Standing ovation al “Novecento” multidisciplinare di Morgese | GUIDASHOW
Standing ovation al “Novecento” multidisciplinare di Morgese

“Novecento”. La recensione
Al Teatro Sala Umberto il 16 maggio 2024

Standing ovation e applausi a scena aperta per lo spettacolo Novecento scritto da Alessandro Baricco, andato in scena, per una sola straordinaria serata, al Teatro Sala Umberto. Un trionfo che riconferma la forza di questo testo capace di emozionare e coinvolgere il pubblico.

In questa nuova trasposizione diretta e interpretata da Manuele Morgese, il monologo si trasforma in un raffinato viaggio teatrale, letterario, musicale, artistico dove recitazione, narrazione, jazz e disegno live si fondono in un connubio perfetto. Quello che finora era stato proposto come un monologo teatrale, diventa un’opera composita, multimediale, dinamica e creativa che così è ancor più suggestiva.

Lo spettacolo si avvia con la proiezione sul sipario del disegno di un quadro che rappresenta il transatlantico Virginian. Quando la narrazione si avvia, a sipario ancora chiuso, il disegno si anima con gli sbuffi neri dai fumaioli…

Protagonista assoluto di “Novecento” è Manuele Morgese che, con la sua magistrale interpretazione, dà vita al personaggio di Tim Tooney, il trombettista che – nella storia – ha suonato per sei anni sul transatlantico Virginian e che narra la singolare storia di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, noto semplicemente come Novecento, il pianista che ha fatto dell’oceano la sua casa.

Morgese non è nuovo a progetti sperimentali, culturali e innovativi, tra l’altro ha portato in scena negli Stati Uniti e in Canada “La Divina Commedia”. In “Novecento” la sua interpretazione e la sua voce narrante, con rara intensità, ci fanno conoscere, lo straordinario personaggio del pianista sull’oceano, nell’intreccio di parole, musiche e disegni.

Con Morgese in scena c’è il Fabrizio Bosso Quartet. La presenza del talentuoso trombettista – uno dei più importanti esponenti del jazz contemporaneo a livello internazionale, è stato un elemento di grande richiamo -. Fabrizio Bosso è un’artista poliedrico, noto per la sua creatività, il suo virtuosismo tecnico e la sua capacità di allargare gli orizzonti. Ama spaziare, tanto è vero che sta portando avanti molteplici progetti dedicati al film La Grande Bellezza, a Pino Daniele, a Lucio Battisti.

Bosso, con la sua tromba, non ha deluso le aspettative. Il quartetto è composto da Nicola Angelucci alla batteria, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte. Fabrizio Bosso, con il suo ensemble, all’indomani dello spettacolo alla Sala Umberto, è volato a Tirana, in Albania, per proporre in concerto il suo ultimo disco “We wonder”.

Le performance ed i virtuosismi del quartetto jazz hanno creato in teatro un’atmosfera coinvolgente, trasportando il pubblico a bordo del Virginian, il transatlantico su cui si svolge la vicenda. Emerge la qualità dell’ensemble, che catalizza la scena con una performance che si inserisce perfettamente nel percorso narrativo

i suggestivi disegni dal vivo di Cosbru (ovvero Cosimo Brunetti), realizzati live e proiettati sul sipario di tulle, completano la narrazione, creando un ulteriore, importante e dinamico elemento per questo spettacolo lirico. Cosbru è tornato  a cimentarsi con una storia di mare; lo aveva fatto 4 anni fa nel particolare docufilm “Porto Rubino” del regista Fabrizio Fichera, in cui aveva raccontato con dipinti animati il momento del naufragio del gozzo.

Le scene di Roberto Foresta e dello stesso Manuele Morgese, i costumi di Isaura Bruni, le luci di Renato Barattucci e la cura di ogni dettaglio contribuiscono a creare un’atmosfera unica e suggestiva.

Novecento è un testo poetico e profondo, reso ancora più speciale da questa straordinaria messa in scena.

Brunella Brienza

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