Quercetina: proprietà, dove si trova negli alimenti e controindicazioni

Quercetina, antiossidante e antinfiammatoria: cos’è, proprietà e come assumerla con alimenti e integratori

La quercetina è un flavonoide dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ma non solo. Scopri i suoi benefici, dove si trova e come assumerla anche attraverso gli integratori.

Ricavando la sua denominazione dall’antico termine latino quercetum (“foresta di querce”), la quercetina è una sostanza di origine vegetale dalla crescente importanza scientifica. Nello specifico, la quercetina si classifica come flavonolo e rientra nel più ampio gruppo dei flavonoidi, ovvero importanti composti naturali dalle numerose proprietà benefiche per la salute. [1]

3 alimenti contenenti quercetina

Al fine di descriverne i diversi aspetti, seguirà un elenco delle proprietà della quercetina, approfondendone i relativi benefici per la salute umana. Successivamente, verranno descritte le principali fonti naturali di questo flavonoide, con particolare riferimento agli alimenti vegetali e al quantitativo di quercetina in essi contenuto.

Inoltre, seguirà un approfondimento sugli integratori di quercetina e sulle relative modalità di utilizzo. Infine, verranno prese in considerazione le possibili controindicazioni collegate al consumo eccessivo di quercetina. Vediamo ora a cosa serve la quercetina.

Quercetina: proprietà e benefici per la salute

Le proprietà della quercetina sono ormai note e documentate in ambito scientifico. In particolare, come vedremo fra poco, le sue principali attività sono antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche, risultando benefica per l’intero organismo e, in particolare, per l’apparato cardiovascolare e nervoso, ma non solo.

In virtù delle sue interessanti potenzialità, appare evidente quanto la quercetina possa essere utile ai fini della conservazione del benessere. A questo proposito, è importante che vi sia conoscenza e interesse pubblico, sempre più diffuso, verso i benefici apportati da questa sostanza. Vediamo ora più nello specifico le singole proprietà che, ad oggi, sono state attribuite alla quercetina.

✓ Prevenzione antitumorale

È decisamente noto quanto le patologie tumorali costituiscano, a livello globale, una rilevante causa di decessi. Il ruolo delle sostanze naturali nella prevenzione e nella potenziale cura del cancro rappresenta un importante settore di studio, ed è in questo quadro complessivo che si inserisce l’attenzione per la quercetina. Diverse osservazioni di laboratorio hanno infatti attribuito alla quercetina un’importante attività antitumorale. Nello specifico, la quercetina sembra esercitare i suoi effetti limitando la vitalità delle cellule tumorali e inducendo le cellule tumorali stesse alla morte. [2]
Sebbene siano attualmente necessari ulteriori approfondimenti sulla quercetina, sul suo ruolo nella prevenzione del cancro e, in particolare, sul suo potenziale utilizzo terapeutico nell’uomo, le conoscenze attuali sembrano essere molto promettenti in tal senso.

✓ Proprietà antiossidante

La condizione conosciuta come stress ossidativo costituisce un fattore importante in diversi stati patologici. A questo proposito, la quercetina sembra possedere un ruolo rilevante, esercitando una marcata attività antiossidante. I meccanismi attraverso cui la quercetina sembra contrastare i processi ossidativi sono diversi. In particolare, questo flavonoide sembra capace di condizionare positivamente i livelli di una sostanza antiossidante denominata “glutatione”, così come il funzionamento di altre molecole essenziali in questo contesto. Allo stesso modo, la quercetina pare influenzare, attraverso varie modalità, alcuni meccanismi cellulari implicati in questo ambito e sembra, infine, abbassare i livelli di un gruppo di sostanze legate allo stress ossidativo, conosciute, nel complesso, come “specie reattive dell’ossigeno”. [3]

✓ Proprietà antinfiammatoria

Come è ormai risaputo, i processi infiammatori rappresentano un fenomeno da non sottovalutare e strettamente legato a diversi eventi patologici. Da questo punto di partenza scaturisce l’interesse verso le sostanze naturali che possano attenuare il problema e, anche in questo contesto, la quercetina sembra ricoprire un ruolo interessante.

