Guglielmo Epifani, morto l'ex leader Cgil e segretario Pd - La Stampa

All’età di 71 anni è morto Guglielmo Epifani. Laurea in filosofia su Anna Kuliscioff, una delle grandi figure del socialismo italiano, Epifani era un romano classe 1950, con l'infanzia caratterizzata dall'impegno nel volontariato per i quartieri di periferia, una grande attenzione al sociale che porta sempre con sé.

«Lascio con la speranza che le cose possano cambiare»: era il 16 ottobre 2010, in Piazza San Giovanni a Roma. Il comizio a una manifestazione delle tute blu della Fiom è stato l'ultimo da leader della Cgil per Guglielmo Epifani che ha guidato dal 2002 al 2010. In realtà resta nell'ambiente sindacale, come presidente dell'associazione Bruno Trentin, ma pian piano riscopre la tentazione per la politica alla quale prima non aveva mai ceduto. Un riformista, socialista.

Epifani con il declino del Psi si iscrive ai Ds, dove Walter Veltroni gli offrì un ruolo nella macchina organizzativa del partito per sua esperienza nell'organizzazione del sindacato di Corso Italia. Dove preferì restare. Così come più volte ha rifiutato offerte di candidatura, dalle amministrative all'europarlamento, a quella per la corsa alla poltrona di sindaco di Napoli.

Il passaggio di consegne tra Epifani e Renzi alla guida del Pd nel 2013

Epifani arriva alla politica dopo una vita dedicata alla Cgil, da segretario generale aggiunto dei poligrafici e cartai fino a diventarne il leader, segretario generale dopo Sergio Cofferati di cui era stato il vice dal 1994 al 2002. Chi lo conosce bene, coglie l'essenza che più caratterizza Guglielmo Epifani in una grande propensione alla mediazione: una persona ''che non divide'', ma sa ricucire, riavvicinare, tenere insieme. Dote che lo ha distinto alla guida del primo sindacato italiano, e che è stata fondamentale per il ruolo di traghettatore del Pd verso la stagione congressuale che ha guidato dall'11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013.

Morto Guglielmo Epifani, dieci giorni fa l'ultima battaglia: in piazza per i lavoratori Whirlpool

Le reazioni dei sindacati: «Lascia un vuoto incolmabile»
La morte di Guglielmo Epifani «è una pessima notizia, per la Cgil è una mancanza molto grave. Guglielmo ha dato la sua vita alla Cgil e al sindacato. In questo momento siamo vicini alla moglie. Vedremo come organizzare il suo ricordo. Il suo impegno, la sua esperienza rimarranno per sempre come esempio di cosa vuol dire essere un dirigente del sindacato». Così ha dichiarato l’attuale segretario generale del sindacato di Epifani, Maurizio Landini. «Una notizia triste, formulo a nome della Cisl i sentimenti di profondo cordoglio alla famiglia di Guglielmo, le condoglianze a Maurizio e a tutta la Cgil» ha detto invece il leader della Cisl, Luigi Sbarra. «Epifani - aggiunge - è stato un grande sindacalista, un politico bravo, competente lucido e raffinato, lascerà un vuoto incolmabile». Anche il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha condiviso il dolore per la morte di Epifani: «È una giornata triste. Perdiamo un amico e una persona perbene impegnata in tante battaglie. Epifani è stato un politico riformista che ha fatto tante battaglie per i lavoratori. Oggi ci siamo fermati. Pensiamo che il cordoglio e il silenzio siano gli unici sentimenti da esternare».

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Le parole della politica: «Ha speso la sua vita da una parte sola, quella dei lavoratori»

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricordato così Guglielmo Epifani in una nota: «La vita di Guglielmo Epifani è stata un esempio di partecipazione democratica e impegno sociale, sempre al servizio dei lavoratori e dei più deboli. La sua gentilezza, integrità e passione civile resteranno a lungo nei ricordi di tutti. Alla moglie Maria Giuseppina vanno le più sentite condoglianze mie e del governo». Per il Capo dello Stato Sergio Mattarella «l'improvvisa scomparsa di Guglielmo Epifani mi addolora profondamente. Il suo impegno ha recato un contributo alla storia del movimento sindacale italiano e della Cgil in particolare, dove ha avuto modo di esprimere la propria visione riformista e le proprie qualità di dirigente impegnato, sempre attento agli interessi dei lavoratori. In Parlamento ha recato la sua grande esperienza e un bagaglio di cultura che mai indulgeva al settarismo. Esprimo i miei sentimenti di vicinanza e solidarietà alla famiglia e a quanti hanno condiviso con lui l'attività di questi decenni».

