Il progetto

School Village: «I valori europei? Al centro della vita degli studenti»

In occasione della Giornata dell’Europa, festa celebrata il 9 maggio, alla scuola meranese i ragazzi hanno fatto sentire la propria voce: «Ci nutriamo di musica e fotografia e impariamo a conoscere il vecchio continente ancor prima di girarlo»


Jimmy Milanese


MERANO. Giovedì (9 maggio) è stata la festa dell'Europa, 74 anni dopo quel 9 maggio del 1950 che segnava la nascita dell'Europa comunitaria, quando lo spettro di una terza guerra mondiale angosciava il mondo. Spettro riapparso due anni fa con la guerra in Ucraina dopo anni di relativa pace, mentre i giovani stavano plasmando la loro idea di Europa su una serie di valori spesso sfuggenti alle vecchie generazioni.

«Ci chiedete sempre cosa è per noi l'Europa, poi però delle nostre opinioni cosa ve ne fate?», sono le parole con le quali comincia la chiacchierata assieme a un gruppo di studentesse, alcune delle quali nel gruppo di lavoro composto da cinque diversi istituti che allo School Village ha programmato una serie di incontri con a tema l'Europa. «Partecipo a questa giornata come musicista e con in tasca un biglietto virtuale per girarla quanto più possibile, questa Europa», spiega Siqi Angelica Liu, diciassettenne di chiari origini asiatiche al suo terzo anno di linguistico ad indirizzo francese che immediatamente restituisce la sua idea di Europa in movimento perpetuo.

Musica come mezzo di comunicazione che buca qualsiasi frontiera anche per la sua compagna di classe Sofia Negrisolo la quale: «Ho sempre pensato che la musica sia un un modo universale ed efficace per comunicare quello che le lingue faticano ad esprimere. Spero che le barriere linguistiche smetteranno di rappresentare motivo di pregiudizi culturali», la chiosa della sedicenne. Destinazioni europee che oggi in primis i giovani visitano attraverso i social, nutrendo in altro modo, rispetto alle generazioni recedenti, la loro voglia di conoscenza.

«Amo e voglio viaggiare e viverla questa Europa, continente vario di culture, lingue e tradizioni. Ho usato il verbo vivere perché secondo me per conoscere a fondo una cultura bisogna immedesimarsi nello stile di vita degli altri, come spero di fare quest'estate andando un mese in Inghilterra a Brighton», il pensiero di Arianna Giarletti, giunta al terzo linguistico e che per la giornata dell'Europa scriverà un blog.

Nata in Italia, origini marocchine, due occhi che bucano ogni frontiera, per Jannat Aaninich l'Europa è già in Italia. «Sono fiera delle mie origini marocchine, anche se non nego assolutamente la parte italiana che è importante al punto da dire di avere trovato la mia Europa nell'Italia, nel luogo in cui vivo e che non voglio lasciare», la chiosa di Aaninich. Curiosa e appassionata della vita, Jasmin Sleczka Balsano invece è alla ricerca di nuove esperienze da immortalare grazie alla fotografia. Uno strumento universale del quale i giovani si riappropriano nei social.

«Sono felice di poter dare il mio contributo a questa giornata immortalando momenti che rimarranno. La fotografia eanche un'arte che esplora la complessita dell'identita europea», sottolinea la liceale al suo terzo anno. Poi c'è Aurora Venezia, quarto anno alle Scienze Umane per chi l'Europa l'ha già attraversata dalla porta principale: Bruxelles. «Con l'Italian Diplomatic Academy, assieme a un gruppo di ragazzi da tutt'Europa, ho soggiornato e visitato le istituzioni comunitarie a Bruxelles. Il mio voto alle prossime europee sarà più consapevole», il messaggio di Aurora.













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