IL LADRO DELL'ARCOBALENO - Film (1991)
IL LADRO DELL'ARCOBALENO
Locandina IL LADRO DELL'ARCOBALENO

IL LADRO DELL'ARCOBALENO

( THE RAINBOW THIEF )
Voto del pubblico
Valutazione
3.2 di 5 su 4 voti
Genere: Commedia
Anno: 1991
Paese: Gran Bretagna, USA
Durata: 95 min
Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI - 20th Century Fox
IL LADRO DELL'ARCOBALENO è un film di genere commedia del 1991, diretto da Alejandro Jodorowsky, con Peter O'Toole e Omar Sharif. Durata 95 minuti. Distribuito da INDIPENDENTI REGIONALI - 20th Century Fox.
Genere: Commedia
Anno: 1991
Paese: Gran Bretagna, USA
Durata: 95 min
Formato: PANORAMICA
Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI - 20th Century Fox
Fotografia: Ronnie Taylor
Montaggio: Mauro Bonanni
Musiche: Jean Musy
Produzione: TIMOTHY BARRIL PRODUCTION, MORGAN

TRAMA IL LADRO DELL'ARCOBALENO

Dima è il maggiordomo senza livrea di Meleagre, un personaggio che alloggia in una stanza adibita a laboratorio alchemico ricavata nei cunicoli nella rete fognaria. Compagno di Meleagre è il suo cane Chronos, o meglio la sua spoglia imbalsamata, che prende vita grazie alle doti di ventriloquo del suo padrone. Dima procura il cibo e quanto occorre alla sopravvivenza di sé e del suo padrone mediante piccoli furti, nell'attesa di quell'immensa fortuna in oro che Meleagre gli ha promesso, essendo questi l'erede dello zio Rudolf, proprietario di ricchezze incalcolabili e in coma all'ospedale. Ma vengono designati eredi le prostitute di un bordello, a condizione che queste si prendano cura dei suoi cani, rimasti orfani. Dima reagisce lasciando Meleagre e salendo su un treno che porta in salvo gli abitanti della città, colpita da un violento nubifragio. Ma all'ultimo momento, quando il treno è in movimento, l'immagine dell'amico in pericolo spinge Dima a correre in suo aiuto. Lo troverà adagiato sul proprio letto, con in mano il suo mazzo di tarocchi ...

CRITICA DI IL LADRO DELL'ARCOBALENO

"Ascetico, allucinato, fantasmagorico, Jodorowski continua a proporci la sua "non filosofia" della vita, ma ha perso parte della sintonia che aveva con i giovani. Film ermetico e simbolico, dove l'acqua purifica, insolente e cabalistico come una partita di tarocchi, 'Il ladro dell'arcobaleno' è ahimé privo di regole per orizzontarsi, captare emozioni al di là dell'ovvietà metaforica della struttura narrativa: anche l'iniziazione spirituale deve avere i suoi cartelli segnaletici." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 14 Luglio 1994)"Nani, giganti, barboni, circhi equestri tarocchi riti e miti esoterici tentano, di sfondo, di mandare avanti una storia sempre in cifre che l'autore volutamente non decodifica limitandosi a immergerla in un profluvio di immagini in cui a dominare sono sempre le metafore: ora, lo si può ammettere, con effetti visivi di una certa vitalità, il più spesso, però, con orge di pessimo gusto in cui solo il decadente ed il marcio arrivano a imporsi. Con una bella pagina cinematografica, comunque, una specie di diluvio universale che, pur anche quello tutto simbolico, ha un impatto visionario di innegabile forza. Ma è solo un lampo, un ricordo di quello che è stato una volta Jodorowsky e che da anni non riesce ad essere più. Esattamente come i suoi due protagonisti, Peter O'Toole, l'alchimista, Omar Sharif, il ladro: fantasmi di un passato glorioso che invano e affannosamente si sforzano entrambi di resuscitare; ridotti invece solo a larve di sé stessi." ('Il Tempo', 31 Maggio 1994)"Il cinema di Jodorowsky è grottesco, insano, insolente, metaforico, stordito da significati nascosti e da cabale della mente. Ma la carica impetuosa delle metafore subisce qui una provocatoria dèbacle. 'Il ladro dell'arcobaleno' è appesantito da simboli e riferimenti esoterici, da non ben chiare iniziazioni spirituali e da misteriose incursioni nell'inconscio, da una sacralità confusa e da una spettacolarità sporca, folle, marginale. Certo: nella seconda parte, una catastrofica alluvione e la potenza dell'acqua purificatrice, sorta di inquietante giudizio universale che allude ad una tempesta interiore, è di grandissima efficacia visionaria. Ma il tutto pare posticcio, calligrafico, inerte. A cominciare dall'interpretazione di quelle anziane star decadute e decadenti: O'Toole è come attonito e lo Sharif saltellante e giocoso è solo un clown irritante e patetico." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 27 Maggio 1994)

CURIOSITÀ SU IL LADRO DELL'ARCOBALENO

- REVISIONE MINISTERO MARZO 1994.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL LADRO DELL'ARCOBALENO

Attore Ruolo
Peter O'Toole
Principe Meleagre
Omar Sharif
Dima
Christopher Lee
Zio Rudolf
Francesco Romano
Marcus
Jane Chaplin
Lady Jane
Berta Dominguez D.
Tiger Lily
Joanna Dickens
Ambrosia
June Alderson
Hortensia
Linzi Drew
Madame Rainbow
Ian Dury
Barista
Peter Dennis
Winter
Edward Donovan
Rolf
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