Cremona | Madre di tre figli si schianta contro l’autocisterna, morta sul colpo - Italia News 24
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Cronaca

Cremona | Madre di tre figli si schianta contro l’autocisterna, morta sul colpo

Uno schianto violentissimo, senza via d’uscita. Agnese Brunelli, una donna di 55 anni e madre di tre figli, ha perso la vita in un drammatico incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di giovedì 9 maggio a Bordolano, nella provincia di Cremona.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 17, lungo la strada provinciale Quinzanese: Agnese si trovava al volante della sua Opel quando, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del veicolo, scontrandosi frontalmente con un’autocisterna proveniente dalla direzione opposta. L’impatto è stato devastante, riducendo l’auto a un ammasso di lamiere e causando la morte istantanea della donna. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, l’automedica del 118 di Brescia e l’ambulanza della Croce Verde di Orzinuovi, ma purtroppo ogni tentativo di salvare Agnese è stato vano.

La polizia stradale di Pizzighettone ha effettuato i rilievi del caso per comprendere la dinamica precisa dell’accaduto. La circolazione è stata ripristinata solo dopo diverse ore, una volta che tutto il tratto interessato è stato messo in sicurezza.

Il conducente dell’autocisterna, illeso ma sotto shock, ha raccontato al Corriere della Sera i momenti precedenti all’incidente: “Ho visto quell’auto che invece di seguire la curva è venuta dritta nella mia corsia di marcia. Ho frenato e tentato di evitare l’impatto in ogni modo, ma è stato impossibile. Non ho potuto fare nulla.” Il camionista, abituato a percorrere regolarmente quella strada, ha ribadito di non essere stato influenzato dalle condizioni atmosferiche.

Questa tragedia ha sconvolto le comunità di Manerbio, luogo di nascita di Agnese Brunelli, e di Verolanuova, dove viveva con la sua famiglia. Agnese lascia il marito e tre figli, lasciando un vuoto incolmabile nei loro cuori.

Cronaca

Grosseto | Scomparso corriere sul monte Amiata, furgone bruciato e carico sparito


La procura di Grosseto ha avviato un’indagine sulla scomparsa di Nicolas Matias Del Rio, un corriere argentino di 48 anni residente ad Abbadia San Salvatore (Siena), sull’Amiata, del quale non si hanno notizie dal mercoledì 22 maggio, quando è stato visto per l’ultima volta a Castel del Piano (Grosseto) mentre effettuava una consegna. Il suo furgone è stato ritrovato completamente bruciato in un altro paese della Maremma, Roccalbegna, ma di lui non c’è traccia e il suo telefono è irraggiungibile.

Anche i pacchi che trasportava sono scomparsi: Del Rio aveva caricato borse di valore presso una delle pelletterie nel polo della moda di lusso sull’Amiata, per un valore di quasi 500.000 euro. I carabinieri, che non hanno trovato tracce della merce, non escludono che l’uomo sia stato vittima di una rapina. “Speriamo che non gli abbiano fatto del male”, ha dichiarato il titolare della ditta per la quale il corriere lavorava, in un’intervista a La Nazione.

La famiglia di Del Rio è in preda all’angoscia mentre la prefettura di Grosseto ha attivato il piano di ricerca delle persone scomparse. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Valeria Lazzarini. Intorno al furgone incendiato sono state condotte le prime ricerche, ma non sono emersi elementi che possano condurre al corriere scomparso.

Del Rio, sposato e padre di un bambino di otto anni, lavorava da due mesi per un’azienda nel settore della pelletteria dell’Amiata. Sergio de Cicco, titolare della ditta di consegne per la quale lavorava Del Rio, ha espresso preoccupazione per la sorte del ragazzo, ricordando che quest’ultimo era arrivato in Italia nel dicembre dell’anno precedente e che si era offerto di aiutarlo con il lavoro, dato che entrambi sono di origine argentina.

De Cicco ha raccontato che Del Rio era andato a Castel del Piano per ritirare delle borse da una ditta, ma mentre caricava la merce, è stato avvicinato da un uomo che si è presentato come dipendente di un’altra azienda locale. Quest’uomo ha chiesto a Del Rio di effettuare una piccola consegna per conto loro, ma De Cicco ha poi scoperto che l’azienda in questione era chiusa da tempo. Ha cercato di contattare Del Rio per avere spiegazioni, ma il telefono del corriere risultava spento. La sua ultima traccia è stata registrata nella zona di Santa Fiora, proprio in una telefonata al datore di lavoro.

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Cronaca

Ilaria Salis | In tribunale senza catene, “ringrazio tutti”

In taxi, insieme ai suoi genitori, è giunta al tribunale Ilaria Salis. Questa volta, per la prima volta, non è stata condotta in aula con manette e catene alle caviglie. La 39enne attivista italiana è a processo a Budapest con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra.

Salis si è prontamente mescolata tra i giornalisti e il gruppo dei suoi amici, tra cui Zerocalcare, che l’aspettavano all’esterno del tribunale per assistere alla terza udienza del suo processo.

“Desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto”, ha dichiarato l’attivista prima dell’inizio del processo, nel quale Zoltan Toth, uno degli aggrediti che ha testimoniato oggi, non ha riconosciuto Ilaria Salis.

“Vi è una notevole protezione per la persona aggredita, che è ungherese, mentre il domicilio di Ilaria viene esposto. È un sistema inaccettabile. Non mi sembra un processo equo”, ha commentato Roberto Salis durante una pausa del processo nei confronti della figlia. “È stata anche respinta la richiesta di aggiornare il processo fino a quando non avremo tutti gli atti in italiano. Faremo le opportune proteste anche su questo”, ha aggiunto.

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Cronaca

Roma | Donna morta colpita da proiettile per errore, rilasciato il 28enne

Il 28enne italiano fermato ieri dalla polizia per l’omicidio di Caterina Ciurleo, l’81enne colpita accidentalmente da un proiettile mentre si trovava in auto con un’amica alla periferia di Roma, non è stato arrestato.

La Questura ha dichiarato che “durante la nottata sono emerse evidenze investigative che hanno portato a rinunciare alla detenzione immediata del 28enne, il quale rimane attualmente sotto inchiesta”. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, proseguono per ottenere una ricostruzione precisa dell’accaduto e identificare tutti i responsabili.

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