In virtù della sua appartenenza al gruppo dei flavonoidi e, di conseguenza, del suo spiccato potere antiossidante, la quercetina sembra esercitare anche un importante effetto antinfiammatorio. Diverse evidenze sperimentali mostrano come la quercetina sia in grado di attenuare l’infiammazione attraverso meccanismi ulteriori. In particolare, sembra che la quercetina, così come gli estratti ricavati dalle piante che contengono quercetina, siano capaci di abbassare i livelli di una serie di sostanze pro-infiammatorie. In aggiunta, la quercetina sembra agire positivamente sulla percezione del dolore. [4]

✓ Proprietà antimicrobica

L’utilizzo inappropriato di agenti antibiotici di sintesi per il trattamento delle più svariate sintomatologie, così come il loro impiego massivo nell’industria alimentare, non fa altro che incrementare, a livello globale, l’insorgenza di batteri antibiotico-resistenti, rendendo necessaria l’identificazione di nuove sostanze battericide.

In questo contesto, la quercetina rappresenta, da diversi anni, un interessante oggetto di indagine, rientrando tra le sostanze naturali più studiate. Nello specifico, sono state attribuite alla quercetina proprietà antivirali e antibatteriche, dove l’efficacia osservata sembra derivare da diversi meccanismi. A questo proposito, studi di laboratorio attribuiscono alla quercetina la capacità di interferire con alcuni aspetti che consentono agli agenti patogeni di propagarsi e, più in generale, di provocare danno nell’uomo. [5]

✓ Proprietà cardioprotettiva

Le patologie cardiovascolari costituiscono la prima causa di morte nei paesi occidentali; da qui la necessità di orientare la cultura popolare verso la conoscenza dei relativi fattori, siano essi di rischio o di protezione.

Diverse evidenze sperimentali collocano la quercetina tra le sostanze naturali in grado di esercitare un effetto protettivo sulla salute del cuore. L’attività benefica della quercetina e dei suoi derivati sembra manifestarsi attraverso varie modalità che, nel complesso, paiono rafforzare il funzionamento ottimale dei vasi sanguigni e limitare, tra l’altro, i danni da accumulo del colesterolo LDL, anche conosciuto come “colesterolo cattivo”. Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie della quercetina sembrano avere un ruolo fondamentale in merito. [6] In definitiva, i dati attuali sulla quercetina e sui suoi effetti positivi in questo campo rappresentano un ottimo punto di partenza per futuri sviluppi terapeutici.

✓ Proprietà neuroprotettiva e psicostimolante

Sebbene siano necessari ulteriori approfondimenti, diversi studi condotti in laboratorio e sull’uomo mostrano come la quercetina sia potenzialmente in grado di esercitare un effetto protettivo sul sistema nervoso. Tale effetto sembra essere correlato a diversi meccanismi che avvengono nelle cellule nervose e che potrebbero essere influenzati dalla quercetina. Anche in questo caso, le attività antiossidanti e antinfiammatorie esercitate dalla quercetina mostrano una rilevante implicazione. [7]

In aggiunta, alcuni esperimenti suggeriscono che la quercetina possa esercitare un effetto psicostimolante, migliorando la memoria e le capacità di apprendimento. Inoltre, sembra che la quercetina sia in grado di agire positivamente sugli stati di ansia e depressione. [8]

✓ Proprietà antiallergica

In aggiunta alle altre proprietà proposte, alcuni studi attribuiscono alla quercetina un certo potenziale nel trattamento delle allergie, con particolare riferimento alle allergie respiratorie e alimentari. Relativamente agli effetti esercitati dalla quercetina, sembra che essa sia in grado di limitare la produzione, all’interno dell’organismo umano, di alcune sostanze implicate nelle problematiche in questione. [9]

Quercetina: dove si trova negli alimenti

Una volta considerato a cosa serve la quercetina o, almeno, a cosa la quercetina può essere potenzialmente utile sulla base delle evidenze attuali, è il momento di considerarne le fonti alimentari.

La quercetina è un flavonoide ubiquitario e, in quanto tale, si trova in diversi alimenti di origine vegetale, facilmente ritrovabili nella tipica alimentazione occidentale. In particolare, la quercetina è stata ritrovata nei frutti di bosco e in altre tipologie di frutti, come l’uva, alcuni tipi di agrumi e diverse varietà di mele.

Inoltre, questo flavonoide abbonda in maniera particolare nei capperi, ed è presente nei cibi vegetali comunemente utilizzati per la loro aromaticità spiccata, come la cipolla e lo scalogno. Una buona fonte di quercetina è inoltre rappresentata dal cacao in polvere e, quindi, anche nel cioccolato fondente. Gli ortaggi verdi e diverse varianti di tè costituiscono ulteriori fonti di quercetina.

