The Marvels - Recensione

I gatti salveranno il mondo.

The Marvels - La recensione

LA RECENSIONE IN BREVE

  • Prendendo in parte le mosse da Ms. Marvel, Nia DaCosta confeziona una pellicola folle e divertente che difficilmente deluderà i fan del "filone Ragnarok".
  • Iman Vellani, oltre a mangiarsi il film, funziona a mo’ di ponte tra le sue colleghe, accendendo la miccia ai momenti migliori dell’esperienza.
  • La trama, così come alcuni dei personaggi che la abitano, avrebbero meritato maggiore respiro, e a volte il caos generale tende a soffocare la narrazione.

Non che faccia chissà quale statistica, anzi, ma durante gli ultimi anni in giro per l’internet osservo principalmente due reazioni di fronte ai film o alle produzioni del MCU. Da una parte c’è chi, come il sottoscritto, ha sinceramente apprezzato la deriva folle inaugurata dal primo Guardiani della Galassia ma esplosa pienamente con Thor: Ragnarok, fosse anche solo perché, diversamente dal film di Gunn, quest’ultimo rivisitava parzialmente personaggi che avevamo già avuto modo di conoscere in altri film, spingendo sull’acceleratore della locura.

Dall’altra, in tanti non hanno gradito l’eccesso di cazzeggio, bollandolo come poco pertinente rispetto alla natura eroica dei supertizi o qualcosa del genere (e al netto che parliamo comunque di gente in cosplay, per quanto costosissimi).

Per quanto non condivida certe posizioni e rimanga dell’idea che l’epica può passare serenamente, se non meglio, anche dalla leggerezza, posso comunque capire il punto. Punto che, nel caso di questo The Marvels, mi permette già di tracciare una prima linea attorno al film: se appartenete alla categoria "Snyder & cilicio", difficilmente troverete pane per i vostri denti e, anzi, determinate scelte potrebbero persino darvi più fastidio del solito, in quanto diversamente da Love and Thunder (Voto: 8 - Recensione) o Guardiani della Galassia Vol. 3 (Voto: 9 - Recensione), a questo giro il contrappeso drammatico non dico sia assente, per carità, tuttavia tende a sollecitare corde meno intime, finendo per farsi travolgere dalla follia e da sequenze che non sfigurerebbero in una commedia musicale.

Più Ms. Marvel che Captain Marvel

La sensazione di caos emerge fin dalle prime battute di un film che magari a volte esagera, OK, altre sbaglia pure, ma non si tira mai indietro nemmeno per un secondo. Nello specifico, dopo un attacco semi-animato che si aggancia direttamente alla serie dedicata a Kamala Khan (Iman Vellani), probabilmente la cosa più fresca e gradevole capitata al MCU negli ultimi anni, la palla passa a Carol Danvers (Brie Larson) la quale, a sua volta, dopo essere entrata in contatto con un wormhole anomalo, finisce con l’intrecciare i propri poteri con la sua fan numero uno di cui sopra e, come se non bastasse, con la sua nipote putativa, Monica Rambeau (Teyonah Parris), figlia della scomparsa Maria e divenuta nel frattempo astronauta presso la stazione spaziale S.A.B.E.R. di Nick Fury.

Come sempre, Kamala è un tantinello ossessionata da Captain Marvel.

In seguito a questo evento le tre inizieranno loro malgrado a scambiarsi di posto con le conseguenze che vi lascio immaginare - anche perché la povera Kamala vive ancora a Jersey City con gli apprensivi genitori - per poi congiungersi e fare squadra contro Dar-Benn (Zawe Ashton), leader di una fazione rivoluzionaria Kree che ha qualche conto in sospeso con Carol. Tipo che l’eroina, distruggendo a suo tempo l’Intelligenza Suprema, ha seriamente compromesso l’equilibrio del pianeta Hala, guadagnandosi il nomignolo di devastatrice.

The Marvels, come già accennato, entra subito nel vivo, dedicando giusto qualche momento ai riassuntini del caso per poi far parlare l’azione attraverso una serie di sequenze tanto spettacolari quanto eloquenti attraverso cui la regista Nia DaCosta "racconta" i poteri delle tre protagoniste e, soprattutto, i loro tratti caratteriali, adoperando sensatamente come punto di vista principale quello di Kamala, anche nell’ottica di un film che per taglio, stile e registro appare come il diretto proseguimento di Ms. Marvel (Voto: 8 - Recensione) anziché come un vero e proprio sequel di Captain Marvel.

