Inutili i tentativi di salvarla, morta la quercia secolare di Cimpello: aveva più di 200 anni
L’imponente albero era un simbolo del paese: era malato da tempo e non era più inserito tra le piante tutelate dalla Regione
FIUME VENETO. Addio alla quercia secolare di Cimpello, uno dei simboli di Fiume Veneto: era tra le piante più antiche del comune. L’albero era malato da tempo, tanto che la Regione, negli anni scorsi, visto il parere del referente regionale per gli alberi monumentali, aveva dato atto che «la pianta è ormai deperita in maniera irreversibile».
Non era più inserita nell’elenco regionale delle piante tutelate.
Per tanti, la quercia è stata una presenza imponente e simbolica, alla quale sono legati tanto ricordi. È il caso del fotografo Paolo Ciot, che ha voluto immortalare per l’ultima volta ciò che resta della pianta, non senza provare un’emozione ripensando a quando, bambino, quell’albero era una meta in cui perdersi tra i giochi, assieme a cugini e amici.
«La quercia era malata da molti anni - ha detto Ciot -, so che hanno cercato di salvarla. La malattia, purtroppo, ha preso il sopravvento e l’ha fatta marcire. Con le ultime piogge, si è impregnata d’acqua».
Il professionista evidenzia quindi che «vado nella zona dove si trova questa quercia da quando ero bambino. Non so quando sia caduta, probabilmente da poche settimane. Avrà avuto almeno duecento anni, ma c’è chi dice che ne avesse anche di più. A questo albero mi legano tante emozioni. Ricordo quando, da bambino, assieme ai miei amici e cugini univamo le braccia cercando di fare tutto il giro della pianta, senza riuscirci perché era enorme. Ricordo i giochi, le corse, le arrampicate. Quando l’ho vista così, mi è sembrato di vedere un enorme animale spiaggiato, senza vita: un’immagine di forte impatto».
I commenti dei lettori