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Cuperlo si candida alla segreteria del Pd

Dopo Bonaccini, De Micheli e Schlein, anche l’ex presidente del Partito decide di correre: “Con umiltà ci sarò: in discussione è l’esistenza del Pd”

Gianni Cuperlo

2' di lettura

Gianni Cuperlo ha annunciato in un’intervista a Repubblica l’intenzione di candidarsi alla segreteria del Partito democratico. “Con umiltà ci sarò perché in discussione questa volta è l’esistenza del Pd. Non pesano solo la sconfitta e i sondaggi, ma il non aver mai voluto discutere la perdita dei sei milioni di voti dal 2008 a oggi. Vorrei aiutare a farlo nella chiarezza delle idee, fuori da trasformismi che hanno impoverito l’anima della sinistra”, spiega Cuperlo.

Alla domanda sul perché di questa scelta, se non ritenesse valida la proposta di Stefano Bonaccini, Elly Schlein o Paola De Micheli, Gianni Cuperlo risponde: “Avrei voluto un congresso che non partisse dai nomi. In questi anni abbiamo cambiato nove segretari e vissuto tre scissioni, forse dovremmo riflettere sul perché. Stimo Stefano, Elly, Paola, solo penso che senza un confronto plurale e sincero i guasti di ora potrebbero riprodursi dopo”.

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In una seconda intervista all’Huffington Post Cuperlo ha poi spiegato così le sue motivazioni: “Ci ho riflettuto, so benissimo che ci sono due candidature favorite, ma è un congresso talmente importante che nella prima fase, quella dove a votare saranno gli iscritti, chi ha delle idee sul dopo credo abbia persino il dovere di esporle e discuterle”. E aggiunge: “C'è il rischio di una deriva greca o francese del Pd, devo farlo anche se la ragione me lo sconsiglia”.

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Chi è Gianni Cuperlo
Cuperlo, triestino, si è diplomato al Liceo Classico “Francesco Petrarca” nel 1980, negli anni del liceo scopre la politica e diventa militante della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), della quale diventerà segretario nazionale nel 1988, guidandola fino al passaggio nella Sinistra giovanile.

Si laurea poi all’Università degli Studi di Bologna nel 1985 in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo (DAMS), discutendo una tesi in Sociologia della Comunicazione con relatore Mauro Wolf. È sposato con Ines Loddo, conosciuta nella FGCI; dalla coppia è nata una figlia, Sara.

Dirigente del Partito democratico della sinistra prima e poi dei Democratici di sinistra, è stato responsabile della comunicazione dal 1992 al 1994 e membro della segreteria nazionale dei DS.

Eletto deputato del Friuli-Venezia Giulia nel 2006, nel 2008 passa invece nella Circoscrizione Toscana e nel 2013 nella Circoscrizione Lazio 1. È stato docente a contratto presso l’Università di Teramo, insegnando Teoria e tecnica della comunicazione pubblica, Comunicazione politica e Analisi della sfera pubblica.

Non è una prima volta per lui da candidato alla segreteria del Pd. Si candidò anche nel 2013. Ma fu sconfitto e a seguito della vittoria nelle primarie del Pd Matteo Renzi, allora vincitore, gli offrì la carica di presidente del partito. Dopo un rifiuto iniziale, accettò . Infine, in contrasto con la linea del segretario sulla legge elettorale, il 21 gennaio 2014 si dimise da presidente del Partito Democratico.

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