Samuel Taylor Coleridge: vita, libri e poesie | Studenti.it

Samuel Taylor Coleridge: vita, libri e poesie

Biografia e opere di Samuel Taylor Coleridge, poeta e filosofo tra i fondatori del Romanticismo inglese e autore de La ballata del vecchio marinaio
Samuel Taylor Coleridge: vita, libri e poesie
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1Samuel Taylor Coleridge: vita e opere

Samuel Taylor Coleridge (1772-1834)
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Samuel Taylor Coleridge nacque in Devonshire nel 1772. Dotato di un’intelligenza precoce e grande immaginazione, dopo la morte del padre, vicario e insegnante, fu mandato a studiare presso la Christ’s Hospital School, a Londra, dove studiò latino, greco, ebraico e naturalmente, letteratura inglese. Sin da bambino mostrò una grande passione per la lettura e un enorme talento per la poesia. Nel 1791 cominciò a frequentare l’Università di Cambridge, dove continuò a scrivere poesie e allo stesso tempo cominciò a interessarsi alla situazione politica del tempo. Infatti, insieme al suo amico poeta Robert Southey, diventò un fervente sostenitore degli ideali della Rivoluzione Francese e insieme sognarono di fondare una società utopica in Pennsylvania, la Pantisocrazia, basata su principi di uguaglianza, ma questo progetto non fu mai realizzato.

William Wordsworth, poeta inglese
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Nel 1794 Coleridge abbandonò Cambridge senza conseguire la laurea. Nello stesso anno sposò Sarah Fricker, sorella della moglie di Southey, ma non fu un matrimonio felice anche a causa della dipendenza da oppio che il poeta assumeva per alleviare i dolori causati dai reumatismi di cui soffriva. Qualche anno più tardi si trasferì nel Somerset, dove diventò amico di William Wordsworth e di sua sorella Dorothy. Quest’amicizia rivoluzionò completamente la poesia inglese. Infatti, i due poeti iniziarono un’importante collaborazione intellettuale che portò alla pubblicazione di Lyrical Ballads (Ballate Liriche) nel 1798, una raccolta di poesie che contiene le più importanti opere di Coleridge: La Ballata del Vecchio Marinaio, Christabel e Kubla Khan, in cui affronta le tematiche romantiche più importanti quali la natura, il soprannaturale, il misterioso e l’esotico.

Nell’inverno 1798-1799 Wordsworth e Coleridge si recarono in Germania, qui Coleridge s’interessò alla filosofia idealistica tedesca, imparò il tedesco e cominciò una serie di traduzioni. In seguito i due poeti tornarono in Inghilterra e si stabilirono nella regione del Lake District, situata nel nord-ovest dell’Inghilterra, dove continuarono la loro collaborazione. Intanto la salute di Coleridge peggiorò e il poeta sviluppò una dipendenza dall’oppio che causò la fine della sua amicizia con Wordsworth.    

Ne seguì un periodo di depressione durante il quale egli si convinse di aver perso la sua ispirazione e creatività. Dopo aver trascorso un periodo a Malta nella speranza di migliorare le sue condizioni di salute e trovare un po’ di pace, Coleridge ritornò a Londra, dove iniziò una serie di conferenze su argomenti di letteratura, in particolare su William Shakespeare, gettando le basi della critica Shakespeariana. Nel 1817 pubblicò Biographia Literaria, un’opera autobiografica contenente critica letteraria e riflessioni filosofiche. Coleridge morì nel 1834.

2Il Fantastico e il Soprannaturale

Nella storia della letteratura inglese non c’è mai stata una collaborazione così stretta tra poeti tanto diversi tra loro come quella tra Wordsworth e Coleridge. Come Coleridge stesso afferma in Biografia Letteraria, le loro conversazioni riguardavano la poesia e, pur condividendo alcune idee a riguardo, erano profondamente diversi. Quando progettarono insieme le Ballate Liriche, stabilirono che il quotidiano sarebbe stato l’argomento fondamentale della poesia di Wordsworth, mentre Coleridge avrebbe trattato di avvenimenti e azioni almeno in parte soprannaturali come se si trattasse di situazioni reali in modo da provocare nel lettore ciò che il poeta chiamava volontaria sospensione dell’incredulità proiettandolo in un mondo straordinario, proprio come accade all’invitato a nozze ne La Ballata del Vecchio Marinaio che non può fare altro che fermarsi ad ascoltare l’incredibile storia del protagonista catturato dalla sua magnetica personalità.    

3Immaginazione primaria e secondaria

Coleridge diede un contributo fondamentale allo sviluppo della poesia romantica in Inghilterra e come William Blake e William Wordsworth, sottolineò l’importanza del ruolo dell’immaginazione, una facoltà divina che permette al poeta di modificare e ricreare il mondo che lo circonda. In Biografia Letteraria, distinse tra immaginazione primaria e immaginazione secondaria. Descrisse l’immaginazione primaria come “l’agente primo di ogni percezione umana”, ciò che rende possibile la conoscenza ed è comune a tutti gli uomini. L’immaginazione secondaria coesiste con l’immaginazione primaria, ma è l’immaginazione poetica che “dissolve, diffonde e dissipa al fine di ricreare”, quindi è ciò che permette al poeta di creare l’arte. 