Tralasciando, per un istante, dove si trova la quercetina negli alimenti, è utile aggiungere che questo flavonoide è contenuto anche in alcune piante medicinali, quali Gingko biloba e l’Iperico, anche conosciuto come “Erba di San Giovanni”.

Per una visione di insieme, segue una tabella riportante il contenuto di quercetina di alcuni alimenti.

Alimento Contenuto di quercetina (mg/100 g)
Capperi 233
Cipolle 20
Asparagi, cotti 15,16
Mirtilli rossi americani 14,84
Mirtilli rossi europei 13,3
Cacao in polvere 10
Mirtilli neri 7,67
Mele 4,01
Broccoli 3,26
Tè verde 2,49
Tè nero 2,19
Ciliegie 1,47
Uva rossa 1,04
(fonte USDA)

Integratori alla quercetina: quando e come assumerli

Compatibilmente con la cospicua quantità di evidenze scientifiche a favore dei benefici della quercetina, e delle potenzialità ad essa associate, esistono in commercio diversi integratori alimentari a base di questo flavonoide. È infatti molto semplice imbattersi, all’interno di farmacie, parafarmacie ed erboristerie, in prodotti strutturati in polvere, capsule vegetali o tavolette, da consumare una o più volte al giorno, a seconda della formulazione relativa al singolo prodotto. In generale, affinché l’apporto di quercetina sia efficace e sicuro, è consigliabile attenersi alla dose giornaliera di circa 200 mg, preferibilmente in corrispondenza dei pasti.

Sebbene esistano alimenti ricchi di quercetina, l’utilizzo di integratori a base di questo flavonoide si rende consigliabile in ragione della sua scarsa biodisponibilità, oltre che dall’esigua assunzione dello stesso attraverso il consumo giornaliero di frutta e verdura. È stato infatti stimato che l’apporto medio di quercetina con l’alimentazione oscilli tra 15 mg e 40 mg al giorno. [9]

Tornando alla scarsa biodisponibilità della quercetina, e quindi del suo scarso assorbimento a livello intestinale, è molto comune trovare in commercio degli integratori contenenti, oltre alla quercetina, anche ulteriori sostanze. In genere, queste sostanze si identificano con la bromelina e la vitamina C, le quali promuovono l’assorbimento della quercetina. Non mancano, inoltre, integratori di quercetina addizionati con specifici micronutrienti, quali zinco e vitamina D, al fine di conferire al prodotto una maggiore efficacia derivante dalla sinergia dei componenti.

Quercetina: le possibili controindicazioni

A questo punto, è opportuno fornire alcune indicazioni su come assumere la quercetina in sicurezza e sui potenziali effetti indesiderati. Negli individui adulti sani, e nelle dosi consigliate di circa 200 mg, la quercetina risulta essere sicura e ben tollerata, correlandosi a pochi effetti collaterali ad oggi documentati, quali mal di testa e fastidi gastrointestinali.

Tuttavia, per quanto concerne alcuni stati particolari, come la gravidanza e l’allattamento, così come la presenza di patologie a carico dei reni, è preferibile evitare l’assunzione di integratori a base di quercetina, seppure nelle dosi considerate accettabili.

Per quanto riguarda, invece, l’assunzione di dosi elevate di quercetina, ovvero di quantità superiori a 1 g al giorno, essa potrebbe correlarsi a danni a livello renale. Inoltre, uno studio condotto su animali da laboratorio ha mostrato come la somministrazione di quantità molto elevate di quercetina possa associarsi ad un effetto pro-ossidante, contrapponendosi, di fatto, agli effetti antiossidanti, e quindi benefici, discussi in precedenza.

In aggiunta, è consigliabile non assumere quercetina in concomitanza di una sostanza presente in alcuni farmaci e nota come digossina, in ragione dei potenziali effetti tossici derivanti dalla loro interazione. [10] Inoltre, è sconsigliabile assumere integratori di quercetina durante le terapie a base di farmaci classificati come anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici.

In generale, prima di assumere quercetina, o qualsiasi altro integratore, è fondamentale sottoporre al medico tutte le terapie farmacologiche in corso, al fine di evitare spiacevoli effetti avversi derivanti dalle interazioni tra sostanze.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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