Il segretario del Pd Enrico Letta, davanti al Nazareno insieme ai leader dei sindacati per l’incontro con il partito, ha dichiarato: «È una notizia drammatica, che ci è arrivata durante l'incontro. È una giornata tristissima. Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della memoria di Guglielmo Epifani. Esprimo profondo cordoglio di tutti i democratici e democratiche alla moglie. Ricordo il ruolo fondamentale che ha avuto come leader Pd, in un momento difficile».

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Per Matteo Renzi, leader di Italia Viva, «Con la morte di Guglielmo Epifani il sindacato e la politica italiana perdono un signore. Un signore che si dimostrava tale anche e soprattutto quando capitava di non essere d'accordo con lui. Un pensiero commosso alla moglie e a tutte le persone che gli hanno voluto bene». «La scomparsa di Guglielmo Epifani provoca innanzitutto dolore – ha scritto su Twitter il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – Un grande leader protagonista del sindacato e della sinistra. Una persona perbene che, senza urlare, ma con la passione e l'impegno, sapeva creare lo spazio per le sue idee».

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Massimo D’Alema ha dedicato queste parole: «Sono profondamente colpito e addolorato per la prematura scomparsa di Guglielmo Epifani con il quale ho condiviso tanti anni di impegno, ammirando sempre la sua partecipazione intelligente e la correttezza con cui ha interpretato il suo ruolo nella politica e nel sindacato». Romano Prodi ha ricordato così Epifani: «La scomparsa di Guglielmo Epifani mi addolora profondamente. Era persona di alto livello intellettuale e di squisita gentilezza personale. Insieme abbiamo collaborato per molti anni, in modo sempre concreto e costruttivo. Unisco il mio cordoglio a quello dei suoi cari, insieme ai tantissimi che gli hanno voluto bene». Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, giunto a Bologna per un incontro con l'assessore comunale alla Cultura e candidato sindaco alle primarie della coalizione di centrosinistra, Matteo Lepore, si commuove ricordando l'ex segretario del Pd e leader della Cgil, Guglielmo Epifani, morto oggi: «La scomparsa di Guglielmo Epifani ci ha preso di sorpresa e ci lascia un grandissimo vuoto. È un riferimento del mondo sindacale, della sinistra e del nostro partito, la sua vita è stata spesa al servizio dei lavoratori e della democrazia. Un esempio per tutti i giovani che si cimentano con la politica».

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Parole di cordoglio anche dall’opposizione. In un tweet Matteo Salvini ha scritto: «Apprendo con tristezza della improvvisa scomparsa di Guglielmo Epifani, storico leader del sindacato e della sinistra. Invio il mio sincero cordoglio ai suoi cari e alla sua famiglia politica». In una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha condiviso il suo sconcerto e dolore per la morte improvvisa di Guglielmo Epifani, compagno di tante battaglie. Collega deputato, gentile, serio, equilibrato. Dirigente sindacale che ha speso la sua vita da una parte sola: dalla parte dei lavoratori. Ciao Guglielmo, resterai un esempio per tutti noi».  Il presidente di Noi con l'Italia e vicepresidente del gruppo Misto alla Camera Maurizio Lupi, invece, ha affermato: «Siamo sconvolti per la morte di Guglielmo Epifani e ci uniamo al dolore della famiglia e dei suoi cari. Tra noi c'era distanza politica, ma non umana e ci univa la comune dedizione alla politica come servizio e come strumento per la difesa della dignità delle persone e costruzione del bene comune. Oggi il Parlamento perde uno dei suoi uomini migliori».

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