Festival di Cannes 2024, le foto della giuria e la meravigliosa Meryl Streep

Ebru Ceylan, Nadine Labaki, Greta Gerwig, Eva Green e Lily Gladstone
Ebru Ceylan, Nadine Labaki, Greta Gerwig, Eva Green e Lily Gladstone durante il photocall al 77° Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa e il photocall del Festival di Cannes, arrivato alla sua 77esima edizione. Al Palais des Festivals il 14 maggio 2024 a Cannes, arrivati tutti i protagonisti della giuria Hirokazu Kore-eda, Ebru Ceylan, Nadine Labaki, Pierfrancesco Favino, la presidentessa Greta Gerwig, Eva Green, Lily Gladstone e Omar Sy. Presente anche meravigliosa come sempre Meryl Streep che riceverà un riconoscimento per la strepitosa carriera. Di seguito tutti i protagonisti fotografati dal nostro Luigi De Pompeis.

Meryl Streep sarà l’ospite d’onore della cerimonia di apertura del 77° Festival di Cannes, che si terrà sul palco del Grand Théâtre Lumière questa sera. Figura celebre del cinema americano, l’attrice statunitense darà il via alla prossima edizione che si concluderà sabato 25 maggio con la consegna dei premi da parte del Presidente della Giuria, Greta Gerwig.

Dopo Jeanne Moreau, Marco Bellocchio, Catherine Deneuve, Jean-Pierre Léaud, Jane Fonda, Agnès Varda, Forest Whitaker o Jodie Foster, Meryl Streep riceverà la Palma d’oro onoraria del Festival. 35 anni dopo aver vinto il premio come miglior attrice per Evil Angels, la sua unica apparizione a Cannes, Meryl Streep farà il suo atteso ritorno sulla Croisette.

Sono immensamente onorata di ricevere la notizia di questo prestigioso premio. Vincere un premio a Cannes, per la comunità internazionale degli artisti, ha sempre rappresentato il più alto risultato nell’arte cinematografica. Essere all’ombra di coloro che sono stati premiati in precedenza è umiliante ed emozionante in egual misura. Non vedo l’ora di venire in Francia per ringraziare tutti di persona questo maggio!“. Ha dichiarato Meryl Streep.

“Tutti noi abbiamo qualcosa di Meryl Streep in noi!”. Iris Knobloch e Thierry Frémaux hanno dichiarato. “Tutti noi abbiamo qualcosa di Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie, Out of Africa, I ponti di Madison County, Il diavolo veste Prada e Mamma Mia! Poiché ha attraversato quasi 50 anni di cinema e ha incarnato innumerevoli capolavori, Meryl Streep fa parte del nostro immaginario collettivo, del nostro amore condiviso per il cinema”.

Dopo gli studi di recitazione e il successo iniziale sui palcoscenici di New York, la carriera di Meryl Streep è decollata sul grande schermo nel 1978 con Il cacciatore di cervi, con Robert De Niro. Nel film di Michael Cimino, Meryl Streep scrisse tutte le sue battute per dare al suo personaggio sfumature e profondità. Questo segnò sia la sua prima nomination all’Oscar – che ora ha raggiunto la cifra record di 21 – sia la sua richiesta di interpretare donne forti e ambivalenti. Ad esempio, quando recitò al fianco di Dustin Hoffman in Kramer contro Kramer, si rifiutò di lasciare che il film ruotasse attorno al protagonista maschile e riscrisse un monologo cruciale. Ha vinto il suo primo Oscar e ha ottenuto rapidamente il riconoscimento del pubblico e dell’industria.

Meryl Streep usa la sua intuizione e il suo duro lavoro per reinventarsi a ogni apparizione. Anche nella scala di un film: in La donna del tenente francese di Karel Reisz ha interpretato due ruoli. In La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, la sua recitazione affronta l’inconcepibile dilemma morale di una madre. Per questo personaggio, ha studiato tedesco e polacco per assumere l’accento – impeccabile secondo Andrzej Wajda – e ha vinto l’Oscar come miglior attrice.

L’indimenticabile epopea storica e romantica di Sydney Pollack, Out of Africa (1985), segnò una nuova svolta, in cui lei e Robert Redford formarono una delle coppie più leggendarie del cinema. Lungi dal limitarsi al registro dell’amore passionale, Meryl Streep si cimenta anche in personaggi più oscuri. Nel 1988, in Evil Angels (Un grido nel buio) di Fred Schepisi, interpretò una madre accusata di infanticidio. La sua interpretazione le valse il premio come miglior attrice al Festival di Cannes del 1989.

Negli anni Novanta si cimenta nella commedia grintosa: sfida gli stereotipi femminili in Cartoline dall’orlo del baratro di Mike Nichols e in La morte fa per lei di Robert Zemeckis. In I ponti di Madison County, ha conquistato lo schermo al fianco di Clint Eastwood in una storia d’amore tanto impossibile quanto senza tempo, entrata nella storia del cinema.