Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 20 maggio
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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Corte penale internazionale, il procuratore capo chiede l’arresto per Netanyahu, Gallant e i leader di Hamas Sinwar, Deif e Haniyeh. Israele: “Uno scandalo”. Biden: “Oltraggioso”. Hamas: “Equipara vittime e carnefice” | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 20 maggio

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, dopo aver incontrato il principe ereditario dell’Arabia Saudita, è volato in Israele dove ha visto anche il primo ministro Benjamin Netanyahu. Nel frattempo l’Onu ha denunciato che 800 mila persone sono in fuga da Rafah. Al Jazeera invece ha reso noto che almeno 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 20 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 19,00 – Biden: “Oltraggiosa la richiesta di arresto per Netanyahu e Gallant” – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden interviene sulla richiesta del procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan, che ha chiesto mandati d’arresto per Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant e tre leader di Hamas. “La richiesta del procuratore di mandati di arresto contro i leader israeliani è oltraggiosa”, osserva Biden. “E vorrei essere chiaro: qualunque cosa questo pubblico ministero possa implicare, non esiste alcuna equivalenza, nessuna, tra Israele e Hamas. Saremo sempre al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza”, aggiunge il presidente Usa.

Ore 18,00 – Comitato Paralimpico Internazionale: Israele non deve essere sospeso dai Giochi 2024 – Il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Andrew Parsons, ha dichiarato che lo Stato di Israele non sarà sospeso dai Giochi di Parigi del 2024. A differenza dei Comitati Paralimpici russo e bielorusso, ha detto Parsons in un’intervista all’agenzia di stampa Reuters, che “hanno usato il movimento olimpico per promuovere la guerra e l’invasione dell’Ucraina”, “il Comitato Paralimpico di Israele e persino il Comitato Paralimpico Palestinese non hanno fatto nulla di simile, quindi non abbiamo alcun processo in atto quando si tratta di sospendere i comitati paralimpici nazionali”.

Ore 17,30 – Israele, in migliaia alla Knesset: chiedono nuove elezioni – Migliaia di persone si sono riunite oggi davanti alla Knesset a Gerusalemme per chiedere nuove elezioni. Lo riporta il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, secondo cui tra i manifestanti sono comparsi cartelli contro il premier Netanyahu con la scritta: “Tu sei il capo, tu sei colpevole” e “Dimettiti”. Tra la folla molte le bandiere israeliane. In tanti, secondo il quotidiano, cantano: “Riportateli a casa adesso” e “Gli ostaggi sono a Gaza da troppi giorni: il sangue è sulle mani di un governo sanguinario”

Ore 16,30 – Hamas accusa il procuratore Cpi Khan: “equipara vittime e carnefici” – Anche Hamas ha criticato la richiesta del procuratore capo
della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, che ha chiesto ai giudici della Corte de L’Aja di emettere una serie di mandati di arresto nei confronti dei suoi leader Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh. In una nota pubblicata oggi, il gruppo terroristico ha accusato il legale britannico
di “equiparare la vittima al carnefice”
e pretende l’annullamento
della richiesta di mandati
di cattura contro i suoi capi. “Il procuratore sta agendo
in violazione di tutte le norme
che consentono ai popoli
sotto occupazione,
compresi i palestinesi,
di resistere all’occupante”. Le accuse contro Netanyahu
e Gallant invece,
secondo il gruppo
terroristico, arrivano
“con sette mesi di ritardo”.

Ore 16,15 – Israele: Netanyahu definisce uno “scandalo” la richiesta del procuratore Cpi Khan – Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha definito uno “scandalo”
la richiesta del procuratore capo
della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, che ha chiesto ai giudici della Corte de L’Aja di emettere una serie di mandati di arresto nei confronti suoi e del suo ministro della Difesa Yoav Gallant. “Questo”, ha detto oggi il premier a una riunione del suo partito
Likud, “non fermerà
né me né noi”. Anche il presidente di Israele,
Isaac Herzog,
ha definito “oltraggioso”
ogni parallelo tra Hamas
e il governo democraticamente
eletto dello Stato ebraico
e ha detto che “questa mossa
politica unilaterale incoraggia
i terroristi in tutto il mondo”.

