Wall Street continua a correre. Alle 20:00 il Dow Jones sale dello 0,9%, S&P 500 dell’1,2% e il Nasdaq dell’1,4%. Le borse americane sono di nuovo ai massimi storici. S&P 500 e Nasdaq li hanno addirittura superati dopo che ad aprile l’inflazione Usa è rallentata (leggi sotto). In particolare S&P 500 ha oltrepassato per la prima volta i 5.300 punti.
Wall Street prosegue la seduta in rialzo. Alle 17:30 il Dow Jones sale dello 0,6%, S&P 500 dello 0,8% e il Nasdaq dell’1%. Le borse americane festeggiano il rallentamento dell’inflazione Usa (leggi sotto), che fa dimenticare i dati economici sottotono. Del resto per fermare i prezzi bisogna prima raffreddare l’economia. Compito che la Fed sembra sia riuscita a portare a termine perché ad aprile i consumi sono rimasti fermi, con le vendite al dettaglio invariate. Il dato ha deluso il consenso, che aveva previsto un rialzo dello 0,4% dopo il +0,6% di marzo.
Sul fronte politico i rapporti con la Cina restano bollenti dopo che il presidente Joe Biden ha portato i dazi sulle vetture elettriche prodotte a Pechino al 102,5%. Nelle settimane passate il governo americano aveva colpito anche TikTok, controllato dalla cinese ByteDance, a cui è stato imposto di vendere le attività negli Usa. Il social network potrebbe ricevere un’offerta da Frank McCourt, il tycoon statunitense dietro al colosso immobiliare McCourt Global, nonché proprietario della squadra di calcio di Marsiglia ed ex patron dei Los Angeles Dodgers. Gli asset statunitensi di TikTok sono stati valutati tra 35 e 40 miliardi.
Wall Street apre la seduta in rialzo dopo il rallentamento dell’inflazione. Alle 15:30 Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq salgono dello 0,6%. Ad aprile l’indice dei prezzi al consumo americano è aumentato dello 0,3% mensile - meno dello 0,4% atteso - e del 3,4% annuo, dato in linea col consenso. In entrambi i casi i valori sono inferiori al +0,5% mensile e al +3,5% annuo di marzo. Bene anche il dato core, depurato delle componenti più volatili (alimenti ed energia), che ha rispettato le previsioni con una crescita dello 0,3% mensile e del 3,6% annuo, il valore più basso dal 2021.
Wall Street applaude, perché il rallentamento dei prezzi ha avvicinato il taglio dei tassi, circostanza che ha trascinato giù il rendimento del Treasury decennale al 4,38%. I fed fund sono al 5,25-5,5%, ai massimi da oltre venti anni, e la tenacia mostrata dall’inflazione negli ultimi mesi ha spinto il presidente della Fed, Jerome Powell, a rinviare la prima sforbiciata.
Ora il taglio è atteso per dopo l’estate, non più a giugno come a inizio anno. La Bce dovrebbe muoversi prima, ma il cambio euro-dollaro non sembra risentirne e tocca quota 1,084 (+0,25%). Giù il petrolio: il prezzo del Brent è sceso dell’1,3% e quello del Wti dell’1,4% dopo che l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha tagliato le previsioni di crescita della domanda nel 2024. Ecco cinque titoli da monitorare mercoledì 15 maggio.
Alle 15:30 il titolo Alpabet Classe A sale dello 0,7%. La holding di Google ha ha lanciato Gemini 1.5 Pro, una versione più potente del suo modello di intelligenza artificiale. La big tech risponde così a OpenAI, che il giorno prima aveva a sua volta presentato un nuovo modello di AI, Gpt-4o.
Alle 15:30 le azioni Microsoft crescono dello 0,6%. A proposito di OpenAI, la startup in cui il gigante di Redmond ha investito più di 10 miliardi, è arrivata la notizia dell’addio di Ilya Sutskever. Il co-fondatore, che aveva votato a favore della cacciata di Sam Altman nel novembre 2023, lascia per motivi personali.
Alle 15:30 il titolo Boeing perde l’1,7%. Nuovo guaio per il produttore di aerei, che avrebbe violato l’accordo stretto nel 2021 per evitare una sanzione penale per due incidenti mortali del suo modello 737 Max. Secondo il Dipartimento di Giustizia la società non è riuscita a creare un programma di conformità ed etica che rilevasse le violazioni delle leggi statunitensi sulle frodi. Boeing avrà 30 giorni per replicare e ora il processo per i disastri aerei potrebbe riaprirsi.
Alle 15:30 le azioni GameStop cedono il 25%. Il rally delle meme stock si è fermato. Il 13 e il 14 maggio le azioni del rivenditore di videogiochi sono balzate dopo un post su X di Keith Gill, che sui social si fa chiamare «Roaring Kitty». Nel 2021 l’investitore-influencer aveva messo in piedi una manovra di short squeeze su GameStop, sfidando gli hedge fund e lanciando il titolo alle stelle. Il profilo di Gill era rimasto inattivo per anni, poi un nuovo post (che mostra un uomo con in mano un controller per videogiochi) ha scatenato un altro rally.
Alle 15:30 il titolo Visa sale dello 0,6%. Le società di pagamento Usa (tra cui Visa, Mastercard e Paypal) hanno perso in borsa 127 miliardi in totale nei giorni in cui i banchieri centrali hanno parlato di una possibile introduzione dell’euro digitale. Nello stesso tempo quelle europee (tra cui Adyen, Worldline e Nexi) hanno visto salire il valore di 23 miliardi. È questa la reazione dei mercati a oltre 150 interventi di banchieri centrali tra il 2016 e il 2022, secondo quanto emerge in un paper di quattro economisti (Tobias Berg, Jan Keil, Felix Martini e Manju Puri). (riproduzione riservata)