Perché Gerusalemme non è riconosciuta come capitale - Lettera43

Perché Gerusalemme non è riconosciuta come capitale

Ubaldo Cricchi
24/12/2017

La situazione di Gerusalemme è da tempo fonti di contrasti e conflitti: perché non è riconosciuta come capitale di Israele?

Perché Gerusalemme non è riconosciuta come capitale

Donald Trump ha affermato di voler spostare l'ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme: questo “trasloco” di fatto sancirebbe il riconoscimento della Città Santa come capitale di Israele e le parole del presidente americano hanno riacceso un dibattito che si trascina da tantissimi anni, ma perché ad oggi Gerusalemme non è riconosciuta come capitale di Israele?

Le rivendicazioni

La situazione è molto complessa: Gerusalemme riveste una grande importanza culturale e soprattutto religiosa (è un luogo importantissimo per gli ebrei, i cristiani e i musulmani), ma finora i lunghissimi negoziati tra Israele e Palestina non hanno portato ad un accordo. La situazione di stallo al momento è causata da tre diverse posizioni:

  • Israele rivendica l'intera città come sua capitale;

  • l'Autorità Nazionale Palestinese rivendica la città come capitale di quello che sarà il futuro stato arabo di Palestina;

  • la maggioranza dei Paesi ONU non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele (affermando inoltre che la parte Est della città non appartiene a quello Stato), infatti la maggior parte delle ambasciate si trova a Tel Aviv.

Gerusalemme non è riconosciuta capitale di israele: perché?

Nel 1947, quando ci fu la spartizione di quella che era la Palestina Storica tra ebrei ed arabi, a Gerusalemme venne assegnato uno status speciale: vista l'importanza della città, essa venne posta sotto il controllo di regime internazionale. Il piano però non era stato accettato da gran parte degli arabi di Palestina e questo diede origine ad un'infinita guerra civile, che portò di fatto alla divisione della città in due parti: la parte occidentale (quella con le costruzioni più recenti) era sotto il controllo di Israele, mentre quella orientale (la famosa Gerusalemme Est, che comprende anche la città vecchia) era sotto il controllo del Regno di Giordania.

Questa divisione venne mantenuta fino al 1967, quando Israele conquistò il controllo dell'intera città dopo la guerra dei sei giorni. Nel 1980 il parlamento israeliano emanò una sua legge fondamentale con la quale proclamava Gerusalemme (completa ed unita) come capitale di Israele. Le autorità internazionali non hanno riconosciuto questa proclamazione, in quanto fanno parte di Gerusalemme dei territori che, secondo il diritto internazionale, non appartengono ad Israele, ribadendo inoltre che la parte della città che si trova oltre la cosiddetta “linea verde” viene ritenuta territorio occupato.