il grado di difficoltà del corso d’acqua. In possesso di una “sola” qualifica federale, insufficiente per la navigazione del fiume Lao considerato il III° grado di difficoltà con passaggi di IV° grado, la guida componeva l’equipaggiamento del gommone in modo inadeguato, consentendo la presenza di sole ragazze che, inesperte ed esili, cadevano più volte durante la discesa prima dell’evento fatale per Denise.

La stessa guida ha quindi trascurato e sottovalutato le criticità di un tratto così impetuoso, persistendo nella navigazione senza interrompere la navigazione e, raggiunto il tratto critico del Lao, si è verificata l’ennesima caduta dalla quale Denise non è più riemersa.

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