4La Ballata del Vecchio Marinaio (1798)

Illustrazione di Patten Wilson per "La ballata del vecchio marinaio" di Coleridge
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La Ballata del Vecchio Marinaio rappresenta il contributo più importante di Coleridge alla raccolta Ballate Liriche. La storia fu inizialmente progettata insieme a Wordsworth, che suggerì anche alcuni episodi fondamentali del poema come l’uccisione dell’albatro e la punizione per il crimine commesso. In seguito Wordsworth abbandonò il progetto perché lo stile di Coleridge era troppo diverso dal suo. L’opera riflette il gusto dei romantici per il medioevo, infatti, è una ballata ma diversa dalla tipica ballata medievale poiché contiene poche ripetizioni, nessun ritornello, e la lunghezza delle strofe varia, ci sono quartine e sestine e a volte ci sono anche strofe di nove versi. Il poema, che consta di sette parti, comprende allitterazioni, similitudini, personificazioni, arcaismi.    

4.1La trama

Samuel Taylor Coleridge
Fonte: ansa

La Ballata del Vecchio Marinaio racconta la storia di un vecchio marinaio che ferma un uomo che si sta recando a un banchetto di nozze e gli chiede di ascoltare la sua storia inquietante. Il giovane viene catturato dal suo sguardo magnetico e non può fare a meno di ascoltarlo. Il marinaio gli racconta di come la sua nave, superato l’equatore, viene spinta da violenti tempeste verso il polo sud. All’improvviso un albatro appare tra la nebbia e viene accolto con grande ospitalità dai marinai che lo considerano un simbolo di buon augurio. Tutti i giorni gli danno da mangiare e pian piano un vento favorevole comincia a spingere la nave verso l’equatore. Un giorno il vecchio marinaio uccide l’albatro con una balestra senza alcuna ragione. Da questo momento una maledizione si abbatte sulla nave, il vento cala e tutto si ferma, i marinai cominciano a morire di sete, biasimano il vecchio marinaio per la loro sfortuna e gli appendono al collo l’albatro morto per punizione. In seguito appare una nave fantasma con a bordo Morte e Vita-in-Morte che si giocano ai dadi la vita dell’equipaggio. La Morte vince l’equipaggio e tutti cominciano a morire uno dopo l’altro, mentre la Vita-in-Morte vince il Marinaio che rimane da solo perseguitato dagli occhi dei compagni morti. Intanto la nave è circondata da terribili serpenti marini, il marinaio comincia a pregare e solo quando benedice le creature marine, l’albatro finalmente si stacca dal suo collo cadendo in mare. La nave ricomincia a muoversi spinta da spiriti simili ad angeli verso l’Inghilterra riportando a casa il vecchio Marinaio. L’uomo deve ora espiare il suo peccato e per questo deve vagare per il mondo e raccontare la sua incredibile storia alle persone che incontra per insegnare loro ad amare tutte le creature di Dio. 

L'albatro: un'incisione di Gustave Dore per "La ballata del vecchio marinaio" di Coleridge
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4.2Temi principali e interpretazione dell’opera

Coleridge inizia il poema descrivendo in modo realistico il paese natio del marinaio, il viaggio che intraprende in nave, il tempo atmosferico, la posizione del sole quando la nave attraversa l’equatore; in seguito l’immaginazione prende il sopravvento e la narrazione si arricchisce di un’atmosfera soprannaturale ricca di simboli e di personaggi misteriosi come spiriti, angeli, strane creature marine, lo stesso marinaio sembra un personaggio non reale a causa della sua figura scarna e del suo sguardo magnetico che riesce a catturare totalmente l’attenzione di chi lo ascolta. 

Coleridge non fornisce alcuna spiegazione razionale degli eventi fantastici e soprannaturali che si susseguono nel corso della storia. L’opera potrebbe essere interpretata come un’allegoria della vita dell’animo umano poiché il protagonista commette un terribile crimine contro la natura e Dio quando uccide l’albatro senza alcun motivo, quindi deve espiare la sua colpa per raggiungere la salvezza dell’anima raccontando la sua storia ripetutamente per insegnare agli uomini a rispettare la natura, Dio e le sue creature. 

5Kubla Khan (1798)

Kubla Khan è una delle opere più famose di Coleridge. Il poeta racconta in una prefazione le circostanze che hanno portato alla composizione di questa poesia, rimasta incompleta e di cui sono rimasti solo cinquantaquattro versi. Egli scrive che a causa del suo cattivo stato di salute, era stato costretto a ritirarsi per un periodo nella sua casa di campagna situata tra Porlock e Linton, al confine tra il Devon e il Somerset. In seguito a una leggera indisposizione aveva preso un analgesico, in realtà una dose di oppio da cui aveva una dipendenza, che lo aveva fatto addormentare profondamente. Prima di addormentarsi stava leggendo un libro su Kublai Khan, il grande imperatore della Mongolia, nipote di Gengis Khan, vissuto alla fine del XIII secolo, e il palazzo del piacere che aveva ordinato di costruire in Xanadu. Il poeta dice di aver composto in sogno due o trecento versi su questo evento e che quando si svegliò, si affrettò a mettere per iscritto la poesia, ma una persona di cui Coleridge non ci rivela l’identità, era venuta a fargli visita da Porlock interrompendo il suo lavoro e quando il visitatore era andato via, lui aveva dimenticato il resto del sogno. Per questa ragione la poesia è rimasta incompleta e i critici hanno visto in questo misterioso visitatore da Porlock una metafora del mondo reale che ostacola l’ispirazione e il processo creativo del poeta.