Al di là delle critiche, positive o negative, che hanno caratterizzato l'uscita di Don't look up al cinema e in streaming, tutti si sono interrogati sulla storia vera che c'è dietro.

Cerchiamo di approfondire la questione, tra finzione e realtà, e di capire qual è il significato della cometa che distrugge la Terra nel lungometraggio.

Don't look up la storia vera

Don't look up in Italia è stato distribuito in alcuni cinema dall'8 dicembre 2021, per poi poter essere visto in streaming dal 24 dicembre, su Netflix.

Di certo affermatosi come il film di Netflix da vedere per Natale, Don't look up ha tenuto banco tra le discussioni social post cenone, diventando subito un cult. Sebbene la critica si sia divisa nettamente, quello su cui ci piacerebbe focalizzarci riguardo a Don't look up è la storia vera che vi sta dietro.

Ebbene, partiamo da quella che di Don't look up è la trama. Una cometa nel film è la vera protagonista: la scopre Kate Dibiasky, una studentessa che sta svolgendo un dottorato in astronomia, e ne conferma l'esistenza il suo professore, Randall Mindy. Quest'ultimo, inoltre, calcola e conferma che il corpo celeste è pronto a colpire la Terra in meno di sei mesi, annientando completamente l'umanità.

I due, pertanto, cercano di recarsi alla Casa Bianca (certo, quando si parla di catastrofi, in genere, siamo sempre negli U.S.A.) per dare l'allarme: tuttavia la presidente degli Stati Uniti, Janie Orlean, è troppo presa dalla campagna elettorale per occuparsi del problemino, così impone la massima segretezza in merito alla notizia (non sarà che gli errori e l'obnubilazione possono appartenere a tutti, anche alle presidentesse donne? E che non è solo il genere a rendere migliori le persone, a prescindere?)

Kate e Randall, però, non ci stanno, dunque decidono di partecipare al programma TV di Brie Evantee e Jack Bremmer: una volta in trasmissione si rendono conto che il tono leggero dello show non è adatto all'argomento che loro intendono trattare con serietà ma, non essendo tipi abituati ai meccanismi della comunicazione, non riescono a gestire la situazione a dovere, così diventano oggetto di uno shitstorm mediatico (avete presente i social di questi tempi?) perdendo completamente di credibilità.

Solo nel momento in cui la Orlean viene coinvolta in uno scandalo a sfondo sessuale decide di tirare fuori dal cappello l'allarme cometa, che intanto è sempre più vicina alla Terra, così che la notizia possa spostare l'attenzione da lei (ah le macchinazioni politiche!). Adesso la cometa (dunque la disgrazia) fa comodo sia alla presidente, che cerca di allestire un piano per salvare il mondo e apparire un'eroina, sia all'imprenditore nel campo dell'intelligenza artificiale cui affida la missione, il quale vede un'opportunità di guadagno nei materiali presenti all'interno del nucleo della cometa (quando si dice pensare al profitto anche di fronte alla fine del mondo).

In questo scenario, i calcoli di Randall sono ignorati, gli scienziati coinvolti nella scoperta vengono manipolati dalla Orlean e il piano che prevede di sbriciolare la cometa, anziché distruggerla, per ricavare le preziose sostanze dai frammenti, fallisce miseramente. Si arriva così alla resa dei conti (attenzione, semi-spoiler): la cometa impatta sulla Terra e stermina la sua popolazione, che continua paradossalmente a cercare il like, anche quando non c'è più niente da fare (ta-da! Vi aspettavate il lieto fine?)

Insomma, se avete letto tra le righe, la storia vera che Don't look up porta al cinema, e che metaforizza con la cometa stessa, è un po' quella della pagliuzza nell'occhio del fratello, che non ci fa accorgere della trave nel nostro modo di vedere le cose. Si possono tirare in ballo i massimi sistemi, il riscaldamento globale che ignoriamo, il divario sociale, il complottismo che ci divide (proprio come quello legato ai dibattiti sulla pandemia), ma di base è il modello comportamentale diffuso ciò che ci danneggia, così come l'ipocrisia e la menzogna. Se poi volete sapere il punto di vista di un astrofisico in merito alla ricostruzione del film e come il mondo è realmente organizzato nell'eventualità di un impatto con un corpo celeste, guardate la spiegazione e la scienza di Don't look up secondo Amedeo Balbi, su YouTube, il divulgatore che ci aiuta a capire l'universo

Leonardo Di Caprio nel film interpreta il professore Randall Mindy, competente scienziato, ma non avvezzo ad avere i riflettori puntati addosso. A un certo punto subisce e cede alle avances della conduttrice TV Brie Evantee, calamitata solo dalla sua momentanea popolarità. Randall si allontana dalla famiglia ma, alla fine (quella vera e propria, della sua vita e dell'umanità) si riconcilia con i suoi valori. Tra i film di Leonardo Di Caprio più recenti, Don't look up riporta l'amato attore sugli schermi, non lo vedevamo dal 2019. Quello in questione è un film con Leonardo Di Caprio di Netflix, creato quasi appositamente per la distribuzione sulla piattaforma, sebbene sia stato molto richiesto anche sul grande schermo. Jennifer Lawrence e Maryl Streep sono le protagoniste femminili di Don't look up. In particolare, Jennifer Lawrence interpreta la studentessa Kate Dibiasky, che scopre la pericolosa cometa in rotta di collisione con la Terra. Sveglia e sarcastica, Kate viene, però, schernita dallo staff della Casa Bianca e dalla presidentessa. Maryl Streep in Don't look up è la perfetta macchietta del politico che pensa solo a se stesso e ai propri interessi: dunque, come avrete ben capito, vediamo la grande interprete nei panni della presidentessa degli Stati Uniti Janie Orlean. In Don't look up Ariana Grande ha una piccola e divertente parte: quella di Riley Bina, star della musica al centro di un gustoso siparietto, in cui la notizia della sua rottura (in musica) del fidanzamento con DJ Chello viene totalmente oscurata da quella dell'impatto della cometa con la Terra. Il brano che interpreta Ariana Grande nel film, Just look up, è candidato all'Oscar 2022 come miglior canzone. Adam McKay è il regista di Don't look up: inizia la sua carriera come sceneggiatore per la NBC e il celeberrimo Saturday Night Live, ma lo ricordiamo soprattutto per l'intensa opera cinematografica del 2018 Vice – L'uomo nell'ombra. Con il film di Netflix è candidato al premio Oscar 2022 per la miglior sceneggiatura.