Gregory Peck - RSI Radiotelevisione svizzera
Cinema

Gregory Peck

Oltre il prototipo del gentiluomo

  • 5 aprile, 00:00
  • 16 aprile, 11:02
Vacanze romane - 01

Audrey Hepburn e Gregory Peck in "Vacanze romane"

  • © 1953 Paramount Pictures
Di: Mattia Cavadini

Attore mito degli anni Cinquanta e Sessanta, indimenticabile protagonista del film Vacanze Romane con Audrey Hepburn diretto da William Wyler, Gregory Peck nasce a La Jolla in California il 5 aprile 1916.

Affascinante e idealista, Peck raggiunge la popolarità con il film di Alfred Hitchcock Io ti salverò, dove gli viene affidato il ruolo di protagonista al fianco di Ingrid Bergman. Nel 1963, con l’interpretazione dell’avvocato Atticus Finch, nel film Il buio oltre la siepe, diretto da Robert Mulligan, Gregory Peck, dopo numerose nomination, vince l’Oscar come migliore attore.

Serio, sobrio e intelligente, Peck viene ricordato come l’allampanato di Hollywood. Alto 1 metro e 80, è stato un pilastro di rettitudine morale. Nei suoi ruoli più famosi, la sua voce baritonale e controllata esprime onestà e simpatia, battendosi spesso per la decenza e la tolleranza. Si pensi all'interpretazione dell’avvocato bianco che difende un uomo di colore del sud accusato di stupro in Il buio oltre la siepe (1962, il film preferito dello stesso Peck).

Nonostante l’immagine di alta caratura morale, Peck ha interpretato anche ruoli che deviano da questa matrice, ingaggiandosi in commedie o nella parte del cattivo. È stato al fianco di Audrey Hepburn in Vacanze romane (1953) e di Lauren Bacall in La donna del destino (1957); ha interpretato il ruolo del Capitano Achab in Moby Dick, quello del nazista Josef Mengele in I ragazzi del Brasile (1978) e quello dell’assassino cinico e irruento in Duello al sole (1946). È in questi ruoli, che si scostano dall’onesto personaggio liberale e tollerante, che Peck ha offerto le sue recitazioni migliori, mostrando una capacità interpretativa straordinaria e versatile.

I film in cui Peck interpreta se stesso (ovvero il ruolo di un uomo onesto e tollerante) sono numerosissimi. Il regista Henry King sfrutta queste sue caratteristiche in Cielo di fuoco (1949), con Peck nei panni di un ufficiale dell'aviazione stanco della guerra, e in Romantico avventuriero (1950), in cui, sfoggiando per la prima volta i baffi, interpreta un pistolero invecchiato che rinuncia alla violenza (ma il cui passato lo rende un bersaglio per ogni giovane killer in circolazione). Anche Alfred Hitchcock utilizza il “Peck onesto” in Io ti salverò (1945), dove la sua solidità esteriore maschera in realtà una grave fobia. Particolarmente adatto ai ruoli dei graduati dell’esercito, Peck recita in 38° parallelo: missione compiuta (1959), I cannoni di Navarone (1961), I lupi di mare (1980) e, soprattutto nel ruolo del generale ribelle in MacArthur (1977), dove invita alla triade morale Duty, Honor, Country (ribadendo che il dissenso non basta).

Tratto dal romanzo di AJ Cronin, il film Le chiavi del regno (1944) dà a Peck l'opportunità di affermare la sua rettitudine morale nei panni di un prete cattolico in Cina. Peck dispensa decenza e onestà anche in La valle della decisione (1945), nel ruolo del rampollo di una famiglia di proprietari di miniere che sposa una cameriera (Greer Garson) contro il volere dei genitori, e nel ruolo del padre severo, ma amorevole, in Il cucciolo (1946). In Barriera invisibile (1947) veste i panni che meglio gli si accollano, quelli di un giornalista che si finge ebreo per indagare sull'antisemitismo americano. L'integrità etica di Peck risalta anche nei film western: inCielo giallo (1948) e soprattutto in Bravados (1958), in cui va alla ricerca degli uomini che hanno violentato e ucciso sua moglie

Negli anni '60, lo stile sobrio e onesto di Peck sembra un po’ fuori luogo nei thriller hitchcockiani, Mirage (1965) e Arabesque (1966), e appare addirittura avulso nel ruolo del padre di un demone in Il presagio (1976).

Da sempre sostenitore delle cause liberali, Gregory Peck si è schierato più volte contro la guerra del Vietnam (pur sostenendo la scelta patriottica del figlio maggiore, Jonathan, ingaggiato nel conflitto). Nel 1972 manifesta esplicitamente il suo impegno politico, producendo la versione cinematografica dell'opera teatrale di Philip Berrigan, The Trial Of The Catonsville Nine (sul processo per disobbedienza civile a un gruppo di manifestanti contro la guerra in Vietnam).

Negli anni Ottanta, Peck passa alla televisione con la miniserie The Blue And The Gray (1982), in cui interpreta Abramo Lincoln. Ancora bello e affascinante, con le sopracciglia nere animate sotto la i capelli grigi, nel 1995 si ingaggia in una tournée in cui presenta spezzoni di film a lui cari e risponde alle domande del pubblico, tournée che porta avanti per diversi anni. "Non faccio conferenze e non mi faccio scrupoli. Voglio solo intrattenere”.

Genuinamente gentile, aperto al pubblico, Peck è stato il prototipo del gentiluomo. Prototipo che gli ha permesso di incarnare molti ruoli senza nemmeno doverli recitare. Ma non ha scelto la via più semplice, appiattendosi su questo prototipo. Ha recitato anche parti che contrastavano con le sue idee e la sua indole. Questa lezione di umiltà è stata forse la sua più flagrante grandezza.

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