The Canterbury Tales (I racconti di Canterbury) sono una raccolta di racconti in versi (tranne due in prosa) di Geoffrey Chaucer scritta intorno alla fine del Trecento. La lingua è il middle english, un inglese medioevale. Il suo lavoro contribuì notevolmente alla standardizzazione e allo sviluppo della lingua inglese moderna.
I racconti costituiscono un’antologia dei generi letterari medievali (oltre al Prologo generale e alla Ritrattazione finale, restano 24 racconti in tutto). Il prologo preannuncia centoventi racconti, stabilendo che ogni personaggio dovrà raccontarne quattro, due sulla strada dell’andata e due su quella del ritorno, ma l’opera non verrà mai realizzata secondo questo progetto, e non è ben chiaro se quello fosse davvero l’intento originario di Chaucer oppure solo una finzione letteraria.
The Canterbury Tales sono una rappresentazione letteraria della suddivisone della società medievale in coloro che
- pregano (la Chiesa)
- combattono (il cavaliere, lo scudiero ecc.)
- lavorano (l’oste, il fattore ecc.)
The Canterbury Tales – Riassunto
Il Prologo generale, pure in versi, presenta i pellegrini, 29 persone riunitesi nella locanda The Tabard di Southwark (fuori Londra). Ognuno di loro deve raccontare una o più storie per far passare il tempo durante un pellegrinaggio al santuario di San Thomas Becket a Canterbury. I temi sono i più svariati. Il Cavaliere offre un racconto avventuroso con accenti filosofici. Il Mugnaio narra un racconto osceno di tresche sessuali. La Donna di Bath, in cerca del sesto marito, narra la storia della sua vita ed esalta la superiorità delle donne. Lo Studente di Oxford narra il noto racconto medievale della paziente moglie Griselda. Il Venditore di indulgenze predica contro la cupidigia. Il Monaco disserta sulla tragedia. Il Prete delle suore mette in ridicolo l’amore cortese in una favola campagnola. Il Parroco tiene un sermone sui sette peccati capitali. L’opera si conclude con una curiosa Ritrattazione, pure in versi, nella quale l’autore chiede scusa del suo risultato letterario.
Personaggi principali
I personaggi principali includono:
- Il Narratore – Il protagonista e voce narrante dei racconti, un individuo che fa parte del gruppo dei pellegrini e che condivide le sue osservazioni e riflessioni durante il viaggio.
- Il Cavaliere – Un nobile guerriero, considerato un modello di cavalleria cortese.
- Il Chierico – Uno studente che è studioso di filosofia e teologia.
- La Donna di Bath – Una donna anziana e vivace, nota per aver avuto cinque mariti.
- Il Frate – Un frate mendicante, che è spesso più interessato al denaro e al cibo che alla religione.
- Il Monaco – Un monaco che preferisce la caccia e il lusso alla vita monastica.
- Il Mercante – Un mercante che è interessato al profitto e che cerca di apparire ricco.
- Il Sacerdote – Un altro membro del clero, più modesto e onesto rispetto a molti altri membri del gruppo.
- Il Chierico di legge – Un esperto legale che fa parte del gruppo.
- Il Mancino – Un marinaio che racconta una storia di avventure in mare.
- Il Medico – Un medico che racconta una storia di medicina.
- Il Parroco di Country – Un parroco di campagna che è semplice e umile.
- Il Cuoco – Un cuoco che è noto per la sua abilità culinaria.
- Il Mugnaio – Un mugnaio che è giudicato in modo spiacevole da un altro membro del gruppo.
- Il Sergente di legge – Un avvocato di successo che racconta una storia di giustizia.
- Il Marino – Un altro marinaio che racconta una storia di avventure in mare.
- Il Padrone di scuola – Un insegnante di scuola che racconta una storia morale.
- Il Fabbro – Un fabbro che è giudicato in modo spiacevole da un altro membro del gruppo.
- Il Padrone del Cane – Un proprietario di cani che racconta una storia di inganno.
- Il Pellegrino – Un altro pellegrino che è alla ricerca di perdono e redenzione.
Ognuno di essi rappresenta un diverso aspetto della società medievale e contribuisce alla varietà di storie e temi presenti nell’opera.
