GIOVANNI II re di Castiglia e di León in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

GIOVANNI II re di Castiglia e di León

Enciclopedia Italiana (1933)

GIOVANNI II re di Castiglia e di León


Nato il 6 marzo 1405 da Enrico III, succedette al padre il 25 dicembre 1406, sotto la tutela della madre, e fino al 1452, anche dello zio Ferdinando, poi re d'Aragona. Anche dopo la maggiore età, tuttavia, G. lasciò praticamente le redini del governo ad Alvaro de Luna (v.), suo favorito, contro cui lottarono per molti anni i grandi del regno. Anche G. fu coinvolto nell'ostilità contro il suo favorito; fu anzi catturato dall'infante don Enrico, ma riuscì a fuggire. Finalmente la regina Isabella di Portogallo, seconda moglie di G., riuscì a far decapitare il De Luna a cui era ostilissima (1453). L'anno appresso, il 21 luglio, G. moriva.

La figura di G., insignificante dal punto di vista politico, è invece degna di rilievo per la protezione accordata alle arti e alle lettere. Il suo regno significò per la Castiglia un'era di notevole fioritura intellettuale (v. spagna: Letteratura).

Bibl.: Crónica de d. Juan II de Castilla (1420-1434), in Colección de docum. inéd. para la ist. de l'España, XCIX e C. Chaintreau, Histoire de d. Jean deuxième roy de Castille, Parigi 1622.

© Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Riproduzione riservata

-ALT
-ALT
-ALT