SELLERS, Peter in "Enciclopedia del Cinema" - Treccani - Treccani

SELLERS, Peter

Enciclopedia del Cinema (2004)

Sellers, Peter (propr. Richard Henry)

Giovanni Grazzini

Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Southsea (Hampshire) l'8 settembre 1925 e morto a Londra il 24 luglio 1980. Più giovane di una decina d'anni di Alec Guinness, che restò per lui il modello della comicità inglese, è stato per un trentennio un interprete brillante ‒ spesso irresistibile nella farsa e nel grottesco ‒ di una settantina di film diretti da registi di vena caustica che seppero metterne a frutto il talento d'improvvisatore e di grande trasformista.

Figlio d'arte (il padre pianista e la madre attrice erano saltimbanchi girovaghi), aveva respirato fin da piccolo l'aria del palcoscenico. Spinto dalla nonna (una soubrette portoghese) dinanzi a un microfono quando aveva appena due anni e mezzo, trascorse l'infanzia e la prima giovinezza fra donne di teatro. Costretto a interrompere gli studi a tredici anni, lavorò come buttafuori, suonatore di tamburo in un'orchestra di zingari, imitatore, e negli anni della Seconda guerra mondiale, arruolato nella RAF, fece il fantasista in spettacoli per le forze armate. Dal 1948, alla radio e poi in televisione, si fece apprezzare nel The goon show e in molti altri programmi leggeri (tra i quali Gently Bentley, The idiot weekly, A show called Fred, Son of Fred), talvolta portati in teatro a Piccadilly, finché nel 1951 esordì nel cinema, al fianco di Harry Secombe, in film comici di scarso rilievo. La notorietà gli giunse con The ladykillers (1955; La signora omicidi) di Alexander Mackendrick, thriller in cui, accanto a Guinness, interpretò la parte di uno sfortunato rapinatore. Quella parodia del 'giallo' dette l'avvio a una serie ininterrotta di commedie non di rado esilaranti che lo videro dar vita ai personaggi più disparati, sovente dotati di un ramo di spassosa follia.Senza possedere un'identità precisa, pronto a calarsi in ogni parte che richiedesse una recitazione fondata sui tempi comici, il gesto e la smorfia, S. annoverò da allora in poi grandi successi: emulò Guinness, che aveva ricoperto otto parti in Kind hearts and coronets (1949; Sangue blu) di Robert Hamer, impersonando a sua volta altrettante figure di assassini in The naked truth (1958; La verità… quasi nuda) di Mario Zampi. In coppia con Terry-Thomas fu un brigante in Tom Thumb (1958; Le meravigliose avventure di Pollicino) di George Pal, un ameno primo ministro in Carlton-Browne of the F.O. (1958; Mr Browne contro l'Inghilterra) di Roy Boulting e Jeffrey Dell, ebbe tre ruoli in The mouse that roared (1959; Il ruggito del topo) di Jack Arnold, e fu un medico indiano, al fianco di Sophia Loren e Vittorio De Sica, in The millionairess (1960; La miliardaria) di Anthony Asquith. Dopo essersi cimentato quale oggetto del desiderio di una ricca signora in Only two can play (1961; Sesso, peccato e castità) di Sidney Gilliat, partecipò del largo consenso riscosso da Lolita (1962; Lolita) di Stanley Kubrick, dove impersona il perverso sceneggiatore Quilty, e, diretto da Blake Edwards, toccò la massima vetta della popolarità nel ruolo del goffo ispettore Clouseau, protagonista di The Pink Panther (1964; La Pantera rosa), primo episodio di una serie di cinque film (Return of the Pink Panther, 1974, La Pantera rosa colpisce ancora; The Pink Panther strikes again, 1976, La Pantera rosa sfida l'ispettore Clouseau; Revenge of the Pink Panther, 1978, La vendetta della Pantera rosa; Trail of the Pink Panther, 1982, Sulle orme della Pantera rosa, quest'ultimo uscito dopo la morte di S. utilizzando spezzoni inediti dei precedenti) poi proseguita da altri attori dopo la sua scomparsa. Applaudito interprete di tre ruoli nel film di Kubrick Dr. Strangelove: or how I learned to stop worrying and love the bomb (1964; Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba), fu tra i protagonisti di Casino Royale (1967; James Bond 007 ‒ Casino Royale) di John Huston, Kenneth Hughes, Val Guest, Joseph McGrath e Robert Parrish, e venne tra l'altro diretto da Vittorio De Sica in Caccia alla volpe (1966) e in Sette volte donna, noto anche come Woman times seven (1967), e da Richard Quine in The prisoner of Zenda (1979; Il prigioniero di Zenda). Risultò inoltre particolarmente esilarante in tre film rimasti esempi di raffinata comicità A shot in the dark (1964; Uno sparo nel buio) di Edwards, What's new, Pussycat? (1965; Ciao Pussycat) di Clive Donner, prima sceneggiatura di Woody Allen, e The party (1968; Hollywood party) ancora di Edwards.

Tra le sue interpretazioni più memorabili si colloca il penultimo film, Being there (1979; Oltre il giardino), diretto da Hal Ashby, dove fu un impagabile analfabeta, debole di mente, creduto, per il suo candore, un oracolo di saggezza, e con il quale ottenne nel 1980 il Golden Globe come migliore attore e una nomination all'Oscar. Soltanto dopo la sua scomparsa è uscito The fiendish plot of Dr. Fu Manchu (1980; Il diabolico complotto del Dr Fu Manchu) di Piers Haggard. Sfortunato come regista ‒ nel 1961 non era piaciuta la sua edizione della pièce di M. Pagnol Topaze, Mr. Topaze (Il piacere della disonestà) ‒ S. è stato uno degli attori più cari al grande pubblico per la sua versatilità e per la ricchezza di sfumature, ora timido e catastrofico, ora pasticcione e malizioso. Tra gli altri suoi film vanno ricordati I'm all right Jack (1959; Nudi alla meta) di John Boulting, The battle of the sexes (1959; La battaglia dei sessi) di Charles Crichton, Waltz of the toreadors (1962; Il generale non si arrende) di John Guillermin, The world of Henry Orient (1964; La vita privata di Henry Orient) di George Roy Hill, Murder by death (1976; Invito a cena con delitto) di Robert Moore.

Bibliografia

F. Russo, Sellers comico timido, in "La fiera del cinema", agosto 1960, 2, 8.

P. Evans, Peter Sellers: the mask behind the mask, London 1980.

D. Thompson, The rest is Sellers, in "Film comment", September-October 1980, 5.

A. Walker, Peter Sellers: the authorized biography, Londra 1981.

I mille volti di Peter Sellers, a cura di R. Venturelli, Genova 1981.

Peter Sellers, a cura di F. Borin, Venezia 1981.

M. Sellers, P.S. I love you: an intimate portrait of Peter Sellers, New York 1982.

M. Starr, Peter Sellers: a film history, Jefferson 1991.

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