Il Comune diventa “mecenate” commissiona opere a sei artisti
m.g.p.belgioioso
Salendo lo scalone barocco dall’imponente balaustra candida in pietra arenaria, ci si imbatte in una grande dama luminosa, che regge i simboli dei Visconti: è La regina della Scala in perspex e neon realizzata dal maestro Marco Lodola . La prima di sei opere di artisti contemporanei disseminate nella nuova ala del castello, in dialogo con l’antico. Mecenati illuminati, i Visconti accolsero alla loro corte pavese una scuola di miniatori, fondarono l’Università e fecero erigere la Certosa.
«In un’ideale continuità con la munificenza del passato – spiega il sindaco Fabio Zucca che in questa ricerca artistica si è avvalso della collaborazione di Manola Dettori, responsabile del Servizio Cultura – il Comune di Belgioioso ha avviato un progetto con cui si impegna a raccogliere e a commissionare opere d’arte contemporanea aventi come tema la storia dei Visconti».
Ecco infatti lo Scudo Visconteo pop in vetroresina realizzato dall’artista Gianni Cella. E L’anello di Carlo Magno di Rachele Frison, un dittico - olio su tela - basato sulla leggenda dell’anello di Carlo Magno tratta dal libro “Une vieille maitresse” di Barbery d’Aurevilly, raccontata da Italo Calvino in “Lezioni americane”. Di profilo, Gian Galeazzo Visconti occhieggia da una parete nelle sembianze della scultura “vestita” di Stefano Bressani, realizzata in stoffa e ispirata al Ritratto di Gian Galeazzo attribuito a Giovanni Ambrogio de Predis, miniaturista del XV secolo.
Nella nuova visione dello Stemma Visconteo, acrilico su tela, c’è poi tutta la cifra stilistica di Davide Ferro. Mentre Gil Ferraro, che appartiene alla nuova ondata della pittura figurativa italiana, ha realizzato Il serraglio, acrilico su tela, che richiama la descrizione del parco Visconteo fatta da Geoffrey Chaucer nei Racconti di Canterbury. m.g.p.
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