Gli 80 anni di Dante Spinotti, il mago della luce

Gli 80 anni di Dante Spinotti, il mago della luce

Il leggendario direttore della fotografia festeggia il traguardo nella sua casa di famiglia di Ovaro. "Uso la luce" ci ha detto, "per raccontare storie ed emozioni"

"A me piace illuminare le cose oscure, tendo automaticamente all'ombra, all'oscurità, tanto è vero che c'è un regista di New York, molto caro amico , Gary Marshall, che dice: Dante it's too dark con forte accento newyorkese, it's too dark, it's a comedy, i've gotta see the face, devo vedere la faccia..."

Festeggia 80 anni nella casa di famiglia di Ovaro Dante Spinotti, uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema italiano.

Nato a Tolmezzo, qui -- comando cosacco durante la Guerra -- scopre la prima camera oscura e le prime macchine fotografiche.

Appena terminato di girare un film con Robert De Niro, ricarica le batterie in attesa di presentare a Pordenonelegge la sua biografia, approfittando dello sciopero che sta paralizzando le produzioni hollywoodiane.

Per le quali -- tuttora -- rimane uno dei più apprezzati artigiani della luce.

''La luce che deve essere funzionale, utile a raccontare una storia, quando le emozioni sono alte, ecco che la luce deve rappresentare questo, quando c'è un momento di tristezza, ecco che anche la luce deve rappresentare un momento di tristezza".

Due candidature all'oscar. Con il regista Michael Mann il sodalizio quasi perfetto.

Film come l'ultimo dei Mohicani, oppure quello che considera il suo migliore, Heat, La Sfida.

Innumerevoli gli aneddoti di una carriera irripetibile. Come quella volta in cui Russel Crowe se la prese perché in una scena illuminava più Kim Basinger o i ricordi con Michelle Pfeiffer.

''Michelle Pfeiffer: io le dissi, sai Michelle, in un film di Gary Marshall si intitolava Frankie and Jhonny, mi avevi chiesto, fammi non bella, all'inizio del film, fai in modo che abbia l'apparenza un po' dimessa, un po' triste, e io ho detto, Michelle, non so se sia possibile, ma proverò a farlo... e io le ho ricordato questo aneddoto, e lei mi ha detto: no, no Dante, questa volta fammi più bella che puoi".

Come portare sempre più produzioni cinematografiche in Friuli Venezia Giulia, gli chiediamo?

"Mah intanto farla conoscere, farla conoscere nei suoi luoghi più intimi e difficili, noi tutti conosciamo le piazze di Udine e Trieste, ma ci sono un sacco di posti magici che per tante storie potrebbero essere adatti"

 

Riprese video Biagio Ingenito

Montaggio video Daniel Apostu