Ridurre gli sprechi di cibo, questo è il prossimo miracolo - la Repubblica

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Ridurre gli sprechi di cibo, questo è il prossimo miracolo

Ridurre gli sprechi di cibo, questo è il prossimo miracolo
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Abbiamo fatto un miracolo. Nel 1970 il 35% della popolazione mondiale soffriva di malnutrizione, oggi siamo al 12,5%. Siamo passati da un’offerta di circa 2.200 calorie pro capite al giorno per i 3 miliardi di abitanti del pianeta del 1960 a 2.900 pro capite per i 7 miliardi di popolazione del 2013. È il frutto della Rivoluzione Agricola, fatta di irrigazione, mezzi meccanici, fertilizzanti e pesticidi, sottrazione di suoli alle foreste. Il risultato è stato clamoroso, ma il prezzo è alto in termini di emissioni, consumo di suolo, inquinamento e un enorme consumo di acqua. Oggi dobbiamo fare un altro miracolo. La Terra in pochi decenni si troverà con 10 miliardi di abitanti, che consumeranno più cibo e questo comporterà un aumento delle emissioni, maggior consumo di acqua e di suolo e non ce lo possiamo permettere. Ma una via d’uscita c’è: invece di puntare sull’aumento della produzione puntare sulla riduzione degli sprechi. Il 39% della produzione il cibo viene sprecato lungo tutti i passaggi della filiera. Se aggiungiamo un’altra forma di spreco, la sovralimentazione, si supera il 50%. È questo il nuovo miracolo che siamo chiamati a fare.

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