Ore 16,00 – Cpi, il procuratore Khan chiede ai giudici mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e i leader di Hamas – Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Kahn, ha chiesto ai giudici della Corte de L’Aja di emettere una serie di mandati di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo ministro della Difesa Yoav Gallant, nonché per i leader di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh. Le accuse contro i vertici di Israele, ha annunciato oggi Kahn in una nota, riguardano crimini come “sterminio, l’uso della fame come metodo di guerra, inclusa la negazione degli aiuti umanitari, la presa di mira deliberata dei civili in conflitto e altri crimini di guerra”. Le richieste di mandati di cattura contro i leader di Hamas invece si basano sull’accusa di “sterminio, omicidio, presa di ostaggi, stupro e violenza sessuale, tortura e altri crimini di guerra e contro l’umanità”.

Ore 14,30 – Gaza, il bilancio dei morti sale a 35.562 vittime – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 35.562 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche oltre 79.652 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 106 persone e 176 sarebbero rimaste ferite. Secondo le autorità israeliane, le forze armate (Idf) avrebbero ucciso non meno 13mila membri di Hamas dall’inizio del conflitto. Per le Nazioni Unite invece, la maggior parte delle vittime della guerra sono donne e minori.

Ore 11,00 – Unrwa: oltre 810mila persone fuggite da Rafah – Nelle ultime due settimane oltre 810mila persone sono fuggite da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, per paura dell’imminente operazione militare annunciata da Israele. Lo riferisce l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) secondo cui l’esodo degli sfollati dalla città palestinese continua. “Ogni volta che le famiglie vengono sfollate, le loro vite sono in serio pericolo”, ha denunciato oggi l’Unrwa su X (ex Twitter). “Le persone sono costrette a lasciarsi tutto alle spalle in cerca di sicurezza. Ma non esiste una zona sicura”.

Ore 9,45 – Gaza, Idf: uccisi due comandanti militari di Hamas – Due comandanti militari di Hamas che prestavano servizio anche come alti ufficiali nella polizia del gruppo terroristico sono stati uccisi in una serie di recenti attacchi aerei dell’Idf nella Striscia di Gaza. Lo hanno comunicato oggi in una nota congiunta l’esercito israeliano e i servizi di sicurezza interni dello Shin Bet, secondo cui ieri Zaher al-Houli, un alto ufficiale di polizia in servizio nel centro di Gaza, è stato preso di mira da un attacco condotto dall’Idf con diversi droni. Secondo i militari israeliani, oltre a svolgere il suo ruolo di comandante di alto livello nella polizia locale, al-Houli era anche membro dell’ala militare di Hamas. “Come parte delle sue attività, Zaher al-Houli ha mantenuto contatti con altri terroristi dell’organizzazione e ha lanciato attacchi terroristici contro il fronte interno israeliano”, si legge nel comunicato. Il giorno prima, in un altro attacco dell’Idf è morto invece Rami Khalil Faki, un alto ufficiale della polizia di Nuseirat, che secondo le autorità israeliane apparteneva all’ala militare di Hamas. “Come parte del suo incarico, ha comandato una forza di terroristi armati che hanno condotto azioni contro le nostre forze”, si legge nella nota. Anche il vice di Faki e altri quattro miliziani di Hamas sono rimasti uccisi nel raid dell’Idf.

Ore 9,00 – Cisgiordania, media: arrestati tre palestinesi vicino Ramallah – Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato questa mattina tre palestinesi nella città di Deir Jarir, vicino a Ramallah, nella Cisgiordania occupata. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), secondo cui gli arresti sono stati effettuati nel quartiere al-Tira del villaggio di Budrus, mentre altre truppe israeliane hanno anche fatto irruzione e perquisito diverse case nella città di Silwad.

Ore 8,00 – Israele, Idf: bombardati obiettivi nel sud del Libano – Aerei da combattimento israeliani hanno bombardato nella notte alcuni obiettivi militari del gruppo armato sciita Hezbollah nei villaggi di Blida, Jibbain, Odaisseh e Chihine, nel sud del Libano. Lo hanno reso noto questa mattina le forze armate di Israele (Idf).

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