Girato a Napoli, il documentario-lungometraggio racconta il percorso dell'artista Annalaura di Luggo nel creare un'installazione immersiva e interattiva: Collòculi, una grande scultura a forma di occhio gigante in alluminio riciclato (quale simbolo di salvaguardia ambientale e rinascita) nella cui pupilla prende vita l'opera multimediale We Are Art.
Il punto di partenza della narrazione sono gli occhi di quattro ragazzi, che ci rivelano il proprio universo umano e poetico nonché il modo in cui hanno superato avversità quali bullismo, discriminazione razziale, cecità, alcool e criminalità.
Attraverso i linguaggi della videoarte, del sound design e della realtà immersiva, li vediamo spogliarsi dai pregiudizi e dalle sofferenze mentre l'osservatore resta catturato dal loro sguardo e, grazie a sofisticate telecamere "real time", entra a far parte della scena, sollecitando un confronto che non può essere senza conseguenze, perché "guardarsi negli occhi" significa predisporsi all’incontro immedesimandosi nella vita degli altri.
Così, ad ogni singola visione, Collòculi subisce una trasformazione... Se l'arte è vita tutti siamo opere d'arte: We Are Art.
La troupe artistica è composta da 7 donne (di cui 4 ragazze non vedenti, una ragazza con sindrome di Down e una ragazza con dipendenza da alcool) una persona transgender, un ragazzo autistico, un ragazzo paraplegico, un immigrato africano e quattro giovani provenienti da contesti criminali.
Il documentario si è qualificato per la "Consideration" per le nominations agli Oscar 2023 nella categoria Best Documentary Feature e Best Original Song.
Il film è entrato in nomination per il Festival Visioni dal Mondo al Concorso Lungometraggi e New Talent Opera Prima e la canzone We Are Art (scritta da Annalaura e Paky Di Maio) è entrata in nomination per l’Hollywood Music in Media Awards come miglior Canzone in un Documentario.
Il film è disponibile Amazon Prime, Apple Tv e altre piattaforme.