The High Hawks

 
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The High Hawks
Mother Nature's Show
[Lohi records 2024]

Sulla rete: thehighhawks.com

File Under: we're an american band


di Fabio Cerbone (04/03/2024)

L�idea di affibbiare la qualifica di supergruppo al sestetto The High Hawks � forse un azzardo, se non altro perch� il presupposto dovrebbe essere quello di un incontro di "prime donne", cos� come � sempre stato nella storia del rock. Qui invece abbiamo a che fare con una congrega di amici e di validissimi musicisti della porta accanto, seri professionisti con una lunga carriera alle spalle in band e progetti che non vantano certo i numeri delle grandi star e del successo internazionale, piuttosto l�onest� di una vita on the road dedicata alla propria passione, fra tour incessanti e continue collaborazioni.

Cos� sono nati The High Hawks, nei ritagli e fra le pause con i propri gruppi di riferimento: animatori principali sono Vince Herman, gi� noto per la sua presenza nei Leftover Salmon, e Chad Staehly, tastierista attivo con Hard Working Americans e co-fondatore dei Great American Taxi, band quest�ultima da cui provengono anche i qui presenti Brian Adams al basso e Will Trask alla batteria, mentre il violinista Tim Carbone dei Railroad Earth e il chitarrista e cantante Adam Greuel, membro di Horseshoes & Hand Grenades, si sono aggiunti ai compagni creando una prima linea in grado di offrire versatilit� nei suoni e negli arrangiamenti.

Se avete avuto l�occasione di incrociare nei vostri ascolti qualcuna delle formazioni citate, allora sarete gi� in grado di decifrare (e apprezzare) il suono tradizionale eppure multiforme e vivace di Mother Nature�s Show, secondo album targato The High hawks dopo l�esordio omonimo del 2021. Inciso nell�arco di una settimana, nei primi giorni di gennaio del 2023, presso i Pachyderm Studios di Cannon Falls, Minnesota, il nuovo disco si concentra sull�attitudine live del gruppo (scherzosamente ci tengono a precisare che l�intelligenza artificiale non ha avuto alcun ruolo in queste registrazioni), la propensione strumentale a mischiare le carte dell�immenso patrimonio dell�american music, l� dove country, blues e rock�n�roll, ritmi boogie e funk, Memphis e New Orleans, acustico ed elettrico, si mescolano con naturalezza.

Avendo a disposizione quattro autori e altrettante voci soliste, con Herman e Gruel a firmare quattro episodi ciascuno, mentre Carbone e Staehly contribuiscono con due brani a testa, The High Hawks possono reggere tranquillamente un repertorio che dalle trame pi� folkie dell�iniziale Diamond Sky attraversa i territori di un robusto roots rock elettrico in Temperature is Rising e Somewhere in the Middle, sintetizzando l�Americana odierno in Somewhere South, abbandonandosi a pi� marcati accenti sudisti nella stessa Mother Nature�s Show e in Radio Loud, flirtando con il country rock texano nella spiritosa To Shelf, Rock Bottom e in Same Old Stories, e giungendo infine a ingrassare il suono con il funk alla Little Feat di Backwater Voodoo.

Nessuno grida al miracolo, ma la spontaneit� e l�intesa nella band sono palpabili, non ci si annoia mai grazie all�esuberanza strumentale (Fox River Blues la pi� estesa e jammata, cinque minuti di americana, blues e divagazioni psichedeliche non indenni dal fascino dei Grateful Dead) di modo che ogni traccia offre spunti per una sorta di diario di viaggio, cos� come lo hanno inteso gli stessi The High Hawks, nella vita personale e nelle passioni musicali della band.


    


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