Dopo il cancro di Re Carlo III William verso reggenza soft: cosa significa  - La Stampa

Il principe William, erede al trono britannico, è tornato sulla scena pubblica dopo aver cancellato tutti gli impegni per un mese per stare vicino ai tre figli e alla moglie Kate, ancora convalescente dopo il delicato intervento chirurgico all’addome. Ma, il vuoto che si è aperto nell'istituzione monarchica dopo l’annuncio del cancro diagnosticato a suo padre, il 75enne Carlo III, l’ha obbligato a rivestire gli abiti istituzionali. Per lui si sta, addirittura, delineando una «reggenza soft». Secondo gli esperti costituzionali, molte delle funzioni del sovrano dovranno, infatti, essere assunte dai familiari più stretti, a partire dal primogenito.

Cosa comporta la «reggenza soft»?
Innanzitutto per la «reggenza soft» non necessita ricorrere al Regency Act o delegare formalmente i Consiglieri di Stato, in pratica i familiari più stretti del re.Tra l’altro c’è già un precedente e risale agli ultimi anni di vita della regina Elisabetta, quando Carlo, da principe di Galles, ha gradualmente iniziato a sostituirla. A lui, all’epoca, è stata data anche la “red box”, la valigetta rossa che contiene documenti importanti che provengono da ministri del governo del Regno Unito o da rappresentanti del Commonwealth che il monarca legge e, se necessario, approva nelle sue funzioni di Capo dello Stato. Al momento, non è stata consegnata al principe William. Anzi, Buckingham Palace ha precisato che, per ora, il monarca continuerà a lavorare ai documenti ufficiali e proseguirà con le udienze settimanali con il primo ministro, oltre che presiedere le riunioni del Consiglio Privato. Insomma, il messaggio è chiaro: Re Carlo III non abdica.

Intanto, ieri sera, il principe William ha, per la prima volta, parlato della malattia del padre e ha ringraziato i sudditi per i messaggi di vicinanza: «Apprezziamo davvero i gentili messaggi di tutti, grazie» ha affermato William parlando ad un evento di raccolta fondi di beneficenza per la London Air Ambulance.

Ma se le condizioni del monarca dovessero peggiorare cosa accade?
In caso di cattiva salute del monarca sarebbe necessario fare ricorso formale al Regency Act del 1937. Il Regency Act, la cui ultima versione del 2022 ha aggiornato l'ultima del 1937, disciplina proprio questo genere di emergenza e prevede che siano i Counsellors of State a sostituire il re. In questo caso assumerebbe un ruolo importante, oltre William, anche la regina Camilla. Inoltre sarebbero qualificati al disbrigo degli affari del re anche Harry, Andrea e la sua primogenita Beatrice. Fu proprio Carlo, alla morte di Elisabetta II, a chiedere al Parlamento di poter aggiornare la lista dei Counsellors of State e allargare la possibilità di sostituirsi al sovrano anche alla sorella Anna e al fratello minore Edoardo, in considerazione del fatto che allo stato delle cose sia il principe Andrea che il principe Harry sono di fatto tagliati fuori da Buckingham Palace.

Carlo e William: quando scatterebbe il passaggio dello scettro
Poi c’è l’ipotesi estrema, quella della reggenza del trono da parte di William. La procedura verrebbe attivata se il re diventasse, ad esempio, incapace di parlare o muoversi a causa della malattia. Sarebbe un consiglio ristretto formato da Camilla, dal Lord Cancelliere, dallo speaker della Camera e dai due massimi giudici del Regno a decidere se il re non è nelle condizioni di «espletare le funzioni reali». Solo a questo punto l’attuale principe di Galles diventerebbe principe reggente e, di fatto, sovrano del Regno Unito.

L'ultima abdicazione risale al 1936
Parlando sempre di ipotesi, se Carlo dovesse abdicare, sarebbe il figlio William, che è il primo nella linea di successione, ad ascendere al trono britannico. Quest'evento nella storia della monarchia inglese è molto raro. L'ultima abdicazione risale al 1936, quando l'allora re Edoardo VIII rinunciò alla corona per sposare Wallis Simpson, un'attrice americana e, cosa più importante per l'epoca, divorziata. Sposare una persona divorziata fu considerato un tabù nella monarchia britannica per centinaia di anni. Nel caso quindi gli eventi dovessero precipitare per motivi di salute, William prenderebbe il posto del re - che è capo di Stato dall'8 settembre 2022 - e primo nella successione al trono diventerebbe il figlio George e poi, a seguire, la principessa Charlotte, il principe Louis, il Duca di Sussex Harry, il principe Archie, la principessa Lilibet e, infine, il Duca of York Andrea. Sia Harry che Andrea rimangono nella linea di successione al trono nonostante le controversie che li circondano.

Il gelo tra William e Harry
Nessun contatto, neanche una telefonata, tra il principe William e il fratello minore Harry corso a Londra per vedere il papà, re Carlo. Il secondogenito del sovrano e di Lady Diana è rimasto a colloquio con lui per circa 40 minuti. Ma quanto hanno discusso re Carlo e suo figlio rimarrà molto probabilmente ignoto. Quello che è certo è che il principe Harry, dopo una notte in hotel, è già ripartito per la California. Chi sperava in un riavvicinamento tra i due fratelli è rimasto deluso. Non è ancora tempo, probabilmente.

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