The Canterbury Tales – Struttura
- Frammento I
- Prologo generale
- Il racconto del cavaliere
- Il racconto del mugnaio
- Il racconto del fattore
- Il racconto del cuoco
- Frammento II
- Il racconto del commissario di giustizia
- Frammento III
- Il racconto della donna di Bath
- Il racconto del frate
- Il racconto del cursore
- Frammento IV
- Il racconto del chierico
- Il racconto del mercante
- Frammento V
- Il racconto dello scudiero
- Il racconto dell’allodiere (proprietario di terre allodiali, cioè esenti da vincoli)
- Frammento VI
- Il racconto del medico
- Il racconto dell’indulgenziere
- Frammento VII
- Il racconto del marinaio
- Il racconto della madre priora
- Il racconto intorno a sir Thopas
- Il racconto intorno a Malibeo
- Il racconto del monaco
- Il racconto del cappellano delle monache
- Frammento VIII
- Il racconto della seconda monaca
- Il racconto del famiglio del canonico
- Frammento IX
- Il racconto dello spenditore
- Frammento X
- Il racconto del parroco
- Commiato dell’autore
The Canterbury Tales – Analisi
The Canterbury Tales è una delle opere più importanti della letteratura inglese medievale ed è ampiamente studiata e apprezzata per la sua complessità e la sua rappresentazione vivida della società del XIV secolo.
Struttura narrativa – The Canterbury Tales è scritto come una serie di racconti narrati dai vari pellegrini che partecipano a un viaggio da Londra a Canterbury per visitare la tomba di Thomas Becket. La struttura è quindi quella di una “cornice narrativa” in cui i racconti dei pellegrini costituiscono il nucleo centrale. Questa struttura fornisce a Chaucer l’opportunità di rappresentare una vasta gamma di personaggi e storie.
Varietà di personaggi e storie – Uno dei punti di forza dell’opera è la diversità dei personaggi e delle storie. I pellegrini provengono da diverse classi sociali e hanno background diversi, consentendo a Chaucer di offrire una panoramica completa della società dell’epoca. I racconti variano da storie d’amore e avventure a racconti moralistici e satirici. Questa diversità riflette la complessità della vita medievale.
Satira sociale – Chaucer utilizza spesso l’opera per satirizzare vari aspetti della società medievale, inclusi i membri del clero, la nobiltà e la classe mercantile. Ad esempio, personaggi come il Frate e il Monaco sono oggetto di critica per i loro comportamenti ipocriti. La satira di Chaucer offre uno sguardo critico ma umoristico sulla società del tempo.
Temi dell’amore e della corte – Molti dei racconti si concentrano sui temi dell’amore e della corte, spesso seguendo le convenzioni della “cortesia amorosa” dell’epoca. Sono esplorate le dinamiche dell’amore romantico, mentre altri racconti esaminano le complesse questioni legate all’amore e al corteggiamento.
Religione e spiritualità – Data la natura del pellegrinaggio alla tomba di Thomas Becket, l’opera affronta anche temi religiosi e spirituali. Alcuni personaggi, come il Parroco di Kirby Underdale, rappresentano una visione più sincera della fede, mentre altri sono oggetto di critica per la loro ipocrisia religiosa.
Lingua e stile – Chaucer è noto per la sua abilità nell’uso della lingua inglese medio (middle english), contribuendo in modo significativo allo sviluppo e alla standardizzazione della lingua. Il suo stile è poetico e ricco di variazioni linguistiche che riflettono le diverse classi sociali dei personaggi.
Incompiutezza – È importante notare che l’opera rimase incompiuta alla morte di Chaucer. Molti dei racconti dei pellegrini rimangono senza conclusione, e questo ha dato luogo a interpretazioni e dibattiti critici sulla sua intenzione.
In sintesi, The Canterbury Tales è una rappresentazione affascinante e complessa della vita medievale, con un’ampia gamma di personaggi e storie che riflettono le varie sfaccettature della società dell’epoca. L’opera è celebre per il suo stile linguistico, la sua satira sociale e la sua rilevanza storica e letteraria duratura.
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