Chi era Luca Bedino, l’archivista storico del Comune di Fossano morto a 55 anni - La Stampa

Tantissimi fossanesi gli hanno dato l’addio oggi nella camera ardente allestita nella sala Barbero del Castello degli Acaja, dove lavorava, come archivista storico del Comune. Luca Bedino è morto a 55 anni: è stato uno storico, un letterato, autore di molte pubblicazioni non solo riguardanti la sua città. Da tempo stava fronteggiando una malattia e nell’ultimo periodo non ne faceva mistero. Su Facebook, a inizio aprile, aveva condiviso uno scritto di saluto sentendosi «come una candela che poco a poco va consumandosi». Da chi lo conosceva viene ricordato come persona originale, autentica, presente a sé stessa. Lui stesso ha curato il proprio manifesto funebre su cui campeggia la scritta in latino: «Omnium beatitudinum libertatem interiorem observo», «Tra tutte le beatitudini la libertà interiore osservo».

Il lavoro di archivista storico del Comune era affiancato dalle sue collaborazioni con l’ambiente universitario e scientifico, convegni, studi e ricerche. Innumerevoli le mostre organizzate al castello legate al patrimonio culturale cittadino e gli eventi come «Oltre l’Ade», Bona di Savoia, la Fenice rinnovata, oppure convegni di orientalistica con importanti università nazionali. A lui si devono la riproposizione delle antiche vie cittadine dipinte agli angoli del centro storico, i pannelli didascalici in parte disseminati per la città; gli studi inediti sui volumi editi dalla Crf e dalla Fondazione Crf; le ricerche che hanno consentito di scoprire l’eccidio e l’infanticidio dei valdesi, la storia della scuola veterinaria nel castello, la partecipazione dei fossanesi ai moti risorgimentali.

Nello scritto diffuso sul social un inno all’attimo che fugge ma anche un invito a riflettere sulla morte «argomento tabù per eccellenza». «In questo frangente - scriveva -, constato quanto tempo passiamo d’ordinario convinti che essa verrà chissà quando; che le giornate possano trascorrere sprecando le ore; che i legami più belli abbiano un second’ordine rispetto a futilità appaganti sul momento ma che in nulla siano paragonabili al vivere intensamente ogni istante con chi si ama».

Luca Bedino lascia la moglie Sabina Masante, l’adorata figlia Matilde, la mamma Giusy, le sorelle Ombretta ed Elsa, il fratello Marco e tutti i famigliari, ma anche tanti amici con i quali ha condiviso momenti di gioia e anche l’ultimo periodo. Sui social è stato proposto di intitolare a lui la biblioteca dei ragazzi di Fossano quando si terrà la futura e attesa riapertura.

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