Che tipi di crimini esistono?
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Che tipi di crimini esistono?

14 Agosto 2023 | Autore:
Che tipi di crimini esistono?

Delitti, contravvenzioni e crimini: qual è la differenza? Cosa sono gli elementi psicologici del dolo e della colpa?

I reati sono illeciti penali puniti con sanzioni che prendono il nome di “pene”. Queste possono essere detentive, quando prevedono la restrizione della libertà personale del colpevole, oppure pecuniarie, quando consistono solamente nel pagamento di una somma di denaro a favore dello Stato. Che tipi di crimini esistono?

La legge distingue essenzialmente due diverse tipologie di reati: i delitti e le contravvenzioni. Si tratta in entrambi i casi di illeciti penali, sanzionati però in maniera molto differente. Basti solamente pensare che solamente per i delitti è previsto l’ergastolo. Ma procediamo con ordine.

Cosa sono i crimini?

Crimini e reati sono la stessa cosa. Si tratta di un modo diverso per esprimere lo stesso concetto. La legge italiana, però, non parla mai di crimini ma soltanto di reati.

In altri Paesi, come ad esempio la Francia, i crimini esistono ancora e rappresentano una sottocategoria dei reati (nello specifico, quelli in assoluto più gravi).

Quanti tipi di crimini esistono?

Come anticipato in apertura, la legge italiana prevede due grandi tipologie di crimini (cioè, di reati): i delitti e le contravvenzioni.

I delitti sono gli illeciti puniti più severamente, con pene che possono giungere perfino all’ergastolo; le contravvenzioni, al contrario, costituiscono crimini molto meno gravi, per i quali si può rischiare al massimo la detenzione per tre anni.

Per la precisione, i delitti sono puniti:

  • con l’ergastolo, che consiste nella detenzione perpetua;
  • con la reclusione, cioè con il carcere da un minimo di quindici giorni a un massimo di ventiquattro anni;
  • con la multa, cioè con una pena pecuniaria non inferiore a euro 50 euro né superiore a 50mila.

Le contravvenzioni, invece, possono essere punite con l’arresto, che è la pena detentiva fino a un massimo di tre anni, oppure con l’ammenda, che è la pena pecuniaria fino a 10mila euro.

La maggior parte dei crimini sono delitti; ne sono un esempio il furto, le lesioni, la rissa, l’omicidio, la truffa, i maltrattamenti, la rapina, lo spaccio, ecc.

Sono invece contravvenzioni i crimini minori, come ad esempio l’abuso edilizio, la guida in stato d’ebbrezza, il disturbo del riposo delle persone, ecc.

Qual è la differenza tra delitti e contravvenzioni?

La differenza tra delitti e contravvenzioni non si ferma ai diversi tipi di pene. Ad esempio, i delitti sono normalmente punibili soltanto a titolo di dolo, cioè se il reo ha agito in malafede, con la consapevolezza di commettere un atto illegale.

Il dolo è infatti l’elemento psicologico che caratterizza chi agisce nella perfetta consapevolezza di porre in essere una condotta illecita.

Si pensi al furto: nessuno potrebbe essere punito per aver preso la cosa altrui in modo del tutto casuale o accidentale. Lo stesso dicasi per la rapina: è chiaro che una condotta del genere possa essere solo volontaria.

Eccezionalmente, i delitti sono puniti anche a titolo di colpa, ma solo ove sia espressamente previsto. Per colpa si intende la condotta negligente, imprudente o imperita.

Si pensi al carpentiere che, per errore, faccia cadere il martello dal tetto su cui si trova per riparare alcune tegole, ferendo così la persona che si trovava a passare di sotto, oppure al medico che, sbagliando l’intervento, faccia morire il paziente, o ancora al sorpasso azzardato che causa un grave incidente.

In tutte queste ipotesi, il delitto è colposo, in quanto il fatto è stato commesso senza volontarietà ma, ciononostante, viene punito ugualmente, anche se con pena ridotta.

Al contrario dei delitti, le contravvenzioni sono sempre punite indifferentemente a titolo di dolo o di colpa: ciò significa che, ai fini della punibilità, non conta l’elemento psicologico del reo.

Contravvenzioni e delitti sono differenti anche per ciò che concerne la procedibilità: mentre i delitti sono procedibili d’ufficio oppure a querela di parte a seconda di ciò che ha stabilito la legge, le contravvenzioni sono sempre procedibili d’ufficio, tranne nell’ipotesi di disturbo della quiete e di molestie in strada, in cui occorre necessariamente che la vittima sporga querela entro tre mesi.

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