L'Inter di Inzaghi dalla Champions League allo scudetto: l'analisi del mental coach | Gazzetta.it

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"Maledetta vittoria, benedetta sconfitta": i segreti di Inzaghi nell'analisi del mental coach

TOPSHOT - Inter Milan's Italian coach Simone Inzaghi is tossed in the air by players to celebrate the scudetto at the end of the Italian Serie A football match between Inter Milan and Torino at the San Siro Stadium in Milan,  on April 28, 2024. Inter clinched their 20th Scudetto with a 2-1 victory over AC Milan on April 22, 2024. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)

Dal rapporto con lo spogliatoio alla comunicazione con i media, dalle scorie della finale di Champions League persa alle insidie della prossima stagione: il focus dell'esperto Corapi

Giornalista

Nella testa del campione è il titolo, Simone Inzaghi è uno dei due nomi sulla copertina. L'altro è quello di Sandro Corapi, che è l'autore e per cui l'allenatore dell'Inter ha scritto e firmato la prefazione. Il libro del 2020 non fa diretto riferimento al tecnico fresco di scudetto, ma ormai non c'è nessun dubbio su quanto l'aspetto mentale sia stato uno dei punti di forza dei dominatori della Serie A, inarrestabili pur avendo dovuto assorbire i dolori di una finale di Champions League persa e pur avendo salutato giocatori importanti in estate.

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di giorno in giorno

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Corapi conosce da anni la famiglia Inzaghi, ne è amico consigliere e da mental coach di successo - non solo nel mondo del calcio - dispone senza dubbio delle chiavi necessarie per analizzare i segreti del piacentino che ha riportato l'Inter in cima al campionato. Inzaghi è consapevole dell'importanza dell'aspetto mentale nella quotidianità, dal giorno del raduno estivo fino all'ultimo impegno stagionale passando per ogni singola giornata ad Appiano Gentile: "Chiaramente Inzaghi in questo aspetto è cresciuto molto - spiega Corapi -, d'altronde è partito da un club importante come la Lazio e ora è campione d'Italia con l'Inter. Negli anni il suo mindset è migliorato, sono migliorate soprattutto le sue convinzioni e la sua autostima. A livello di convinzioni è un'altra persona". In uno sport di squadra come il calcio sono però anche le dinamiche di gruppo ad assumere un ruolo vitale. Per trarre veri vantaggi da una cocente delusione come la sconfitta di Istanbul del 2023 contro il Manchester City, è per esempio servita una strategia precisa: "Inzaghi avrà fatto delle riflessioni importanti sul percorso e sulle dinamiche che hanno determinato quella sconfitta. Quindi - continua Corapi - ha raccolto di sicuro le idee migliori, riunendosi poi con il suo staff per tracciare una nuova rotta. Sapendo quanto è meticoloso nella cura dei dettagli, non ha trascurato nulla: ha visto le dinamiche e le situazioni migliorabili e ha creato delle strategie per fare in modo che non si ripetessero più. Ed è andato a colmare alcune lacune che hanno determinato il risultato in campionato e la finale persa".

nuovi stimoli

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Fondamentale, in particolare, è stata la compattezza del gruppo nonostante il treno perso in Champions League e la capacità di rinnovare le motivazioni in estate: "Inzaghi si sarà fatto aiutare anche dalla società che ha le idee chiare, con una dirigenza navigata. È stata fatta un'analisi approfondita della squadra e magari qualcuno è rimasto anche a casa, ricreandosi così l'entusiasmo senza qualche ramo non performante o secco: insomma, una potatura che ha fatto rifiorire l'intero albero. La performance è sempre figlia dal potenziale espressivo meno le interferenze, che sono state eliminate per far esprimere il potenziale enorme di una squadra che si è pure rinforzata nonostante le cessioni importanti".

la cura dei dettagli

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Come talvolta lo stesso allenatore dell'Inter ha sottolineato nelle interviste post-partita, ci sono dei numeri che parlano per lui e che lo stesso Corapi ricorda: "Inzaghi è un leader nel calcio, perché è una persona che porta valore aggiunto alla società. Non depaupera il capitale, ma al contrario lo fa fruttare, è successo sia alla Lazio che all'Inter. È merito della sua cura meticolosa dei dettagli". Tra quelli che il tecnico scudettato cura con estrema attenzione, c'è ovviamente una comunicazione ben diversa tra quella interna alla squadra e quella esterna: "Lo spogliatoio è casa sua, è la sua area di comfort, mentre il campo dei media non lo è. Essendo una persona pacata e attenta, sa anche che è importante la cura delle parole che vengono dette, è consapevole di quello che potrebbe scaturire da una parola detta in più o in meno. Nel giornalismo una singola parola può dare origine a un titolo a tutta pagina: per questo è molto attento a queste dinamiche, è oculato nelle dichiarazioni".

MILAN, ITALY - APRIL 28: Head coach of Inter Simone Inzaghi celebrates after winning the Serie A Tim Title after the Serie A TIM match between FC Internazionale and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on April 28, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images) (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)

nella testa dei giocatori

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Corapi è l'ideatore di Mental Club, una piattaforma unica per la crescita del potenziale interiore: nel calcio, in particolare, collabora con giocatori e allenatori di Serie A e B e ha anche lanciato un nuovo format di due giorni, Vita da leader, con ospiti del calibro di Hernanes e Filippo Inzaghi. Sottolinea a più riprese l'importanza della cura dell'aspetto mentale nello sport ed evidenzia anche quanto si noti chi lo trascura: "Si vede dalla continuità delle prestazioni e delle performance, la preparazione mentale crea delle convinzioni di livello superiore. Così come si prepara una partita dal punto di vista tecnico, lo si fa anche dal punto di vista mentale. Lo stiamo facendo proprio ora, seguendo per esempio una squadra che deve affrontare i playout". Per tentare il bis in campionato e fare un ulteriore passo avanti a livello europeo, quindi, per l'Inter sarà fondamentale evitare l'effetto "pancia piena" dopo una stagione esaltante: "Inzaghi conosce bene queste dinamiche. Una vittoria va vista sempre come una maledetta vittoria e una sconfitta come una benedetta sconfitta. Il rischio è enorme, perché non basta dire 'facciamo ancora così': bisogna lavorare sulla testa dei calciatori per creare delle nuove condizioni".

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