Dar-Benn avrebbe forse meritato più respiro.

Va detto che la scelta in questione paga, dal momento che Iman Vellani tende quasi sempre a mangiarsi la scena oltre a funzionare da catalizzatore per le sue colleghe e rispettivi personaggi: ovvero una sessantenne con l’aspetto di una trentenne che ha passato un sacco di tempo nello spazio con l’unica compagnia del gatto alieno Goose, e di conseguenza poco incline a lavorare in gruppo; e Monica, la quale non ha potuto dare l’ultimo saluto alla madre a causa del Blip, né contare sulla vicinanza di Danvers.

With a little help from my friends

Le tre, costrette dagli eventi a vivere come una specie di famiglia, sono complementari sia in termini di poteri ma soprattutto emotivi, e il film punta molto, e quasi sempre felicemente, su questo aspetto, specchiando per esempio la Monica ragazzina in Kamala, e servendosi di quest’ultima per offrire una "seconda occasione" a Captain Marvel. Del resto, niente è meglio di un’adolescente di fatto per metterne due irrisolte davanti ai propri problemi.

Il tema del riscatto si estende anche all’antagonista e, più in generale, alla dimensione politica del racconto, anche se purtroppo da questo punto di vista The Marvels sembra accusare la propria gestazione tribolata, srotolando una narrazione eccessivamente compressa, a tratti frammentaria e che, forse, avrebbe beneficiato di maggiore respiro. Soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo dell’antagonista e relativo contesto, ma pure durante alcune sequenze tra le più matte, come quelle ambientate sul pianeta Aladna.

Sì, The Marvels è anche, e soprattutto, un film per gattofili.

Tutti questi problemi non fanno di The Marvels un film sgradevole, anzi, e per quanto mi riguarda ne consiglio la visione anche solo per godere dell’alchimia che lega le tre protagoniste, per gli irresistibili siparietti da fangirl di Kamala e per certe faccende di natura felina che vi lascio il piacere di scoprire. Sicuramente Nia DaCosta è riuscita a imprimere al progetto una forte personalità, nonché un ritmo davvero invidiabile che paga soprattutto durante le sequenze d’azione a montaggio alternato, mentre a tratti, soprattutto quando il camp prende il sopravvento, sembra di essere davanti a una puntata di Buffy (è un complimento, a scanso di equivoci).

Ciononostante, la già citata assenza di un sottotesto drammatico forte in stile Love and Thunder e la struttura vagamente irrisolta del film potrebbero rappresentare un problema, soprattutto per gli spettatori più esigenti in termini di continuity e "cose grosse del MCU". A tutti gli altri, però, mi sento di garantire un’ora e quarantacinque minuti di spasso.

The Marvels è disponibile al cinema.

Verdetto

Non sapendo esattamente cosa aspettarmi da The Marvels, e avendo seguito giusto con la coda dell’occhio le grane post-produttive legate al film, i rinvii eccetera, sono entrato in sala senza eccessiva ansia, oltretutto ben disposto dal coinvolgimento di Nia DaCosta, della quale avevo apprezzato Candyman, e per la presenza di Iman Vellani, che attraverso Ms. Marvel ha riportato nel MCU quella dimensione adolescenziale e scanzonata che, purtroppo, lo Spider-Man di Tom Holland sembra avere già abbandonato (fosse anche solo per questione anagrafiche). Proprio la giovane attrice si carica sulle spalle una bella fetta di film facendo da tramite tra i personaggi interpretati rispettivamente da Brie Larson e Teyonah Parris, e fornendo alla regista l’opportunità per iniettare nel racconto una bella dose di follia giovanile. Nel complesso la squadra composta dalle tre eroine funziona, e certi siparietti contribuiscono sensibilmente alla riuscita del film, così come le sequenze d’azione a montaggio alternato. Di contro, forse è scattata qualche sforbiciata di troppo, e a volte trama e tensione fanno fatica a emergere nella follia generale, facendo sembrare l’intera operazione un (pur riuscito) divertissement.

In questo articolo

The Marvels

Marvel Studios | 08 Novembre 2023

The Marvels - La recensione

7.3
Discreto
Se siete in sintonia con la produzioni Marvel più matte e leggere, qui troverete un’ora e quarantacinque minuti di divertimento; diversamente, potrebbe non essere il vostro film.
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