Stati Uniti: “Contrari all’invasione di Rafah”/ L’intelligence: “Vi aiuteremo a scovare i capi di Hamas”

- Josephine Carinci

Gli Stati Uniti hanno proposto a Israele di aiutarli a scovare i leader di Hamas a fronte dello stop dell'invasione di Rafah: la rivelazione di un funzionario

Presidente Biden Joe Biden, Presidente Stati Uniti d'America (ANSA 2024)

L’amministrazione Biden sta lavorando urgentemente per evitare un’invasione israeliana su vasta scala di Rafah, come spiega il Washington Post. Gli Usa stanno offrendo a Israele un prezioso aiuto nell’individuare la posizione dei leader di Hamas e trovare i responsabili degli attacchi del 7 ottobre, cercando di convincere il Paese a non attaccare ulteriormente Rafah, dove migliaia e migliaia di civili sono rifugiati. Funzionari americani si sono anche offerti di contribuire a fornire rifugi in modo che Israele possa costruire tendopoli ed efficentare sistemi di consegna di cibo, acqua e medicine, in modo che i palestinesi evacuati da Rafah possano avere un luogo abitabile in cui vivere.

Una fonte anonima ha spiegato che le offerte sono arrivate da Biden e dai suoi collaboratori nelle ultime settimane, nella speranza di convincere Israele a condurre un’operazione più limitata e mirata nella città meridionale di Gaza, dove si sono rifugiati 1,3 milioni di palestinesi dopo l’inizio del bombardamenti. Benjamin Netanyahu nei giorni scorsi ha adottato una serie di misure che hanno fatto temere che l’operazione, a lungo promessa, potesse materializzarsi. Lo scopo degli Stati Uniti è però quello di convincere il Paese che i battaglioni di Hamas possono essere sconfitti con attacchi più mirati piuttosto che con un’invasione su larga scala.

Stati Uniti, la proposta a Israele: “Vi aiuteremo a scovare i leader di Hamas”

Secondo Biden e i suoi funzionari, i palestinesi che si sono rifugiati a Rafah non possono essere spostati in altre parti di Gaza con facilità. Inoltre per gli Stati Uniti Israele deve fornire le infrastrutture di base come riparo, cibo, acqua e medicine in modo che gli evacuati abbiano condizioni di vivibilità. Per questo gli Usa hanno consigliato agli israeliani di adottare un piano umanitario con il loro aiuto. “La comunità umanitaria in generale è molto scettica sul fatto che esista un modo sicuro per ricollocare le persone fuori Rafah”, ha affermato Jeremy Konyndyk, presidente di Refugees International ed ex funzionario dell’USAID nell’amministrazione Obama.

Secondo quanto riferito al Washington Post, i funzionari statunitensi stanno ora lavorando a stretto contatto con l’Egitto per trovare e tagliare i tunnel che attraversano il confine tra Egitto e Gaza nella zona di Rafah, che Hamas ha utilizzato per rifornirsi militarmente. Solamente così, dunque, i leader dell’organizzazione militare potranno essere scovati e un’operazione dura su Rafah evitata, salvando la vita a migliaia di civili. Le offerte americane sono arrivate durante i negoziati delle ultime sette settimane tra i massimi funzionari statunitensi e israeliani: non è ancora chiaro se Netanyahu ascolterà gli appelli degli Stati Uniti di non lanciare un’invasione di terra su vasta scala.





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