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Modi di dire: perché si dice “essere al verde”

Nella Firenze del XVI secolo, quando si tenevano le aste di materiali preziosi (come il sale!), i banditori utilizzavano delle candele come segnatempo: quando si bruciavano completamente, l’asta era finita e bisognava pagare i lotti che ci si era aggiudicati. La base di queste candele era verde, dunque “essere al verde” era sinonimo di non avere più soldi, proprio perché c’erano i conti da saldare. Secondo una versione alternativa, invece, il detto deriverebbe dal fatto che nei portafogli di una volta la fodera interna era verde e dunque, se si riusciva a vedere, significava che il portafoglio era vuoto.

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Longevità: ecco le abitudini per vivere fino a 5 anni in più

Il patrimonio genetico è importante per la longevità, ma anche lo stile di vita è fondamentale. Secondo un nuovo studio, lo stile di vita può essere persino più determinante, “correggendo” eventuali problemi ereditari e facendoci vivere fino a 5 anni in più. Lo rivela una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista BMJ Evidence-Based Medicine.

La ricerca, che ha coinvolto oltre 350 mila persone, ha esaminato l’influenza del profilo genetico e dello stile di vita sulla longevità. I risultati mostrano che le abitudini di vita hanno un impatto maggiore della genetica: le persone con stili di vita dannosi presentano un rischio di morte prematura (prima dei 75 anni) del 78% più alto rispetto a quelle con stili di vita sani, mentre la genetica aumenta questo rischio solo del 21%.

Quali sono gli stili di vita sani per vivere di più? Non fumare, evitare l’alcol, avere una corretta alimentazione e svolgere attività fisica.

Particolarmente importante è il fatto che adottare stili di vita sani può ridurre il rischio del 54% anche per chi ha una predisposizione genetica sfavorevole, traducendosi in un guadagno di 5,2 anni di vita.

Al contrario, una combinazione di cattive abitudini e un profilo genetico negativo raddoppia il rischio di morte prima dei 75 anni.

I ricercatori sottolineano che le politiche di sanità pubblica volte a promuovere stili di vita sani potrebbero diminuire significativamente l’impatto dei fattori genetici sulla durata della vita umana. Tuttavia, la pandemia ha avuto un effetto distruttivo sugli stili di vita, soprattutto nei bambini: per il 35% dei bambini tra i 7 e i 9 anni è aumentato il tempo passato davanti alla TV, ai videogiochi o ai social media, e per il 28% è diminuito il tempo dedicato alle attività all’aperto.

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Le 10 cose che forse non sai sull’anguria

L’anguria è la regina dell’estate, immancabile durante una gita o alla fine di un pranzo in compagnia. Non tutti sanno però che è anche una preziosa alleata della nostra salute grazie alla sua ricchezza di acqua, fibre, potassio e antiossidanti.

Ecco 10 curiosità sull’anguria che forse non conoscevi:

  1. Licopene in abbondanza: L’anguria contiene più licopene dei pomodori freschi. Questo antiossidante combatte i radicali liberi e sostiene il sistema immunitario. Per massimizzare l’assorbimento del licopene, è meglio consumare l’anguria a temperatura ambiente.
  2. Alleata degli sportivi: Il succo di anguria è ideale per chi fa attività fisica, poiché riduce la stanchezza muscolare e abbassa la frequenza cardiaca.
  3. Frutto o verdura?: L’anguria è sia un frutto che una verdura. Proviene da un seme come la maggior parte dei frutti, ma appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, insieme a zucche e cetrioli.
  4. Ricca di acqua: Composta al 93% di acqua, l’anguria è perfetta per combattere la disidratazione.
  5. Poche calorie, tanta sazietà: Con solo 16 calorie per 100 grammi, l’anguria è ideale per chi è a dieta o vuole mantenersi leggero, grazie all’alto contenuto di acqua e fibre che donano una sensazione di sazietà.
  6. Viagra naturale: La citrullina, presente soprattutto nella parte bianca dell’anguria, ha un’azione vasodilatatoria. Anche se questa parte viene spesso scartata, è commestibile.
  7. Parte bianca commestibile: La polpa bianca dell’anguria, sebbene meno digeribile, ha un sapore simile a quello del cetriolo.
  8. Ricca di potassio: L’anguria è consigliata per chi ha problemi di ritenzione idrica, eccitabilità neuromuscolare o ritmo cardiaco irregolare, grazie al suo alto contenuto di potassio.
  9. Concilia il sonno: Consumare anguria a cena può aiutare a dormire meglio, poiché stimola la produzione di serotonina.
  10. Varietà gialla: Esiste una varietà di anguria chiamata Yellow Crimson, con polpa gialla e gusto dolce che ricorda il miele, nonostante l’aspetto esterno sia identico a quello delle angurie rosse.
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Modi di dire: perchè si dice “gattabuia”

Il termine “gattabuia” è un’espressione popolare che significa prigione. Esistono diverse teorie sull’origine di questa parola. Una possibile derivazione è dalla “gattaiola,” la piccola porta che permette ai gatti di entrare e uscire dalle case. Tuttavia, un’altra teoria, più plausibile secondo alcuni studiosi, è che “gattabuia” derivi dal greco “katogeia,” che significa sotterraneo. Da questo termine greco deriverebbe anche il termine dialettale siciliano “catoio” o “catoia,” che indica una stanza buia, di scarso valore, spesso seminterrata, proprio come una prigione.

Uso letterario

Uno dei primi usi letterari della parola “gattabuia” si trova nel celebre romanzo “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi, pubblicato nel 1883. In un episodio, Pinocchio viene arrestato per aver denunciato il Gatto e la Volpe: «Il burattino (…) voleva protestare, ma i gendarmi (…) gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia».

Questa parola è un esempio di come termini di origine popolare possano entrare nella letteratura e nella lingua corrente, acquisendo un significato preciso e riconosciuto da tutti.

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